(DALL'INVIATO GIUSEPPE PALMIERI) -
L'ultima spiaggia è il PalaLottomatica di
Roma per la Eldo Napoli. Occorreva un
miracolo ai ragazzi del presidente Maione
per non chiudere la stagione in gara-3 nei
quarti di finale play-off contro la Virtus
Roma. Non è arrivato.
Per tentare l'impresa di espugnare il
parquet capitolino, coach Piero Bucchi
schiera lo starting five composto da Rocca,
Sesay, Morandais, Malaventura ed Ellis.
L'inizio taglia le gambe ai giocatori
azzurri. Hawkins è subito stellare, Bodiroga
accende la notte romana con i suoi lampi di
classe, Chatman mette il turbo e appoggia a
canestro l'11-1 immediato per i padroni di
casa. Napoli cerca di entrare in partita, ma
il primo canestro su "azione" arriva dopo 6'
con un tiro di Sesay. Scambio di triple tra
Lorbek ed Ellis, che la mette da 7 metri,
poi entra il greco Marmarinos e peggiora la
situazione. Il centro azzurro commette tre
falli in pochi secondi ed esce tra i fischi
dei suoi ex-tifosi (ha giocato alla Virtus
Roma gran parte di questa stagione). Roma
continua ad allungare dalla lunetta, Sesay
prende molti tiri e ne sbaglia di più e la
Virtus arriva al primo intervallo sul 19-8.
L'inizio di seconda frazione sembra
accendere una fiammella di speranza nel
centinaio di tifosi azzurri giunti al
PalaLottomatica, si comincia con il gancetto
di Rocca, poi O'Bannon segna dall'arco. Roma
avverte il pericolo, sente il brivido e
rimette immediatamente le cose a posto.
Stefansson e Righetti segnano dal perimetro,
riportando la Virtus a +12. Morandais entra
e segna subito da sotto, tenta la tripla del
-7 ma si ferma sul ferro. E Napoli si spegne
praticamente qui. Stefansson segna da sotto
dopo aver attraversato in palleggio tutto il
campo. L'islandese, ex azzurro, fa
rimpiangere davvero il suo addio nella
scorsa estate con la tripla che, seguita da
quella di Alex Righetti, sbatte già in
maniera definitiva la Eldo fuori dal match.
I partenopei trovano un parzialino di 4-0
che serve un pò al morale, ma nulla di più,
con il libero di Bodiroga fissa il tabellone
sul 37-21 all'intervallo lungo.
Chi si aspetta una Eldo da arrembaggio alla
ripresa della gara, viene subito deluso.
Lorbek infila subito la tripla, Hakwins un
canestro da sotto. Roma a +21 e Napoli
sempre più nel baratro. L'ultimo guerriero
azzurro è il solito Mason Rocca che trova un
gioco da tre punti e due canestri di fila
che riportano Napoli sotto di 15, ma il
capitano della Virtus, Tonolli, rimette gli
azzurri nell'angolo con una conclusione dal
perimetro e con un appoggio in contropiede
solitario. Bodiroga regala un canestro da
antologia che vale il +22 romano e fa
esplodere il PalaLottomatica in una meritata
ovazione. Partita mai riaperta realmente
dagli azzurri, con Roma che fa accademia
trovando una facilità in attacco disarmante.
Il punteggio all'ultimo intervallo è di
quelli che non lasciano spazio a
recriminazioni: 59-38, fissato da un
canestro in transizione di Valerio Spinelli.
Sembra impossibile fare peggio, eppure la
Eldo ci riesce. Si riprende con un fallo
antisportivo di Rocca, che poco dopo
commetterà il quinto fallo, uscendo tra i
meritati applausi del pubblico. Roma dalla
lunetta, nel frattempo, allunga a +25.
Napoli va a referto con una bomba di
Malaventura. Continua lo show time romano
con Giachetti che segna a ripetizione,
mettendo in fila ben 7 punti consecutivi,
con il punteggio che fa assumere alla gara
della Eldo sempre più i contorni della
disfatta umiliante. Segna perfino Gabini,
che non ha un minutaggio tra i più
consistenti del roster capitolino. Un gioco
da tre punti di Chiacig vale il +30 per la
Virtus Roma sul 77-47. Il finale è solo
utile per gli applausi ai giocatori di casa
e i saluti per quelli napoletani, si chiude
con il canestro di Morena e la schiacciata
sulla sirena di Sesay che fa calare il
sipario sulla stagione della Eldo Napoli.
Finale amaro, disfatta umiliante, si
potrebbero sprecare gli aggettivi non
proprio lusinghieri per la prestazione degli
azzurri in questa serie play-off contro
Roma. Forse è meglio chiudere mettendo in
evidenza la forza di un roster nettamente
più ampio e completo a disposizione di coach
Repesa, che non ha lasciato grosse chance
agli uomini guidati da Piero Bucchi. E
vedere il sipario calare per questa
stagione, con l'amarezza nel cuore per le
importanti occasioni sprecate in questo
anno, tra Eurolega e campionato, gli errori
di gestione del roster e del mercato, e,
nello stesso tempo, con la speranza di
andare ancora "ad maiora" e la voglia di
ripartire da quanto di buono si è fatto
quest'anno, che non è poi cosi poco, e
regalare una stagione ancora migliore ai
caldissimi e presentissimi napoletani
appassionati del gioco con la palla a
spicchi. Arrivederci Eldo.