• L'ITINERARIO DEL CUORE - TUTTI A MODENA •

21/12/2006

(RENATA SCIELZ0) - E andiamo a Genova coi suoi svincoli micidiali […] oppure a Modena coi suoi motori fenomenali…così cantava in “Viaggi e Miraggi” Francesco De Gregori e così ci viene da canticchiare prima di partire alla volta della bella Modena, celebre non solo per i suoi motori e le sue donne, quelle cantate da un altro Francesco (Baccini, n.d.r.), ma anche per le innumerevoli bellezze storico artistiche e per il buon cibo.
Dopo la tappa in quel di Cesena, il nostro Napoli ci conduce di nuovo in Emilia Romagna, per una trasferta ad alto tasso gastronomico e non solo.
Modena è città antichissima, di origine romana, come testimonia la via Emilia, strada che tutt’oggi la attraversa, ed è città estremamente stratificata con tracce e resti dell’età medievale come rinascimentale, come barocca. Molteplici sono i monumenti che attirano il turista e che fanno della città un piccolo gioiello.
Suggerire un solo itinerario non è semplice, ma ci proviamo visto il poco tempo che i nostri tifosi avranno a disposizione per visitarla (perché c’è da scommettere che nessuno si tratterrà oltre il match, nessuno resisterà al richiamo della nostra tradizione per il giorno della Vigilia…)
La visita che proponiamo ai nostri fidi lettori ha inizio in piazza Roma, la prima piazza di rilievo artistico che si incontra per chi arrivi a Modena in treno o in pullman. Sulla piazza è possibile ammirare il seicentesco Palazzo ducale, sede dell’accademia militare. Proseguendo per Via Farini e svoltando a destra lungo la Via Emilia, dopo pochi metri si apre Piazza Mazzini, in fondo alla quale si affaccia la sinagoga costruita nella seconda metà dell'Ottocento.
Proseguendo sulla Via Emilia, all'altezza della Chiesa del Voto si imbocca C.so Duomo e si giunge finalmente a Piazza Duomo.
Qui si erge imponente e bellissima la facciata della Cattedrale. Il Duomo di Modena è uno dei massimi capolavori del romanico europeo sia per la struttura architettonica di Lanfranco, che per l'apparato scultoreo di Wiligelmo e non può non essere visitato, lascerà a bocca aperta chiunque. Anche chi non rientra nel novero degli appassionati di storia dell’arte, architettura,
scultura e affini.
Dopo essersi riempiti cuore ed occhi con la Cattedrale, proseguendo per Via Lanfranco , si incontrano i musei del Duomo e la Torre Ghirlandina simbolo della città.
Si giunge quindi al palazzo comunale, edificio composto da diversi fabbricati sorti nei vari secoli a partire dal medioevo e tutt'ora sede del Comune. Da qui è possibile ammirare Piazza Grande, cuore nevralgico e pulsante della vita modenese con la sua famosa "Pietra ringadora", vale a dire il blocco in marmo rosa che veniva utilizzato per arringare il popolo.
Da vedere per chi avesse parecchio tempo a disposizione anche i Musei Civici o la Galleria Estense, una delle più importanti collezioni italiane che riflette gli interessi degli Estensi per la pittura e la scultura, ma anche per l'archeologia e le arti minori, o ancora la Biblioteca Estense in cui sono conservati preziosi codici miniati dal XIV al XVI secolo, o l'archivio storico comunale con i suoi otto secoli di documentazione sulla storia di Modena e sul suo territorio. Ma non solo. C’è molto altro…
Ad esempio unico nel suo genere il museo della Figurina, una vera chicca per i super appassionati di calcio e figurine. E’ stato da poco inaugurato (ingresso rigorosamente gratuito) e potrebbe essere un museo un po’ sui generis dove trascorrere qualche ora piacevole per grandi e piccini. Sorge in palazzo santa Margherita ed è davvero un luogo unico, un contenitore di ricordi che raccoglie e presenta le piccole stampe che hanno fatto sognare generazioni e generazioni di bambini: dalle leggendarie Liebig ai – per l’appunto - mitici album dei calciatori.
Ma come sempre qualche dritta va data anche agli amanti della buona tavola, che di certo non potranno farsi scappare l’occasione di gustare le prelibate specialità modenesi.
Del resto in periodo natalizio, quale luogo migliore per gustare cotechini e zamponi doc?
Forse non tutti lo sanno, ma lo zampone nacque proprio da queste parti, a Mirandola, dove narra la leggenda che durante il duro assedio di Papa Giulio II, nel 1510-11, per poter meglio resistere alle difficoltà e per non lasciare al nemico animali così faticosamente ingrassati, un cuoco dei Pio pensò di tritare la carne dei maiali e di insaccarla nella pelle degli zampetti.
La zona è famosa anche per i prosciutti, i tortellini, le lasagne, l’ottimo aceto balsamico e il frizzante Lambrusco…tutto ciò unito all’amore per il Napoli può bastare per mettersi in auto o in treno e partire alla volta di Modena?
La domanda ci pare alquanto retorica.
E se proprio volete sognare prima di Natale, in tema di rosso, colore natalizio per eccellenza, nulla vieta una bella scampagnata in quel di Maranello, dove il Museo della Ferrari attende gli appassionati della rossa più famosa del mondo. A voi la scelta.
Sperando che i nostri consigli possano tornarvi utili, ci congediamo augurandovi buona partita, buona scampagnata e soprattutto un Natale sereno e felice accanto alle persone che amate.
Forza Napoli e alla prossima.
 

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