QUESTA NOTTATA CHE NON PASSA

 

Una celeberrima opera di Eduardo recava una frase simbolo:”addà passà a' nottata”, che stava a testimoniare l’importanza della speranza. Ormai è la speranza l’unica cosa che lega il tifoso partenopeo al Napoli.

Che altro dire? Il sogno di tutti noi tifosi napoletani è che accada qualcosa. Qualsiasi cosa.

L’analisi della situazione parte da Empoli, dove Il team di De Canio ha subito una sconfitta di misura per 1 a 0. Il risultato in sé considerato potrebbe anche starci, tenendo presente il valore dell’avversario, senza dimenticare che la gara si è svolta in terra toscana. A al di là di questo l’analisi di utti gli aspetti dellla vicenda porta a risultati sconfortanti. Tante le pecche del Napoli. Non è passato giorno che qualcuno non abbia ricordato, soprattutto su Pianetazzurro, la necessità di completare l’organico del reparto offensivo: i pochi gol realizzati dimostrano come fosse essenziale affrancarsi dalla Stellone-dipendenza, sottolineando comunque il valore dell’attaccante romano, in pratica l’unico realizzatore del Napoli. In avanti ormai ci sono uomini che, con tutta la buona volontà non possono garantire quel bottino di reti indispensabile per ambire ad obirettivi di rilievo (ma a questo punto quali?) . Rastelli è un attaccante che ha delle qualità, ma non è mai stato particolarmente prolifico, salva una stagione con la Lucchese. Floro Flores è un giovane di buone speranze, ma non ha le caratteristiche dell’ariete. Di gol pertanto se ne vedranno pochi. Almeno fino al ritorno di Stellone.

E qui nascono le altre considerazioni.

Chiunque abbia giocato al calcio sa benissimo quanto conti l’aspetto psicologico. Le motivazioni sono in grado di caricare una squadra e consentirle rendimenti elevatissimi: in un campionato equilibrato, questo può davvero fare la differenza. Chiediamoci quindi che cosa potrà accadere quando, con il recupero fondamentale dell’ariete Stellone il Napoli non sia in corsa er niente. Accumulare punti di ritardo così come sta accadendo toglie al Napoli la possibilità di puntare alla lotta per la promozione: anche riuscendo a rimediare ai problemi di organico, con quali motivazioni giocherebbe una squadra ormai con obiettivi irraggiungibili? D’altro canto il Napoli non pare in grado di recuperare il gap attraverso un cambio di ritmo, una superiorità ed una continuità che, rispetto alle atre, non possiede.

L’ultima mazzata per l’ambiente sarebbe rappresentata dalla cessione di giocatori fondamentali, per ricavar soldi e pagare i debiti.

Certo, bisogna salvaguardare gli investimenti, e  rischiare di finire in serie C è il modo migliore per farlo…

In fondo, lottare per al salvezza non sarebbe male, almeno ci sarebbe un obiettivo da raggiungere! Sennò, il traguardo quale dovrebbe essere?

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