19/9/2005
(Raul
D'Amato)
EURORIDA SCAFATI - CARPISA NAPOLI 104 - 105 (22-25; 43-55;
67-80)
Eurorida Scafati: Di Capua; Salvi 11; Dorsey 14; Wilson 39;
Flamini 3; Jamison 17; Grappasonni 2; Lauwers 18; n.e.
Dimitriu, Guadagnola e Malpede. All. Valli.
Carpisa Napoli: Morandais 5; Cavalieri 6; Morena 14;
Spinelli 18; Cittadini 11; Rocca 16; Greer 21; Dalipagic 8;
Stefansson 6; n.e. Fevola e Jacolo. All. Bucchi.
Arbitri: Mastrantoni, Martolini e Sahin.
Usciti per falli: Dalipagic a 32’44”; Cittadini a
37’07”; Jamison a 38’13”; Morandais a 38’23”;
Flamini a 39’07”.
La Carpisa Napoli si aggiudica il IV Trofeo ‘Mangano’ al
termine di una gara che aveva già chiuso e che ha rischiato
di gettare alle ortiche negli ultimi minuti quand, terminata
la benzina, ha subito la clamorosa rimonta dell’Eurorida.
Buone, comunque, le sensazioni emerse da queste due giornate
di pre-season. Gli uomini di Bucchi, nella finale di ieri
sera, hanno mostrato 30 minuti di ottimo basket, fatto di
un’organizzazione difensiva inappuntabile e di un attacco
ordinato e preciso. Se queste sono le premesse – e mancano
ancora all’appello Sesay e Larranaga – la stagione dei
partenopei si annuncia rosea.
Scafati, priva di Stanic per infortunio mette dentro Wilson,
Flamini, Lauwers, Jamison e Dorsey. Lo starting five di
Napoli è composto da Spinelli, Stefansson, Morandais,
Dalipagic e Cittadini. La Carpisa difende forte e prova a
giocare in velocità mentre Scafati, giustamente, si
appoggia a Jamison. Il centrone dei padroni di casa segna
con continuità ed in 3 minuti fa spendere la bellezza di 4
falli alla coppia Cittadini – Dalipagic. Il tema tattico
del primo quarto è tutto qui con l’Eurorida che tiene
sempre il muso avanti nel punteggio fino a quando due triple
consecutive di Morena non ribaltano l’inerzia. Napoli
tocca il +5 al 9° e resta in vantaggio di tre lunghezze al
primo riposo. Jamison continua a far pagare dazio ai lunghi
partenopei, costringendo Morena ad accomodarsi in panchina
con tre falli sul groppone. La Carpisa tiene alla grande in
difesa, con Rocca e Stefansson su tutti, ed a costruirsi un
piccolo vantaggio. Scafati prova la zona, imitata qualche
minuto dopo anche da Napoli. Ma se quella dei padroni di
casa non produce effetti, quella partenopea propizia un
divario di nove lunghezze (37-46 al 18°). I problemi di
falli della Carpisa si accentuano quando anche Cittadini
incappa nel terzo personale. Bucchi è costretto a schierare
Stefansson come ala forte, ma Napoli non soffre. Anzi
insistendo con la zona 2-3 blocca l’attacco di Scafati e
vola sul +15 con le triple di un Greer tanto silenzioso
quanto efficace. La Carpisa prosegue nel togliere ossigeno
all’attacco dei padroni di casi anche nella terza
frazione: raddoppi ed aiuti scattano già con buoni
automatismi. In attacco si muove bene il pallone e si cerca
sempre l’uomo libero. Il 52-75 del 26° è la giusta
ricompensa per l’intensità messa sul parquet dai ragazzi
di Bucchi. Wilson è l’unico dell’Eurorida a rendersi
pericoloso in questa fase ed una sua bomba da metà campo
sulla sirena del 30° riporta il divario sul –13. Da lì
Scafati trova nuova linfa e torna sul –7 a quattro minuti
dalla sirena finale. La Carpisa è in riserva e, senza
Stefansson accomodatosi in panchina per riposare, subisce
l’arrembaggio di Wilson e soci. Proprio l’americano di
Scafati, con l’ennesima tripla, porta i suoi sul –1 a
29” dalla fine. Qualche istante dopo però incappa in uno
sfondamento che, di fatto, consegna il trofeo a Napoli.
|