• L’ITINERARIO DEL CUORE – A CROTONE, PERLA DELLO JONIO •

14/3/2007

(RENATA SCIELZO) - Non lasciatevi impaurire dalla Salerno – Reggio Calabria, sebbene il primo caldo si faccia sentire, l’estate è ancora lontana. Ci sarà qualche deviazione di troppo, ma si dovrebbero evitare le chilometriche e stracelebri code estive. Il perché sia necessario di questi tempi imboccare la tristemente famosa A3 e di seguito l’ancor più tristemente famosa s.s. 106 jonica è presto detto: sabato, complice anche questo bel sole primaverile, è il caso di seguire i colori azzurri in terra di Calabria, per scoprire le bellezze di quella che un tempo fu la Magna Grecia. E’ Crotone ad ospitare i nostri ragazzi e a regalarci (si spera) l’occasione di una bella gita: mare/sole/archeologia e tanto amore (quello per i nostri paladini).
Cosa mai ci spinge in terra di Calabria? Il match probabilmente non sarà di quelli particolarmente avvincenti, vista la situazione dei nostri avversari, che probabilmente si chiuderanno tentando di arginare le sortite dei nostri attaccanti, ma il resto…
Andiamo per gradi:
cinta muraria, per quanto rimaneggiata, castello e torri costiere, sono le attrazioni più visibili, ma il centro storico con i suoi palazzi e le sue viuzze non è da meno.
E’ incredibile quanto una città apparentemente poco nota per le sue bellezze storico artistiche riesca a stupire il visitatore e ad incantarlo non soltanto con il fascino sempre suadente del mare…
Perché quel centro storico facilmente individuabile perché posto su un’altura è davvero ricco di bellissimi palazzi nobiliari ed affacciarsi da uno di quei balconi e godere dello spettacolo del blu, del cielo che si sposa con il mare, è sempre una bella sensazione, anche per chi, come noi - e perdonateci il campanilismo - è abituato a godere dello spettacolo di cielo e mare più bello, incantevole e unico che ci sia…
Ma non solo. Anche i musei di Crotone sono interessanti, tanti sono i reperti archeologici di età greca nei quali è possibile imbattersi. Una visita al Museo Archeologico statale vi confermerà quanto appena detto. Peccato che pochi siano invece i resti del santuario di Hera Lacinia, quello che doveva essere il più venerato santuario dell’antichità magno - greca: una sola colonna superstite. Una visita alla colonna è comunque da farsi per la bellezza del sito: da lì si può godere di una vista sensazionale, bellissima al tramonto.
E poi? Poi la partita e soprattutto nel post partita una bella passeggiata al mare, per ammirare uno dei più bei tratti della costa jonica. E poi ancora? I nostri habituè avranno sicuramente previsto un po’ di tempo, prima di abbandonare la terra di Calabria, per gustare le specialità gastronomiche locali; e qui la cucina è di quelle povere, ma gustose e soprattutto …piccanti….
Un tripudio di verdure cucinate in ogni possibile modo: tra pomodori e pipi sicchi o arrustuti (peperoni secchi o arrostiti), melanzane e funghi all’ogghio (sott’olio) e piatti di ottimo e fresco pesce azzurro (sarde e alici a volontà) fino alla consueta specialità calabra (la nduja), a salsicce e frisulimiti, residui di cotiche e grasso di maiale fatti consumare a lungo sul fuoco, con cui si prepara una pizza rustica (forse un po’ pesanti visto il periodo). Il tutto si può innaffiare con un bicchiere di buon Cirò, in attesa di concludere con una pitta da Madonna o pitta nchiusa, un dolce squisito a base di noci, mandorle ed uva passa.
Ma c’è ancora tanto altro da vedere e da assaporare e poi c’è il nostro Napoli che deve essere sempre uno stimolo, anche solo per accomodarsi dentro o fuori ad uno stadio ed urlare a gran voce le nostre canzoni.
E poi c’è il mare…che se continua così, vi fate pure un bel bagno….
Siete già arrivati al casello di Salerno?
Alla prossima e come sempre buon viaggio e forza Napoli!

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