15/5/2008
(RENATA SCIELZO) - Un bentornato velato di
malinconia ai nostri 25 lettori. L’ultimo
appuntamento con la nostra rubrica del
“cuore” ci ricorda che il campionato è ormai
giunto al termine. Per fortuna pochi sono i
rimpianti (si poteva realmente fare di più?)
e parecchie sono state le soddisfazioni per
i nostri colori.
Manca l’ultima, la ciliegina sulla torta.
Sarà la Roma biancoceleste a segnare
l’ultima tappa, l’ultima fatica di un
campionato, cominciato male tra le mura
amiche e finito in uno stadio S. Paolo in
festa con 65000 tifosi urlanti per la
straordinaria prestazione contro il Milan e
l’addio al Pampa Sosa, emblema di un ciclo
indimenticabile che, a mo’ di Commedia
dantesca, ci ha riservato i gironi
dell’inferno e i cieli del Paradiso. Un
campionato che potrebbe concludersi in
quelle immagini. Siamo già paghi e
soddisfatti.
Tuttavia una vittoria esterna e la
conseguente possibilità di sentire che aria
tira in Europa sarebbero l’ultima meritata
soddisfazione per gli uomini di Reja e per
un pubblico assolutamente straordinario
(solo qualche piccola pecca…).
Non sarà facile, ma bisogna assolutamente
provarci.
Su quell’erba dove solo qualche giorno fa il
Pibe ha palleggiato con il Pocho, bisogna
provare a compiere l’impresa.
Mentre la Roma giallorossa vivrà attimi di
crepacuore con le orecchie tese alle
radioline, noi ce la vedremo con una Roma
biancoceleste, alquanto insoddisfatta,
giunta al termine di un campionato giocato
sottotono. Riaffioreranno antiche rivalità e
desiderio di mettersi in mostra: bisognerà
solo giocare con tranquillità e con la
consapevolezza dei propri mezzi.
Sarà bene giungere all’Olimpico rilassati
dopo essersi goduti la bellissima primavera
romana lungo il Tevere e le stradine del
centro storico, dove perdipiù sempre più
locali e ristoranti parlano “napoletano”. E
allora andare alla scoperta della città
eterna sarà l’occasione per godersi le
bellezze della città, per scambiare quattro
chiacchiere con i tanti desaparecidos di
origine napoletana e più in generale
campana, per prepararsi all’ultima fatica
dell’Olimpico.
Vi consigliamo un itinerario abbastanza
standard che poi starà a voi arricchire con
quelle tante piccole deviazioni che verranno
da sé, perché il centro storico di Roma è
fatto di bellezze inesplorate e di angoli
magari nascosti che vi si pareranno dinanzi
agli occhi lasciandovi stupefatti.
Usando Termini come punto di partenza,
percorrete via Nazionale, con uno sguardo ai
negozi, recatevi a piazza Venezia e senza
traccheggiare troppo dinanzi all’altare
della patria, che tanto piace ai Romani,
decidete se preferite la Roma imperiale o
quella rinascimentale e barocca. Avete
svariate possibilità: potete dirigervi verso
i Fori e verso il Colosseo oppure potete
imbucare rapidamente via del Corso (attenti
a non farvi prendere dalla sindrome dello
shopping) per poi addentrarvi nei vicoli e
nei locali a ridosso di Piazza Navona o
sull’altro lato della strada avviarvi verso
fontana di Trevi per lanciare la monetina
d’ordinanza, o ancora andare a Campo dei
Fiori e di lì attraversando il ponte sul
Tevere nel famoso quartiere di Trastevere, o
ancora decidere di recarvi in zona Prati per
far visita a Papa Ratzinger e ammirare la
maestà del cupolone, o accontentarvi si una
passeggiata lungo il fiume con una sosta
all’isola Tiberina o ancora recarvi a Ponte
Milvio per lasciare il vostro pegno d’amore
(il ponte è celebre per i lucchetti lasciati
dagli innamorati) o ancora…ci sarebbero
ancora tanti ancora, perché è davvero
difficile suggerire un itinerario, Roma è
immensa e non si finisce mai di scoprirla.
Lasciatevi però qualche ora libera per
fermarvi in una trattoria tipica non tanto
per gustare una matriciana, una gricia o una
carbonara – inizia a fare un po’ caldo per
certi manicaretti – quanto per divertirvi a
prendere in giro, tra sfottò e sberleffi, il
laziale o il romanista di turno.
Poi a riposo. La partita avrà bisogno di
concentrazione. Una passeggiata domenicale a
Piazza di Spagna e Trinità dei monti e poi
pronti per l’Olimpico. Sperando che Roma vi
lasci un bel ricordo di sé, non mi resta che
salutarvi, augurare un grosso in bocca al
lupo al nostro Napoli e darvi appuntamento
alla prossima stagione. Comunque vada sarà
un successo.
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