• BASKET - BASKET LIVORNO – POMPEA NAPOLI 105-92 (21-19,51-39, 89-62) •

14/2/2005
(Carmine Casella) -

Basket Livorno – Fantoni 12, Shumpert 26, Valerio ne, Zig 15, Fultz 6, Porta, Zanus Fortes 6, Nicholas 28, Haslam, Anagonye 8, Porta 2, Gomez 2, Cantagalli, Giusti. All. De Raffaele
Pompea Napoli – Morena ne, Gatto, Spinelli 12, Albano 14, Rocca 21, Dalipagic 10, Carter 4, Penberthy 19, Andersen 5, Trepagnier 7. All. Bartocci
Arbitri: Filippini, Borroni, Mastrantoni.
Note: Tiri liberi - Livorno 15/17, Napoli 26/33; spettatori 5150.


Ennesima deludente prestazione esterna della Pompea che, tradendo i progressi fatti in difesa nelle ultime due gare di campionato, subisce ancora una volta una grandinata di punti nella propria retina consentendo a Livorno di ottenere una comoda vittoria.
Tranne il solito illusorio inizio favorevole (7-14 al 5’, parziale propiziato da due triple consecutive di Albano), gli azzurri anche questa volta sono scomparsi dal parquet dando inizio allo show degli esterni di turno, ovvero quelli labronici, con Nicholas, Zig e Shumpert che potevano colpire indisturbati dalla distanza.
La situazione di classifica diventa sempre più preoccupante, non tanto per quella attuale che vede al momento la compagine partenopea ancora in zona sicurezza, ma per ciò che potrebbe diventare in prospettiva.
Napoli infatti, dopo la sosta per la Final Eight di Coppa Italia, è attesa si da due gare casalinghe consecutive, ma al PalaBarbuto scenderanno in campo due brutti clienti come Milano e Cantù, e se continuerà a giocare in maniera così poco convincente, con giocatori che non hanno nel loro DNA il lottare per tutti i 40’, allora saranno dolori.
Non è nostro compito dare indicazioni tecniche a chi è attualmente alla guida della formazione partenopea, ma crediamo sia utile lavorare su tutti gli effettivi del roster per far loro ritrovare il feeling su quello che meglio sanno fare, ossia andare a canestro. La Pompea non ci sembra una squadra a vocazione difensiva, o che sia predisposta per tenere una media punti-subiti bassa. Meglio sciogliere le briglie a questi cavalloni indisciplinati in canotta azzurra. Che non sia questa la strada più breve per ottenere quei punti utili in classifica a tenere a debita distanza quelle squadre che oggi sono invischiate nella lotta per non retrocedere. E perdonateci se non abbiamo dato cenni della cronaca della gara di Livorno, ma dopo quanto visto nel palasport labronico ci è sembrato ovvio astenerci dal farlo.
 

 

 

 

     INDIETRO