• BRAGLIA, EX TECNICO DEL CATANZARO CHE TRIONFÒ NELLO SCORSO CAMPIONATO DI C1: “IL NAPOLI ANDRÀ IN B” •

3/3/2005
ESCLUSIVA PIANETAZZURRO -
(dal mensile n. 4, Alessio Borrelli) -Piero Braglia è uno degli allenatori emergenti del calcio italiano. La C la conosce bene per averci allenato in diverse occasioni. Ha vinto il girone B di C1 lo scorso anno alla guida del Catanzaro, società che lo aveva chiamato ad inizio stagione per programmare una C2 vincente dopo la sconfitta patita in finale play-off con l’Acireale. Poi c’è stato il ripescaggio e così la vincente C2 si è trasformata in una vincente C1. Braglia con un favoloso girone di ritorno ed un Corona in grandissimo spolvero conquistò la promozione diretta in B vincendo il campionato. Dopodichè tutto è cambiato. Si è visto una squadra rivoluzionata ed una società che dimenticava di essere una neopromossa e puntava subito in grande. E così il suo destino era segnato prima ancora che cominciasse il campionato. Bastarono 5 partite e la società lo rispedì a casa nonostante avesse totalizzato 4 punti. E’costretto a vedere il calcio da fuori in attesa di una chiamata dalla C1 a giugno. Per ora, da attento osservatore, ci analizza il "suo" girone B di C1.
Mister Braglia, il Rimini sembra essere in calo e l’Avellino sta rinvenendo. Vogliamo sapere se sarà lotta solo tra queste due squadre e chi la spunterà.
“A questo punto sì perché il Napoli perdendo il derby è rimasto fuori. Sono due squadre che potenzialmente si equivalgono. Il Rimini ha un gruppo ben collaudato da diverse stagioni mentre l’Avellino ha rivoluzionato tenendo però giocatori come Moretti, Puleo ed andando a prendere gente ad hoc per vincere il campionato come Biancolino. Hanno più o meno un ruolino simile anche se il Rimini vince più fuori mentre l’Avellino al Partenio è a dir poco invincibile. In questo momento l’Avellino sta sicuramente meglio ed ha un calendario migliore, però il Rimini è lì da inizio stagione e quindi non mollerà facilmente. Si deciderà tutto nelle ultime giornate”.
Quindi Avellino favorito sul Rimini?
“In un certo senso sì. Il Rimini dovrà sostenere partite più difficili, lo scontro diretto al Partenio e non dimentico la gara del San Paolo. L’Avellino invece ha partite più abbordabili. Però ripeto, il calendario e sì importante ma non decisivo e quindi questo Rimini va temuto fino in fondo”.
In zona play-off invece Braglia chi vede favorito oltre alla seconda e, pensiamo, anche al Napoli?
“Quelle che ci sono ora e cioè Lanciano e Reggiana. Gli abruzzesi hanno una società solida che da anni lavora bene, la Reggiana invece ha un’ottima squadra formata da diversi giocatori di categoria superiore. Le altre invece sono lontano e per me non rientreranno più. La Sambenedettese è troppo giovane, il Padova ha perso molti punti in un momento importante della stagione ed il Teramo sta pagando gli sforzi della bella rimonta”.
C’è poi la salvezza. Qui molta confusione e forse un unico verdetto, la retrocessione della Vis Pesaro. D’accordo?
“Lo penso anch’io. Per i play-out il discorso pian piano si sta delineando. Alla fine penso che Sora, Chieti, Giulianova e Cittadella dovranno giocarsi tutto negli spareggi”.
Quindi tira fuori la Fermana ed il Martina?
“Non penso proprio che la Fermana rimanga coinvolta nei play-out. Sta facendo bene, è un buon gruppo e si salverà con molte giornate d’anticipo. Il Martina è venuto fuori in un modo impressionante. L’arrivo di Trillini ed il ritorno di Mitri messo accanto a Da Silva ha cambiato totalmente il volto ad una squadra che aveva il destino già segnato. Si salverà”.
Adesso parliamo del Napoli. Cosa ne pensa?
“Il Napoli andrà in B. Ha tutto per considerarsi già tra i cadetti. L’unico difetto è quello di pensare di aver già vinto le partite prima di giocarle”.
Però andrà ai play-off. Non pensa sia stato un fallimento non aver vinto il campionato? De Laurentiis ha speso tanto lo sa?
“Però con Ventura ci sono stati dei problemi ed il girone d’andata è stato con il freno a mano tirato. Non penso sia un fallimento andare ai play-off perché davanti ci sono due squadre che hanno programmato il salto di categoria mentre il Napoli ha sì investito tanto, ma senza una programmazione adeguata. E’ stato tutto molto affrettato mentre nel calcio le cose si fanno con calma”.
Veniamo a Braglia. E’ pronto per tornare in panchina?
“Sono sempre stato pronto ed a giugno spero si faccia avanti qualcuno. Il Catanzaro mi ha deluso. Sono stato allontanato dopo aver conquistato 4 punti in 5 partite. Purtroppo la società voleva puntare su altri e la mia esperienza era terminata già prima dell’inizio del campionato”.
Prenderà subito una squadra di C1 oppure starà alla finestra per una panchina di B?
“A me piace allenare e voglio iniziare già a giugno in una società con progetti seri. Tornare in C1? Credo proprio che succederà così. Potrei subentrare in B? Non lo so, non mi piace attendere che qualche collega fallisca. Io voglio allenare subito perché amo il mio lavoro”.

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