(RENATA SCIELZO) - Per la
prossima di campionato il Napoli se
la vedrà con l’Albinoleffe,
compagine nata di recente, nel
giugno del 1998 dall’unione tra l’Albinese
Calcio e la Società Calcio Leffe.
Potrà essere piacevole seguire i
gloriosi colori azzurri e
sobbarcarsi costi e oneri di una
trasferta anche per ammirare le
bellezze di Bergamo, città presso la
quale si svolgerà l’incontro.
L’AlbinoLeffe infatti è ospitata per
le gare casalinghe nello stadio
Comunale di Bergamo, il medesimo
stadio in cui gioca l’Atalanta,
stadio caro alla memoria dei
napoletani, un po’ meno alla testa
del povero Alemao per la celeberrima
monetina, stadio dove notoriamente
non siamo accolti granché bene.
Ma non è di questo che vogliamo
parlare, sicuri che i tifosi
azzurri, dopo le ultime brutte
parentesi, sapranno rilanciare
l’immagine di una tifoseria che si è
sempre distinta per civiltà,
creatività ed inventiva.
Vogliamo solo far notare come la
trasferta al seguito della propria
squadra del cuore possa diventare
l’occasione per apprezzare le
bellezze del nostro bel paese,
naturalmente prima o dopo essersi
goduti il match e magari aver urlato
a squarciagola fino a consumarsi le
corde vocali per Calaiò e compagni.
Il senso di questa rubrica sarà
questo: raccontare ai nostri lettori
i luoghi che di volta in volta
ospiteranno i nostri paladini e
saranno teatro – si spera – delle
loro gesta epiche. Sarà un modo per
seguirli da vicino o per chi in
trasferta non ci va per sentirli più
vicini, sapendo dove sono, quale è
il luogo che li ospita.
E il nostro itinerario comincia
questa settimana proprio da Bergamo,
città che notoriamente un napoletano
avverte come lontana e distante,
città che invece ha molto da
offrire, sia dal punto di vista
culturale che naturalistico, e, al
bando i pregiudizi, gastronomico.
Non ci sarà una pizza da sballo ma
la polenta e i casoncelli (pasta
fresca ripiena di carne) sono per
veri buongustai.
La città di Bergamo, situata in un
territorio che è trait d’union tra
la Pianura Padana e l’Arco Alpino, è
divisa in due parti, Bergamo “alta”,
la città d’arte, vero e proprio
gioiello architettonico, e Bergamo
“bassa”, la città nuova in febbrile
attività.
Aggirarsi per le stradine della
Bergamo alta è sicuramente
un’esperienza che, prima che
sopraggiunga il grande freddo, va
provata. Bellissime e ricche di
storia la scenografica Piazza
Vecchia dall’assetto medievale dove
accanto al Palazzo della Ragione
campeggia il famoso Campanone (la
torre civica medievale) e poco più
in là la Piazza del Duomo, dove è
possibile ammirare il monumento più
famoso di tutta la città: la
Basilica di Santa Maria Maggiore,
dagli interni preziosi e ricchi di
opere degne di nota. Ma c’è molto
altro, dal tracciato a tratti
visibile dell’antica cinta muraria,
alla cappella Colleoni (sempre in
piazza del Duomo), alla Biblioteca
Angelo Mai, alle splendide fontane,
ad altri luoghi che è bello scoprire
in autonomia, passeggiando e
perdendosi tra le viuzze della
città.
Ma non solo arte. Per chi non sente
la passione per l’arte nelle sue
corde e preferisce una lunga
passeggiata rilassante e
corroborante pre o post partita non
c’è da disperare. Il territorio
intorno a Bergamo offre, alternati a
centri urbani di antica fondazione,
ricchi di arte e storia, e ad
antichi castelli, splendidi scenari
naturali. Dalle Prealpi Orobiche
scendono fiumi e torrenti che
segnano valli tanto industriose
quanto ideali per passare un po’ di
tempo a contatto con la natura e le
colline bergamasche, un’ immensa
area verde di assoluto interesse
paesaggistico e ambientale, si
offrono volentieri al turista per
essere "vissute" e “godute”.
E Poi? E poi, ogni viaggio che si
rispetti, lungo o breve che sia,
ogni incontro con una cultura altra,
prevede che si entri a contatto con
le tradizioni di quella cultura, e
non c’è nulla di meglio che
riscoprire i prodotti tipici locali,
rituffarsi nella tradizione di un
paese per carpirne tutti i segreti,
e nel bergamasco tra caprini,
polenta e osei, torta orobica e
compagnia bella sarà un tripudio di
colori e di sapori per ogni palato.
E potrà sembrare strano ma seguire
la propria squadra e avere una “fede
calcistica” può significare anche
questo: unire l’utile al
dilettevole, regalarsi un po’ di
tempo per se stessi, riempirsi gli
occhi ammirando le bellezze locali e
solleticare il gusto provando le
specialità gastronomiche del luogo.
Poi fateci sapere….
Come sempre, inutile ribadirlo, sarà
il nostro messaggio di chiusura:
“Forza Napoli sempre e dovunque!”
Info per raggiungere la città alta
da Piazzale Marconi (Stazione FF.SS.)
e da Porta Nuova autobus 1 +
funicolareautobus 1 Colle Apertoin
auto lungo il seguente percorso:
V.le Papa Giovanni XXIII -V.le V.
Emanuele - Porta S. Agostino - Viale
delle mura - Colle aperto