NON C'E' PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE

 

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Sta ripetendo gli stessi concetti da quest’estate, a Brusson. Evidentemente, è valido il detto che dice «non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire», vero Corbelli? Gigi ha ribadito che «fermo restando che punteremo a fare il massimo, in queste condizioni, non si può e non si potrà pretendere la A. Ripeto, non illudo la gente».
Gli infortuni condizionano il suo lavoro.
«Sì, anche se il volto della squadra è sempre eguale. Chi rappresenta il Napoli in campo lo fa sempre con grande impegno. È un Napoli che si fa rispettare.»
Corbelli ha parlato di rinforzi a gennaio.
«Io aspetto gennaio, anche se ho la massima stima dei ragazzi che stanno lavorando e comprendo che la situazione economica della società è prioritaria. Da Corbelli non ho ricevuto promesse di acquisti.»
Siete destinati a vivere in modo precario...
«... sì, purtroppo. Vorremmo essere belli, forti, completi, ma il calcio è questo. Occorre fare i conti con gli imprevisti... Beh, imprevisti... L’ho detto per dire, perché tante situazioni le ho previste sin dall’estate.»
Perché siete più forti in trasferta?
«È una caratteristica della squadra.»
Il Napoli è reduce da sette risultati utili: 7 partite, 13 punti.
«È un aspetto considerevole ed è un merito indiscutibile dei ragazzi. Per come si siamo ritrovati, non so quanti calciatori avrebbero reagito così, si sarebbero fatti in quattro, senza cercare alibi, ma stringendo i denti anche avendo i crampi, lottando sempre. I tifosi devono essere fieri di questa squadra.»
Tanta precarietà rafforza la squadra o, alla lunga, la indebolisce?
«Dipende da cosa ci si aspetta.»
Se le si chiede la serie A?
«Si va sempre in campo per vincere, ma non si può darle una responsabilità più grande di quella che già ha.»
Sette risultati utili, ma anche un solo gol in casa...
«... alterniamo vittorie e pareggi. Magari fosse così sino alla fine!»
Dipenderà da voi.
«Da noi? No, anche da altre componenti.»
Se Corbelli non facesse altri acquisti?
«Io mi prendo sempre la responsabilità di quello che dico. A costo di essere equivocato (qualcuno l’ha fatto), parlai chiaro a Brusson. Da quei giorni, non ho cambiato idea sulle esigenze e sugli obiettivi. Poi, Corbelli accennò ai problemi della società ed io mi adeguai. Devo trarre il meglio dai calciatori che ho.»
Se il Napoli, che non vive in uno stato florido, non dovesse acquistare...
«... io so che Corbelli sta risolvendo i suoi problemi con Ferlaino e sta riassestando la società.»
La classifica, per ora, non è malvagia. Quindi...
«... fin quando la squadra ce la farà, tutti contenti, però, da qui a dire che deve assicurare per forza la promozione, ce ne passa. Non è serio dirlo. Non lo sarebbe neanche se avessimo 22 fuoriclasse.»
Lei non sarebbe rammaricato se, non avendo fatto acquisti, si dovesse mancare la A per un soffio?
«Ora, non si può fare nulla. Ci si doveva pensare prima, ma, prima, c’erano altri problemi. Lo dite proprio a me che ho sempre sollecitato gli acquisti?»

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