(RENATA SCIELZO) - All’ombra
della Mole Antonelliana e lungo le
rive del Po ci conduce il nostro
Napoli per LA SFIDA, LA PARTITA.
Una filastrocca che da bambini tutti
hanno sentito e ripetuto a menadito
recitava:
Torino Torino che bella città si
beve si mangia l’amore si fa. E poi
continuava.
Speriamo si vinca anche, aggiungiamo
noi , perché sebbene incontriamo la
corazzata vecchia Signora, nulla è
impossibile.
Ma veniamo alla città: città magica,
un po’ imbolsita, ingessata, ma che
con le dovute dritte, se si sa come
prenderla e possederla, finisce ben
presto con lo sciogliersi, con
l’accogliere suadente come non mai
il turista, assumendo toni e vesti
di “Torino Torino che bella città si
beve si mangia l’amore si fa” tra un
bicchiere di buon vino, una
passeggiata ai Murazzi sul lungoPo e
una tazza di cioccolata gianduia.
Forse farà ancora freddino, ma vale
la pena seguire il nostro Napoli per
scoprire la città che
nell’immaginario collettivo
dell’italiano medio rappresenta due
cose: la FIAT e la JUVENTUS.
In realtà la bella Torino è anche
altro, da non dimenticare che per
metà ha un cuore granata, da non
dimenticare che è stata capitale di
Italia, che da lì è partito il
processo di unificazione del nostro
paese, che è stata ed è la capitale
del libro e dell’editoria, che è
legata al calcio nel bene e nel male
(chi non ricorda il grande Torino e
la tremenda tragedia di Superga),
che è città umbertina,
architettonicamente affascinante e
non priva di interessanti opere
artistiche.
Vi invitiamo a godervela palazzo
dopo palazzo, portico dopo portico,
“boulevard dopo boulevard”, vineria
dopo vineria, cioccolateria dopo
cioccolateria.
Arrivarci in aereo è la scelta
ottimale, ma anche i collegamenti in
treno non sono così male.
Quale che sia il mezzo di trasporto
scelto l’importante è andarci con il
desiderio di scoprirla.
Da dove cominciare? Arrivati alla
stazione ferroviaria facilmente ci
si incammina a piedi verso la
centralissima piazza Castello,
centro nevralgico della Torino di
ieri e di oggi, da lì si dipartono
tutte le arterie principali, lì è
d’obbligo una sosta in uno dei
rinomati e antichi caffè (Baratti
e/o Mulassano) per una pausa
cioccolata.
Ritemprati si è pronti per una
visita che, per quanto rapida, – il
match è nel pomeriggio - deve
necessariamente contemplare: gli
svariati km di portici (16, un’altra
overdose di portici dopo Bologna),
la mole Antonelliana, la cattedrale
di San Giovanni Battista che ospita
la Sacra Sindone, il Palazzo reale,
il bel quartiere medievale del Parco
del Valentino e il castello del
Valentino.
Poi se avete altro tempo a vostra
disposizione, se arrivate in
anticipo o se vi trattenete e siete
solo un minimo affascinati
dall’antico Egitto per voi è
d’obbligo una sosta al Museo Egizio,
il secondo al mondo dopo quello del
Cairo per l’importanza della
collezione.
E non solo. Dopo il restyling per i
giochi olimpici del 2006, la città
si è “rimessa a nuovo” ed oltre ad
offrire un ventaglio di interessanti
appuntamenti, seduce con una serie
di attrattive e di locali e con
un’ormai intensa vita by night. Ma
la notte è giovane e prima di
tuffarvi nelle danze post partita
sarà bene dedicarvi ai piaceri della
tavola, visto che Torino è una delle
più rinomate “capitali del gusto” e
accontenta ogni tipo di palato, dal
più semplice a quello di gourmet, da
chi desidera formaggi prelibati,
vini e tartufi a chi invece farebbe
solo incetta dei famosi gianduiotti.
Insomma Barolo, tartufi, carni,
agnolotti, dolcetto, bagna cauda e
soci non possono non meritare
qualche ora della vostra attenzione,
prima di concentrarvi anima e corpo
sul match, di avviare gli scongiuri
e di fare da menagramo con quell’antipatica
della Juve, così superba, così
antipatica che con Torino sembra
davvero averci poco a che fare…
Poi ci sarà una passeggiata sul
fiume e ad attendervi l’intensa vita
di vinerie, bar, pub e locali dei
Murazzi, luogo privilegiato di
incontro della gioventù torinese,
soprattutto ora che si avvicina la
bella stagione.
Insomma, consapevoli che comunque
vada sarà un successo, non vi
lamentate e godetevi questa Torino…
Sperando che i bianconeri abbiano
fatto indigestione di gianduiotti,
alla prossima e forza Napoli.