UCKMAR, "I CLUB RISCHIANO GROSSO”

 

Sarà ricordata come l’estate più caotica della storia del calcio italiano. Non bastavano Gaucci e Carraro a infondere disgusto, ci si è messa anche la brutta storia delle fideiussioni fantasma a disorientare i tifosi. Uckmar, ex capo della Covisoc , addirittura va oltre prefigurando scenari inquietanti per Roma e Napoli. Victor Uckmar, docente di diritto tributario, non si è detto sorpreso dalla notizia delle garanzie fidejussorie false a nome SBC usate per l'iscrizione di Roma, Napoli, Cosenza e Spal ai rispettivi campionati di calcio: "Rivivo situazioni della mia presidenza - dice oggi Uckmar - Dal '99 i poteri della Covisoc sono stati ridotti, perchè così voleva la Lega. Molte malefatte si fanno per passione: il calcio non ha ancora imparato ad essere impresa ed è travolto da una passione che fa chiudere gli occhi. Cosa sia successo di preciso nel caso SBC non posso essere io a dirlo: ma non è escluso che l'ansia dei calendari abbia causato fretta nella valutazione dei controlli. Il professor Pescatore, attuale presidente Covisoc, è persona seria e preparata: i dubbi se li sarà sicuramente posti. Volontà extra-Covisoc? Ne vedo tante in giro...".
E' la previsione dell’ex presidente della Covisoc non può far dormire sonni tranquilli a Sensi e a Naldi: “Le società coinvolte rischiano di non essere ammesse ai rispettivi campionati". L'ex presidente della Covisoc ci tiene però a precisare che le norme stabilivano ai suoi tempi ("E non credo siano cambiate") che a fornire la garanzie fossero istituti di primaria importanza. "L'esiguo capitale sociale della SBC - prosegue - avrebbe potuto crear dubbi su quelle garanzie, ma non so se a sua volta la società o chi per lei si fosse assicurata. Di certo, di falsi del genere ai miei tempi ne ho scoperti numerosi".
Da allora, però, qualcosa è cambiato: "I poteri della commissione non sono più gli stessi - ricorda Uckmar - fino a prima del '99 il nostro era un controllo gestionale, entravamo nel merito. Ma con la riforma successiva all'intervento legislativo dell'Ue, alla Lega la situazione risultò troppo pesante. E la Covisoc fu ridotta: ci si limitò a indicare nel controllo di un adeguato equilibrio finanziario per il compimento della stagione in corso. Io mi battei perchè fosse inserita la clausola "e per l'iscrizione al successivo campionato", ma non fu accolta".  Quanto ai club, è possibile ribbadisce Uckmar: "La mancata iscrizione ai campionati, anche se è poi la Figc a dover decidere. La situazione è ancora da chiarire - conclude l'ex presidente Covisoc - può darsi che i club siano parte lesa, come che si renda necessaria un'azione civile".

 

 

a cura di Vincenzo Letizia 

 

05/08/2003

 

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