(RENATA SCIELZO) - Terzultima
trasferta stagionale prima del
verdetto. Terzultima e fondamentale
trasferta che richiede la presenza
massiccia di tifosi al seguito dei
colori azzurri. Poi ci saranno
Verona e infine Genova, ma Brescia
potrebbe rivelarsi tappa decisiva.
Bisogna mettersi in auto o in treno
e percorrere un bel po’ di Km, ma in
fondo per il nostro Napoli questo ed
altro, soprattutto se si tratta di
sostenerlo in un momento super
delicato.
A questo si aggiunga la possibilità
di visitare Brescia e il suo
comprensorio, immergersi nel verde e
tornare – si spera vivamente –
rigenerati, rilassati e soprattutto
vincenti.
E quindi senza temporeggiare
ulteriormente prendete armi e
bagagli e sbrigatevi: si va TUTTI A
BRESCIA!
Cosa ci riserverà la trasferta? Non
possediamo la sfera di cristallo e
come tale non possiamo prevedere
quale sarà il risultato sul campo,
possiamo però garantirvi la
piacevolezza di una gita nella
cittadina lombarda, la cosiddetta
leonessa di Italia per i suoi
trascorsi risorgimentali (tenne
testa per ben dieci giornate agli
austriaci e qui furono reclutate
parecchie delle camicie rosse
garibaldine…curiosità a parte..c’è
da augurarsi che i giocatori del
Brescia siano meno battaglieri….)
Ma torniamo al nostro itinerario del
cuore…da dove incominciare il
consueto tour?
La Brescia che colpisce maggiormente
l’attenzione del moderno visitatore
è sicuramente quella romana e
longobarda, affacciata sull’antico
decumano di via dei Musei. Un foro,
un teatro, un grande tempio dedicato
a Vespasiano: una scoperta quasi
inaspettata. Ma se la Brescia di età
romana lascia esterrefatti notevoli
sono anche il monastero longobardo
di Santa Giulia in cui morì
Ermengarda, il Castello e i tanti
musei dove si può trascorrere più di
qualche ora piacevolmente
“trasportati”.
Brescia è anche laghi: quello di
Iseo e quello di Garda; arrivati fin
qui una puntatine al celebre
Vittoriale di Gabriele D’Annunzio è
quasi d’obbligo e se dovesse far
caldo e non siete di quelli “mare o
nulla” ci potrebbe scappare pure una
nuotatina nelle celebri rive del
Garda, immortalate da tanta
letteratura nostrana.
E per ritemprarsi in attesa della
partita o dopo la partita o la
domenica mattina prima della
partenza?
Se il lago non è in cima alle vostre
preferenze c’è una validissima
alternativa. Quale?
Una sola risposta. I RONCHI.
Boschi, prati, orti, frutteti,
cascine e ville padronali, osterie
ed eleganti ristoranti: a dieci
minuti dal centro della città c’è il
colle della Maddalena (875 mt.) con
i cosiddetti Ronchi, il "polmone
verde" di Brescia. Ronchi, ossia
orti, da cui un tempo venivano
portate ogni giorno in città verdura
e frutta fresca. Per arrivarci si
percorre la Panoramica, da cui si
gode un’ampia vista su Brescia e sui
suoi dintorni. I Ronchi sono resi
ancora più interessanti dalla
presenza di parecchie trattorie
tipiche dove si può gustare la
tradizionale cucina bresciana.
Le più caratteristiche sono i
licinsì, vecchie cascine aperte solo
con la bella stagione. Ma non solo
cibo: anche relax, qualche calcio ad
un pallone, una corsa in bicicletta
o una sana passeggiata.
Poi il ritorno…e ad attendervi la
vista più bella del mondo, perché
non c’è lago che tenga….: il mare di
Napoli e il suo golfo.
Sperando di guardarlo con il cuore
pieno e tre punti in più in
classifica: alla prossima e come
sempre forza Napoli.