1/10/2008
(RENATA SCIELZO) – Riprendiamo
occasionalmente la nostra vecchia rubrica
per condurvi finalmente al di fuori dei
confini patri.
Dopo avervi accompagnato in lungo e in largo
per lo stivale, da Crotone a Milano, voliamo
con voi in terra portoghese, nella capitale
Lisbona, dove i nostri beniamini dovranno
vedersela con una delle squadre più
blasonate della città: il Benfica.
Pur trovandoci in uno stato ansiogeno di
febbrile attesa dell’evento, non possiamo
non darvi qualche dritta per apprezzare al
meglio la capitale portoghese.
Erroneamente creduta città di mare, Lisbona
si affaccia sulla foce del fiume Tago, le
cui sponde sono collegate da due ponti. Pur
non essendo città di mare stricto sensu, la
capitale portoghese - vicinissima all’oceano
e terra di naviganti e di mercanti - ne ha
tuttavia l’aria, a partire dal clima per
finire a quella atmosfera un po’ fatiscente
e pittoresca che caratterizza alcune città
di mare come la nostra Napoli, Genova o
Marsiglia.
Ricca di testimonianze storico – artistiche
e purtroppo anche dei segni dei terremoti
che spesso l’hanno devastata, Lisbona
accoglie e travolge il visitatore con i suoi
rumori, lo sferragliare dei suoi tram, i
vicoli stretti dell’Alfama, la grande piazza
del Rossio, il bellissimo Miradouro S. Luzia,
l’azzurro carico degli azulejos e il
castello di Sao Jorge che la domina
dall’alto.
Al di là della partita che da sola vale il
viaggio, Lisbona offre parecchie attrattive.
Potete partire dalle centralissime piazza
del Commercio o piazza del Rossio e da lì
sviluppare il vostro itinerario che deve
necessariamente comprendere tutti i posti
citati prima, dall’Alfama al castello di Sao
Jorge, e non dimenticare la torre di Belem e
il monastero de Los Jeronimos, chiaro
esempio di stile manuelino. Il monastero nei
pressi della torre di Belem dovrà essere
tappa obbligata anche e soprattutto per i
golosi. Lì vicino infatti, nella più famosa
pasticceria di Lisbona, la Pastelaria de
Belem, è possibile assaggiare le famose
pasteis de Belem e leccarsi i baffi,
pensando che qualcosa di simile alla
nostrana sfogliatella esiste pure in
Portogallo.
E poi ci sono i musei , tra tutti quello
delle carrozze, un salto nell’ascensore di
Santa Justa per ammirare il panorama sulla
città e un giro a bordo del tram 28, che si
inerpica lungo i vicoli dell’antico
quartiere dell’Alfama. E ancora l’aperitivo
al Bairro Alto, quartiere alla page ricco di
locali e la disco nei docks, antichi
magazzini, oggi ritrovo dei giovani
portoghesi che hanno voglia di divertirsi e
di tirare tardi. Lo shopping? Per quello ci
sono le stradine intorno alla piazza del
Rossio e soprattutto la zona nuova fiorita
intorno ad Avenida da Libertade.
Siete ancora incollati allo schermo? Correte
e progettate il vostro itinerario
portoghese, per seguire il Napoli e per
assaporare la bella Lisbona, magari gustando
un po’ di saporito bacalau, bevendo un
bicchiere di aguardiente e ascoltando un
fado struggente, fino a scoprire che il
Portogallo non ha nulla da invidiare alla
vicina e più blasonata Spagna.
Divertitevi e la sera al Da Luz non
dimenticate di tenere alto l’onore della
nostra città.
Buon viaggio! Con l’augurio che possiate
tornare ricchi di una nuova esperienza e di
una nuova avventura, con gli occhi pieni di
azzurro, quello carico degli azulejos e
quello unico delle nostre bandiere,
accompagnati dalle note struggenti del fado
e da una nuova canzone che possa celebrare i
nostri beniamini.
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