• L’ITINERARIO DEL CUORE - ALLA CONQUISTA DEL “CUORE” DI BOLOGNA… •

3/4/2007

(RENATA SCIELZO) - Bologna, città “sospesa” tra la torre degli Asinelli, la Garisenda e i suoi bei colli, “una vecchia signora dai fianchi un po’ molli col seno sul piano padano e il culo sui colli” (F. Guccini).
La città dell’università e di Piazza Grande (quella cantata da Dalla), la città di “come è bello andare in giro per i colli bolognesi” (Lunapop) a troppi Km dall’Adriatico, quel “mare, mare quanta voglia di arrivare lì da te da te…”, la città di “che profumo Bologna le sere di maggio…” , cantata da Luca Carboni, che nella sua “Silvia lo sai” apre proprio così: “La maglia del Bologna sette giorni su sette, pochi passaggi molti dribbling, molti vetri spaccati….”.

E’ con quella maglia - storica maglia rossoblu – che si va a misurare il nostro azzurro.
E’ nel cuore dell’Emilia, che ci conduce il nostro Napoli per una trasferta ad “alto rischio”, fondamentale come non mai per il nostro cammino verso la serie A, laddove la squadra rossoblu è una delle più dirette avversarie; una trasferta che dovrebbe regalare un bello spettacolo di sport, con due squadre che si spera siano ben messe in campo e che lottino fino all’ultimo minuto; una
trasferta che può regalare parecchie emozioni anche fuori dal rettangolo verde del Dall’Ara, perché Bologna è città d’arte, è città viva, pulsante, affascinante più che mai; città di studenti, poeti, cantautori e cantastorie.

Poche ore di eurostar o una bella passeggiata in macchina lungo l’A1 vi condurranno nella città felsinea, che, complice la sopraggiunta bella stagione, si offe voluttuosa agli occhi del turista, anche di quello più distratto.
Innumerevoli e non tutti elencabili in questo breve itinerario del cuore i posti da vedere, da toccare con mano, da vivere. Non vi basterà un giorno per riempirvi gli occhi di questa città, ma è pur sempre meglio di nulla.

Da dove cominciare. Se arrivate in treno, abbandonando la stazione, luogo di memoria, tristemente celebre per la strage che vi si è consumata nel 1980, conviene che vi dirigiate a tutto spiano verso Piazza Maggiore, cuore nevralgico della città comunale e medievale e cuore pulsante anche dell’odierno tessuto cittadino. Da lì potete subito immergervi nella vita bolognese, vita che si consuma per lo più lungo i bellissimi portici (38 km di portici nel solo centro storico) e all’ombra delle alte torri, una vita intensa sia dal punto di vista sociale che culturale, vuoi per la presenza della storica università (la più antica del mondo occidentale, fondata intorno al 1088) che attira numerosi studenti e ha regalato alla città il soprannome di “Bologna, la dotta”, vuoi per la presenza di un buon numero di stranieri ad oggi ben integrati nella vita cittadina.

Da non perdere oltre alle sopraccitate torri (in tutta la città se ne contano 17) l’imponente chiesa gotica di S. Petronio, il Palazzo Comunale, una foto dinanzi alla bella fontana del Nettuno, una visita al complesso di Santo Stefano, alle chiese di S. Francesco e S. Domenico e all’Archiginnasio e se il tempo è clemente una passeggiata verso il verde dei colli…

E poi come al solito sano ristoro per il corpo e per la mente una bella pausa pranzo o cena che sia, che in quel di Bologna si rivela particolarmente accattivante. La gastronomia bolognese ha infatti una ricca e antica tradizione, che ha contribuito a fare di “Bologna, la dotta” anche “Bologna, la grassa”. La difficoltà starà tutta nello scegliere da cosa farsi tentare: persi tra tortelli e tortellini, cappellini e cappelletti, lasagne e mortadella, tagliatelle e profumo di ragù.

Bologna è tutto questo e molto altro. E’una sorta di “grande mamma” che stende le sue braccia lungo l’arteria della via Emilia pronta ad accogliere tutta l’area circostante, come ci ha mostrato Carlo Lucarelli nel suo “Almost Blue”: "Quella che lei chiama Bologna, è un cosa grande, che va da Parma fino a Cattolica ... dove davvero la gente vive a Modena, lavora a Bologna e la sera va a ballare a Rimini ... è una strana metropoli ... che s'allarga a macchia d'olio tra il mare e gli Appennini" , una strana e affascinante metropoli pronta ad accogliere anche gli azzurri e i tifosi/turisti di un giorno.

Lasciatevi conquistare dal suo fascino antico e tornate vittoriosi, sperando che la “torre degli Asinelli” sia di buon auspicio per il nostro “ciucciariello azzurro”.

Dicevamo: alla conquista del "cuore" di Bologna, uniti e senza paura.
Alla prossima e come sempre: "Forza Napoli!"
 

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