CON IL CUORE…E LA TESTA

 

La fase epigonale di questo mercato del Napoli è emblematica di quella che è la crisi del nostro calcio. Mai calciomercato fu tanto povero nella storia del calcio italiano, pochissime trattative portate a termine e tanti problemi a ronzare nella testa dei presidenti. Premesso che non ci convince per niente l’investitura di un presidente di lega che è anche dirigente di un’importante squadra di calcio, lì dove ci pare evidente l’incompatibilità, quasi a riflettere il meccanismo che anche nella politica si è posto in essere, la passione per il calcio sta evaporando nell’animo del tifoso. Bisognerebbe chiedersi cosa sta uccidendo il calcio. Un’ipotesi chi vi scrive ce l’ ha: non c’è più certezza, non ci sono più regole, tutto è claudicante, anche i capisaldi più rigorosi vengono disattesi (vedasi scandalo passaporti, doping,  rinvio dei tornei), la tradizione, che è poi  l’essenza stessa del calcio viene sovvertita, offesa, ed anche una gloriosa maglia, per gli appetiti commerciali di uno sponsor, può mutare improvvisamente colore.  Fatta questa scarna, certamente spicciola premessa, bisogna riconoscere a Naldi di aver preso il timone della barca Napoli, quando questa era in verità alla deriva e sta cercando di rimetterla in linea di galleggiamento tra i fulmini e le saette di questo calcio in agonia. Ci riuscirà il simpatico Totò? Solo i fatti diranno, fatto certo è che allo stato la squadra è largamente incompleta e tremendamente più debole di quella dello scorso anno. Non vuole essere una critica al "valoroso" presidente, ma solo il rilevare un dato di fatto. Sono partiti per vari motivi, Baccin, Ametrano, Luppi, Ciro Caruso, Lopez, Bigica, Magoni, Jankulovski,,  Moriero, Artistico, Graffiedi, ovvero quasi tutta gente che aveva dato un buon contributo nello scorso amaro torneo, e chi è giunto all’ombra del Vesuvio? Il solo Baldini di ritorno dalla gita sullo stretto…Vogliamo essere pure grati a Naldi per aver salvato il Napoli dal fallimento, con il cuore essergli accanto, ma se il mercato dovesse concludersi, come ormai appare certo, con un nulla di fatto, nessuno potrà onestamente chiederci di essere anche ottimisti sugli esiti futuri del campionato degli uomini di Colomba. Siamo vicini al presidente ma consapevoli che questa squadra così come è ora strutturata non potrà reggere un' intera stagione.

 di Vincenzo Letizia

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