• PAURA PER MAREK HAMSIK, RAPINATO A FUORIGROTTA •

18/12/2008

(GIUSEPPE PALMIERI) - Brutta e choccante disavventura per il giovane calciatore del Napoli, Marek Hamsik. Il talento slovacco, 20 anni, è stato rapinato mentre era a bordo della sua Mini Cooper nera, da alcuni malviventi armati di pistola a bordo di uno scooter marrone. L'episodio increscioso ha avuto come teatro via Caio Duilio, Fuorigrotta.
Erano le sette di sera, orario tranquillo con strade affollate, quando il centrocampista azzurro usciva dalla galleria Laziale, che unisce il lungomare al quartiere dove è sito anche lo stadio San Paolo. Dei malviventi affiancano l'auto nera e sfondano il vetro con il calcio della pistola, avventandosi e colpendo un paio di volte Hamsik. La refurtiva è un orologio Rolex, i documenti, le carte di credito, le chiavi di casa del giocatore e ottocento euro in contanti. Niente di eccezionale. Molto più grave la vergogna, di una città che sale ancora alle cronache per episodi di vigliaccheria, di malavita, di violenza su quello che ancora prima di essere un calciatore, è un giovane di vent'anni che è a Napoli da poco più di un anno e mezzo. Oltre a quello che gli è stato sottratto, Hamsik si porta a casa tanta angoscia stasera, tanta paura a vedersi impotente nei confronti di questa gente che fa del disprezzo della legge, del vivere civile, del crimine, il proprio modus vivendi. Vedere la gente che voleva accorrere in soccorso a quel ragazzino che la domenica tanto fa gioire una città intera impotente davanti alla ferocia delle pistole lascia sconfitti, avviliti.
Dopo la disavventura, Hamsik ha subito avvertito la società, è stato sentito dalla Digos ed ha sporto denuncia. Non è vero che l'accaduto non è un incentivo per rimanere a Napoli. Le rapine succedono un pò ovunque, per quanto la criminalità nel capoluogo campano sia una cancro particolarmente vorace, ma è la reazione del popolo, della gente comune, che voleva intervenire in suo soccorso che, passata la paura, gli resterà nel cuore. Questa gente vera, generosa, piegata solo dal piombo delle armi, ama il Napoli, i suoi paladini ed ha provato invano a difendere il giovane slovacco. La città dovrebbe amare anche di più sè stessa, difendendo anche i suoi figli, di qualunque età, quando finiscono nelle grinfie dei delinquenti. Ad ogni livello. Forza Napoli, sappi essere luce per smascherare l'orrore che cova e vive e fa male dentro d te.
Hamsik non è stato il primo ad essere rapinato quest'anno, infatti analoga disavventura, senza però risvolti violenti, e con il lieto fine del ritrovamento del bottino, era capitata ad Andrea Russotto un mese fa a Posillipo. Marek ripartirà nei prossimi giorni per la Slovacchia con la sua fidanzata, sperando che tra gli affetti a lui cari, possa gettarsi alle spalle questa disavventura ed amare più di prima la città che lo osanna ogni domenica.

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