19/9/2007
(RENATA SCIELZO) – Il cuore ci porta
in Toscana, per la precisione ad
Empoli, dove i ragazzi di mister
Reja dovranno vedersela con l’undici
allenato da Gigi Cagni.
Pressoché impossibile rinunciare a
questa trasferta, e per quello che i
ragazzi hanno fino ad oggi
dimostrato sul campo e per la
bellezza di Empoli e dei suoi
dintorni, che senz’altro meritano un
weekend sacro/profano profano/sacro
tra pallone, cultura e piacevoli
soste gastronomiche.
Empoli si raggiunge in men che non
si dica imboccando l’A1 in direzione
Firenze e fermandosi poco più a sud
del capoluogo toscano.
Adagiata tra due fiumi, l’Arno e
l’Elsa, e caratterizzata dal tipico
e bellissimo paesaggio agricolo
toscano, Empoli presenta notevoli
motivi di attrazione, anche al di
fuori dello stadio Castellani, dove
si spera che le due squadre diano
spettacolo a suon di goal.
La città si lascia visitare in un
weekend, lasciando la possibilità di
girare eventualmente anche i
dintorni, spingendosi verso Fiesole,
Certaldo o perché no la stessa
Firenze (a soli 15 minuti).
Considerando che ci sarà occasione
di tornare a Firenze per la sfida
con i viola, vale allora la pena
concentrarsi su Empoli.
Il nostro itinerario comincia e si
conclude in Piazza Farinata degli
Uberti, altrimenti detta Piazza dei
Leoni, per i quattro leoni
posizionati accanto alla fontana al
centro della Piazza. La piazza
accoglie il visitatore con il
bellissimo porticato, notevoli
palazzi storici, tra cui spiccano il
Palazzo Ghibellino e il Palazzo del
Pretorio e la splendida facciata
della collegiata di S. Andrea che
ricorda molto da vicino la chiesa di
San Miniato al Monte di Firenze.
Dopo un giro nella piazza con
annessa sosta in uno dei tanti caffè
che su di essa si affacciano è
d’obbligo lo struscio o vasca,
quello che i locali chiamano “il
giro d’Empoli”: vale a dire la
passeggiata cittadina. Si passeggia,
ci si incontra, ci si saluta, si
fanno acquisti. E soprattutto c’è un
doppio giro, quello “degli uomini” e
quello “delle donne”. Si comincia
uscendo dalla piazza Farinata degli
Uberti dalla parte del canto
Pretorio, poi girando a sinistra, si
prosegue per un tratto di via
Giuseppe del Papa, poi di via
Ridolfi, poi di via del Giglio e
infine, dopo la quarta svolta a
sinistra, si è nuovamente in piazza
Farinata. Quello nel senso descritto
è il giro "degli uomini", quello
"delle donne" è in senso inverso.
Ma la bellezza di Empoli e il
piacere di visitarla non si
esauriscono in un “giro di vasca”.
Tutt’altro.
Lo shopping può ad esempio essere
sapientemente alternato con la
visita al bel complesso conventuale
di S. Stefano dove è possibile
ammirare affreschi di Masolino da
Panicale o bellissime sculture. E
non finisce qui.
Empoli va apprezzata ancor di più al
calar della sera, quando turisti e
abitanti incominciano a far rientro
a casa o in albergo, e ci si può
rintanare in una bella osteria dal
sapore toscano e sorseggiare un buon
bicchiere di vino rosso, aspettando
le – si spera – gioie della
domenica, o semplicemente scambiando
quattro chiacchiere con gli
avventori o con i locali, che quanto
a simpatia ne hanno da vendere. E
ancora si può gustare una super
fiorentina o un’ottima panzanella,
andare a riposarsi conciliati con il
mondo e svegliarsi la domenica
mattina di buon ora ritemprati,
ristorati e desiderosi di correre al
Castellani per urlare “Forza Napoli”
ed assistere ad un’altra bellissima
prestazione dei ragazzi.
Alla prossima
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