14/2/2005
(Carmine
Casella) -
Basket Livorno – Fantoni 12, Shumpert 26,
Valerio ne, Zig 15, Fultz 6, Porta, Zanus Fortes
6, Nicholas 28, Haslam, Anagonye 8, Porta 2,
Gomez 2, Cantagalli, Giusti. All. De Raffaele
Pompea Napoli – Morena ne, Gatto, Spinelli 12,
Albano 14, Rocca 21, Dalipagic 10, Carter 4,
Penberthy 19, Andersen 5, Trepagnier 7. All.
Bartocci
Arbitri: Filippini, Borroni, Mastrantoni.
Note: Tiri liberi - Livorno 15/17, Napoli 26/33;
spettatori 5150.
Ennesima deludente prestazione esterna della
Pompea che, tradendo i progressi fatti in difesa
nelle ultime due gare di campionato, subisce
ancora una volta una grandinata di punti nella
propria retina consentendo a Livorno di ottenere
una comoda vittoria.
Tranne il solito illusorio inizio favorevole
(7-14 al 5’, parziale propiziato da due triple
consecutive di Albano), gli azzurri anche questa
volta sono scomparsi dal parquet dando inizio
allo show degli esterni di turno, ovvero quelli
labronici, con Nicholas, Zig e Shumpert che
potevano colpire indisturbati dalla distanza.
La situazione di classifica diventa sempre più
preoccupante, non tanto per quella attuale che
vede al momento la compagine partenopea ancora
in zona sicurezza, ma per ciò che potrebbe
diventare in prospettiva.
Napoli infatti, dopo la sosta per la Final Eight
di Coppa Italia, è attesa si da due gare
casalinghe consecutive, ma al PalaBarbuto
scenderanno in campo due brutti clienti come
Milano e Cantù, e se continuerà a giocare in
maniera così poco convincente, con giocatori che
non hanno nel loro DNA il lottare per tutti i
40’, allora saranno dolori.
Non è nostro compito dare indicazioni tecniche a
chi è attualmente alla guida della formazione
partenopea, ma crediamo sia utile lavorare su
tutti gli effettivi del roster per far loro
ritrovare il feeling su quello che meglio sanno
fare, ossia andare a canestro. La Pompea non ci
sembra una squadra a vocazione difensiva, o che
sia predisposta per tenere una media
punti-subiti bassa. Meglio sciogliere le briglie
a questi cavalloni indisciplinati in canotta
azzurra. Che non sia questa la strada più breve
per ottenere quei punti utili in classifica a
tenere a debita distanza quelle squadre che oggi
sono invischiate nella lotta per non
retrocedere. E perdonateci se non abbiamo dato
cenni della cronaca della gara di Livorno, ma
dopo quanto visto nel palasport labronico ci è
sembrato ovvio astenerci dal farlo.
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