• BIPOP REGGIO EMILIA – POMPEA NAPOLI 80-82 •

14/3/2005
(di Carmine Casella) -

(25-18,48-44,60-68)

Bipop Reggio Emilia – Damiao ne, Mc Pherson 10, Gigli 7, Lacey 8, Hines 21, Mordente 6, Garris 25, Migliori 3, Attruia ne. All. Frates
Pompea Napoli – Morena ne, Gatto ne, Spinelli 1, Allen 12, Conlon 2, Rocca 5, Dalipagic 2, Penberthy 35, Andersen 8, Trepagnier 17, Albano. All. Bartocci
Arbitri: Tola, Chiari, Di Modica.
Note: Tiri liberi – Bipop 12/18, Pompea 13/20 ; rimbalzi – Bipop 30 (Hines 6), Pompea 37 (Andersen 9); spettatori 3450 incasso 41.050eu.

L’orgoglio di Penberthy, top scorer con 35p., trascina la Pompea, che ritorna alla vittoria “on the road” dopo due mesi battendo a domicilio la Bipop Reggio Emilia. Questa volta la squadra di coach Bartocci non si è lasciata scappare l’occasione di conquistare i due punti in palio contro una formazione reggiana non in salute fisicamente ed in crisi anche di risultati, essendo stata brava a recuperare anche da -15 (38-25 al 13’).
Il fromboliere di Los Gatos è stato di parola: aveva promesso alla vigilia una grossa prestazione, e sul parquet del PalaBigi è passato immediatamente ai fatti, piazzando un 7/7 dai 6,25 che ha ribaltato l’inerzia della partita. Ma la sua prestazione sarebbe stata vana se non assecondata dalla grinta messa in campo dai suoi compagni, con Allen e Trepagnier sugli scudi.
La chiave della gara è stata la zona ordinata da Bartocci, che ha schierato i suoi uomini in questo modo per tre quarti di gara, e che ha frastornato non poco gli esterni a disposizione di Frates.
Se proprio bisogna trovare il classico pelino nell’uovo, l’unica colpa che si può imputare agli azzurri in questa serata emiliana è quella di aver saputo chiudere anzitempo la contesa, ma alla luce di come si era messa la partita, e delle tante traversie passate da Napoli in questa annata, questa critica ci sembra, lo ammettiamo, un po’ ingenerosa.
Come l’assassino, che torna sul luogo del delitto, la Pompea ritorna al successo proprio sul campo che la vide trionfare tre anni fa nella serie finale di LegAdue, e che le diede il diritto di disputare il massimo torneo cestistico nazionale riportando la città partenopea nell’olimpo della palla a spicchi nazionale dopo 11 anni di assenza. Chissà che questa vittoria non sia di buon auspicio per il prosieguo di questa stagione, che verrà ricordata per le tante traversie subite dalla società cara al presidente Maione. La controprova, che il peggio sembra davvero alle spalle, domenica prossima, quando Napoli ospiterà al PalaBarbuto la Lauretana Biella.
 

 

 

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