(RENATA SCIELZO) - Non
lasciatevi impaurire dalla Salerno –
Reggio Calabria, sebbene il primo
caldo si faccia sentire, l’estate è
ancora lontana. Ci sarà qualche
deviazione di troppo, ma si
dovrebbero evitare le chilometriche
e stracelebri code estive. Il perché
sia necessario di questi tempi
imboccare la tristemente famosa A3 e
di seguito l’ancor più tristemente
famosa s.s. 106 jonica è presto
detto: sabato, complice anche questo
bel sole primaverile, è il caso di
seguire i colori azzurri in terra di
Calabria, per scoprire le bellezze
di quella che un tempo fu la Magna
Grecia. E’ Crotone ad ospitare i
nostri ragazzi e a regalarci (si
spera) l’occasione di una bella
gita: mare/sole/archeologia e tanto
amore (quello per i nostri
paladini).
Cosa mai ci spinge in terra di
Calabria? Il match probabilmente non
sarà di quelli particolarmente
avvincenti, vista la situazione dei
nostri avversari, che probabilmente
si chiuderanno tentando di arginare
le sortite dei nostri attaccanti, ma
il resto…
Andiamo per gradi:
cinta muraria, per quanto
rimaneggiata, castello e torri
costiere, sono le attrazioni più
visibili, ma il centro storico con i
suoi palazzi e le sue viuzze non è
da meno.
E’ incredibile quanto una città
apparentemente poco nota per le sue
bellezze storico artistiche riesca a
stupire il visitatore e ad
incantarlo non soltanto con il
fascino sempre suadente del mare…
Perché quel centro storico
facilmente individuabile perché
posto su un’altura è davvero ricco
di bellissimi palazzi nobiliari ed
affacciarsi da uno di quei balconi e
godere dello spettacolo del blu, del
cielo che si sposa con il mare, è
sempre una bella sensazione, anche
per chi, come noi - e perdonateci il
campanilismo - è abituato a godere
dello spettacolo di cielo e mare più
bello, incantevole e unico che ci
sia…
Ma non solo. Anche i musei di
Crotone sono interessanti, tanti
sono i reperti archeologici di età
greca nei quali è possibile
imbattersi. Una visita al Museo
Archeologico statale vi confermerà
quanto appena detto. Peccato che
pochi siano invece i resti del
santuario di Hera Lacinia, quello
che doveva essere il più venerato
santuario dell’antichità magno -
greca: una sola colonna superstite.
Una visita alla colonna è comunque
da farsi per la bellezza del sito:
da lì si può godere di una vista
sensazionale, bellissima al
tramonto.
E poi? Poi la partita e soprattutto
nel post partita una bella
passeggiata al mare, per ammirare
uno dei più bei tratti della costa
jonica. E poi ancora? I nostri
habituè avranno sicuramente previsto
un po’ di tempo, prima di
abbandonare la terra di Calabria,
per gustare le specialità
gastronomiche locali; e qui la
cucina è di quelle povere, ma
gustose e soprattutto …piccanti….
Un tripudio di verdure cucinate in
ogni possibile modo: tra pomodori e
pipi sicchi o arrustuti (peperoni
secchi o arrostiti), melanzane e
funghi all’ogghio (sott’olio) e
piatti di ottimo e fresco pesce
azzurro (sarde e alici a volontà)
fino alla consueta specialità
calabra (la nduja), a salsicce e
frisulimiti, residui di cotiche e
grasso di maiale fatti consumare a
lungo sul fuoco, con cui si prepara
una pizza rustica (forse un po’
pesanti visto il periodo). Il tutto
si può innaffiare con un bicchiere
di buon Cirò, in attesa di
concludere con una pitta da Madonna
o pitta nchiusa, un dolce squisito a
base di noci, mandorle ed uva passa.
Ma c’è ancora tanto altro da vedere
e da assaporare e poi c’è il nostro
Napoli che deve essere sempre uno
stimolo, anche solo per accomodarsi
dentro o fuori ad uno stadio ed
urlare a gran voce le nostre
canzoni.
E poi c’è il mare…che se continua
così, vi fate pure un bel bagno….
Siete già arrivati al casello di
Salerno?
Alla prossima e come sempre buon
viaggio e forza Napoli!