23/5/2007
(RENATA SCIELZO) - “Non esiste mondo
fuor dalle mura di Verona; ma solo
purgatorio, tortura, inferno. Chi è
bandito di qui, è bandito dal mondo
e l'esilio dal mondo è morte..”
Parole tratte da Romeo e Giulietta
di William Shakespeare.
E come non augurarsi che il viaggio
a Verona, la città dei Capuleti e
dei Montecchi, sia davvero il
viaggio in una sorta di paradiso.
Come non augurarsi che tutto dentro
le mura della città sorrida al
nostro Napoli, un Napoli che qui non
è sicuramente tra le squadre più
amate, ma che proprio qui si spera –
paradosso dei paradossi – possa
trovare il paradiso e a toccare il
cielo con un dito.
L’invito è rivolto ai nostri tifosi:
bisogna recarsi a Verona, bellissima
città d’arte, seguire con amore e
dedizione il nostro Napoli,
rispettare Giulietta (e chi
dimentica il famosissimo
striscione…), non creare scompiglio,
non rispondere ad eventuali
provocazioni, tifare Napoli con
fierezza e orgoglio, passeggiare e
godersi la vista di un’incantevole
ed elegante città al ricordo che poi
mentre noi vincevamo a Bologna nel
lontano ’89 il Verona affossava il
Milan, consegnandoci di fatto il
secondo scudetto.
Pensiamo positivo quindi e memori
delle cose belle godiamoci la
consueta passeggiata pre partita.
Sarà bene recarsi in quel di Verona
già il venerdì perché il luogo
presenta mille attrattive e un
giorno in più si rivela comodo e per
ammirare le bellezze storico
architettoniche ma anche per fare
shopping nei bellissimi negozi del
centro.
Da vedere? La conosciutissima Arena
è la testimonianza più grandiosa e
palese dei trascorsi romani della
bella città appollaiata sull’Adige e
a pochi Km dal Lago di Garda.
Sontuosa e magica, si erge maestosa
su piazza Brà e attira anche il
turista più allergico
all’archeologia, così come il teatro
romano, addirittura più antico
dell’Arena o le tante altre
testimonianze di età romana dal
Ponte di Pietra all’arco trionfale
dei Gavi, monumento celebrativo ad
una delle famiglie più in vista
della città.
Un piacere sarà percorrere l’antica
via Postumia, il decumano maggiore,
oggi corso Cavour e di lì giungere
nell’antica e vitale piazza delle
Erbe, il foro romano di un tempo, e
lasciarsi riempire gli occhi dalla
vista di palazzi incantevoli. Ma
l’itinerario continua. I tanti
scorci sul fiume o i tanti resti,
tra lapidi ceppi e quant’altro che
si incontrano durante una
passeggiata rapiscono continuamente
l’attenzione del turista, anche di
quello più distratto. Tantissime poi
sono le chiese da visitare. Da uno
dei capolavori del romanico quale la
Basilica di San Zeno, al Duomo, a
San Lorenzo per finire a San Fermo.
E ancora non finisce qui: luogo
romantico per eccellenza, meta di
pellegrinaggi, soppiantato ad oggi
solo dal più mediatico e
ultramoderno Ponte Milvio dei
lucchetti, vi attende il più famoso
dei luoghi di Verona (uno di posti
che non si può non visitare ma che
risulta decisamente turistico e
affollato…); il balcone di Giulietta
e la statua della donna, “toccata e
fotografata” ogni anno da milioni di
turisti.
Che dire…corriamo tutti quanti a
Verona. Ad ammirare la città e
soprattutto a pagare il nostro pegno
d’amore per il Napoli con la
speranza di essere un pizzico più
fortunati di Romeo e Giulietta.
Alla prossima e forza Napoli. Viva
il Babà, abbasso il pandoro...
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