• GIORDANO: “PUNTIAMO A VIOLARE IL SAN PAOLO” •

3/2/2005
(Raffaele Russo dal mensile n. 3 di PianetAzzurro) - Ha disputato tre campionati all’ombra del Vesuvio, 23 le reti segnate. Uno scudetto ed una Coppa Italia nella stagione 1986/87, quella storica per Il Napoli. Bruno Giordano ex attaccante di razza, a Napoli ha avuto le sue soddisfazioni professionali più intense ed è quindi logicamente legato a questa città ed a questa squadra. Terminata la carriera da calciatore, Giordano inizia in sordina la professione di allenatore. Non ottiene subito risultati entusiasmanti, anzi subisce due esoneri: dal Lecco nella stagione 2000/01 e dall’Aquila nella stagione 2002/03. I 21 maggio 2004, la svolta: viene chiamato a sostituire Cadregari sulla panchina della Reggiana in serie C1/A. E’ un posto che scotta perché Giordano accetta di guidare la Reggiana nell’importantissima sfida salvezza dei Play Out contro il Varese. Giordano vince la sua scommessa e costruisce solide basi per la stagione in corso. Oggi la Reggiana è al terzo posto della classifica e sarà una agguerrita rivale del nuovo Napoli per la promozione in B.
Giordano, secondo lei, che tipo di campionato è quello della serie C1 quest’anno?
“E’ sicuramente un campionato strano. Fa dispiacere leggere nella lista delle partecipanti a questo torneo il nome del Napoli e soprattutto il modo in cui vi è capitato”.
Si aspettava che il Napoli incontrasse tutte queste difficoltà?
“Sicuramente mi aspettavo dei problemi iniziali soprattutto di carattere fisico, ma pensavo fossero cose che il Napoli avrebbe risolto in poche settimane. Così non è stato ed i problemi sono rimasti fino ad adesso. No, ad essere sincero non me lo aspettavo proprio”.
Secondo lei il cambio di allenatore gioverà al Napoli o avrà un effetto boomerang?
“Sicuramente quando si decide di cambiare il timoniere di un gruppo, ci sono dei pro e dei contro. Forse il Napoli aveva bisogno di un scossa importante e Marino ha deciso di puntare su Reja, pensando che fosse la cosa giusta da fare. Non so se avrà gli effetti desiderati , adesso è presto per dirlo”.
Il Rimini si può considerare già in B?
“Nel calcio non si può mai dire fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata quello che accadrà. Un segnale però è chiaro: il Rimini gioca meglio di tutte le altre squadre ed attualmente sembra imprendibile. Forse solo l’Avellino potrebbe insidiarlo”.
Quindi per il Napoli così come per la Reggiana, l’unica possibilità per ritornare in B resta quella dei Play-off?
“Io credo che il Napoli centrerà sicuramente il traguardo minimo dei Play-Off. Penso la squadra di Reja abbia il potenziale tecnico da poter vincere tutte le partite fino alla fine del campionato. Noi stiamo lavorando affinché anche la Reggiana vi prenda parte e se dovessimo scontrarci proprio ai play-off, ci giocheremo la nostra possibilità fino alla fine”.
Tra un pò la Reggiana sarà di scena al San Paolo, spera di rivedere il Napoli che ha battuto facilmente al Giglio?
“Non è mai facile battere il Napoli, e non lo è stato quella Domenica. Certo mi aspetto di trovare un Napoli agguerrito che tenterà in tutti i modi di vincere, avendo dalla sua anche la favolosa cornice del pubblico, ma noi andremo al San Paolo per giocare la nostra gara puntando alla vittoria come sempre”.
Pensa che in futuro Bruno Giordano possa ritornare a lavorare per il Napoli, magari come allenatore?
“Chi ha avuto la fortuna di giocare in questa città, non può dimenticare tutte le fantastiche emozioni che inevitabilmente questo ambiente ti regala. Sarebbe una prospettiva per me favolosa. Al momento però io sono l’allenatore della Reggiana e tutti questi bei discorsi sono solo cose da "Fantacalcio"”.
A Napoli in questi giorni c’è il museo Maradona, pensa di visitarlo?
“Ho programmato di visitarlo il pomeriggio della sfida al San Paolo. E’ il minimo che possa fare per rendere omaggio ad un genio del calcio ed un amico come Diego”.

 

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