14/3/2005
(di
Carmine Casella) -
(25-18,48-44,60-68)
Bipop Reggio Emilia – Damiao ne, Mc Pherson 10, Gigli 7,
Lacey 8, Hines 21, Mordente 6, Garris 25, Migliori 3,
Attruia ne. All. Frates
Pompea Napoli – Morena ne, Gatto ne, Spinelli 1, Allen
12, Conlon 2, Rocca 5, Dalipagic 2, Penberthy 35,
Andersen 8, Trepagnier 17, Albano. All. Bartocci
Arbitri: Tola, Chiari, Di Modica.
Note: Tiri liberi – Bipop 12/18, Pompea 13/20 ; rimbalzi
– Bipop 30 (Hines 6), Pompea 37 (Andersen 9); spettatori
3450 incasso 41.050eu.
L’orgoglio di Penberthy, top scorer con 35p., trascina
la Pompea, che ritorna alla vittoria “on the road” dopo
due mesi battendo a domicilio la Bipop Reggio Emilia.
Questa volta la squadra di coach Bartocci non si è
lasciata scappare l’occasione di conquistare i due punti
in palio contro una formazione reggiana non in salute
fisicamente ed in crisi anche di risultati, essendo
stata brava a recuperare anche da -15 (38-25 al 13’).
Il fromboliere di Los Gatos è stato di parola: aveva
promesso alla vigilia una grossa prestazione, e sul
parquet del PalaBigi è passato immediatamente ai fatti,
piazzando un 7/7 dai 6,25 che ha ribaltato l’inerzia
della partita. Ma la sua prestazione sarebbe stata vana
se non assecondata dalla grinta messa in campo dai suoi
compagni, con Allen e Trepagnier sugli scudi.
La chiave della gara è stata la zona ordinata da
Bartocci, che ha schierato i suoi uomini in questo modo
per tre quarti di gara, e che ha frastornato non poco
gli esterni a disposizione di Frates.
Se proprio bisogna trovare il classico pelino nell’uovo,
l’unica colpa che si può imputare agli azzurri in questa
serata emiliana è quella di aver saputo chiudere
anzitempo la contesa, ma alla luce di come si era messa
la partita, e delle tante traversie passate da Napoli in
questa annata, questa critica ci sembra, lo ammettiamo,
un po’ ingenerosa.
Come l’assassino, che torna sul luogo del delitto, la
Pompea ritorna al successo proprio sul campo che la vide
trionfare tre anni fa nella serie finale di LegAdue, e
che le diede il diritto di disputare il massimo torneo
cestistico nazionale riportando la città partenopea
nell’olimpo della palla a spicchi nazionale dopo 11 anni
di assenza. Chissà che questa vittoria non sia di buon
auspicio per il prosieguo di questa stagione, che verrà
ricordata per le tante traversie subite dalla società
cara al presidente Maione. La controprova, che il peggio
sembra davvero alle spalle, domenica prossima, quando
Napoli ospiterà al PalaBarbuto la Lauretana Biella.
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