PREZIOSI SI CANDIDA

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Enrico Preziosi, il presidente del Como sarebbe interessato a rilevare la quota di Giorgio Corbelli.
Preziosi tradire il Napoli per il Como..Ma perché?
"Per ragioni di cuore, per amore. Anzi, per passione. Passione per il calcio. A quelli di Como - spiega il presidente - lo ripeto spesso: amici, dico loro, per una sola squadra vi metterei le corna e questa squadra è il Napoli".
Irpino, industriale di successo, titolare della famosissima ditta di giocattoli, il patron Preziosi è anche gran tifoso del Napoli.
"Sì, tifoso. Da 53 anni tifo Napoli. Sembrerà strano, ma la mia giornata si chiude sempre con un pensiero azzurro". Ma tra il dire ed il fare...Infatti spiega Preziosi: "Calma. Così il discorso rischia di andare troppo avanti e troppo in fretta. Anche perché ho il Como da portare in A. Il Napoli - e qui il tono di Preziosi si fa serio - è in un momento assai particolare e complicato: Corbelli, infatti, ha problemi importanti dai quali spero venga fuori in fretta, il club è in amministrazione giudiziaria e la gente è sfiduciata. Insomma, in queste ore al Napoli non c’è molta chiarezza".

E se di qui a poco ci fosse chiarezza? E se di qui a poco il Napoli fosse ufficialmente messo in vendita?
"Intanto, come prima cosa, direi di lasciar lavorare in pace il professore Minervini. Poi, ove mai il club fosse messo in vendita, bisognerebbe realizzare quello che desideriamo tutti noi tifosi. Bisognerebbe, cioè, trovare un presidente in grado di assicurare certezze e dignità alla squadra. E sono certo che fatta chiarezza su ogni cosa il Napoli troverebbe un presidente in grado di dargli un buon futuro".
Tra i possibili presidenti potrebbe esserci anche lei in un  un Napoli scevro da debiti?
"Sarebbe una bella tentazione. Diciamo che pensando al Napoli alla fine d’ogni mia giornata, questa possibilità non l’escluderei. Ma, intendiamoci, in questo momento parlo soltanto come tifoso appassionato. Tra il sogno e la realtà, infatti, c’è molta, moltissima distanza".
Però, magari, da un’idea può nascere un progetto...
"Non sono mai stato un uomo di speculazione. Molte cose l’ho fatte e portate avanti con l’istinto e la passione. Però ho anche la cultura dell’impresa. Cioè, prendo iniziative solo quando c’è la possibilità, investendo e lavorando, che ciò che faccio abbia successo. Insomma se proprio vuol saperlo, nel caso del Napoli io ci penserei. Farei delle valutazioni. E poi... e poi vedremo...".

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