• POMPEA – CASTI GROUP. DALLA SALA STAMPA •

7/2/2005
(dall'inviato Raul D'Amato) - Bartocci appare soddisfatto della gara della Pompea e non manca di rispondere a qualche critica piovutagli dopo la trasferta di Pesaro. “Sono contento perché i ragazzi hanno giocato con molta grinta e sono riusciti ad eseguire quello che abbiamo provato in allenamento. Sottolineo che nelle ultime due partite abbiamo subito 67 e 70 punti, frutto del lavoro che stiamo svolgendo durante la settimana. La sconfitta di Pesaro è stata causata da percentuali molto basse, che questa squadra difficilmente ripeterà. Oggi abbiamo segnato90 punti, senza poter contare sul solito apporto offensivo di Penberthy. Mike è stato protagonista di una di quelle classiche giornate storte, quando il pallone non vuole saperne di entrare. Ma non ha mai forzato e, soprattutto, si è prodigato in fase difensiva, caratteristica che non gli è naturale”. In tema di difesa, si è finalmente visto Trepagnier. “Nei primi dieci minuti la sua intensità è stata determinante. Spero di averlo recuperato così come voglio fare con Carter che ancora non riesce ad incidere. Volevo tenerlo più a lungo sul parquet, ma l’andamento del punteggio non me lo ha consentito. In questo momento abbiamo bisogno di vincere, senza badare a chi va in campo”. Scelta tattica l’inserimento di Rocca nello starting five? “Si, anche se Albano è stato vittima di un virus intestinale che ha colpito anche Gatto. L’apporto di Corey è stato encomiabile, considerate le sue condizioni”. Il male principale di questa squadra è sempre la continuità anche durante la stessa partita. Come hai intenzione di correggere questo difetto? “Lavorando con la giusta concentrazione durante la settimana. Non è importante quanto si lavora ma come. Bisogna tenere alta la tensione e motivare tutti”.
Magnano non si aggrappa agli assenti per giustificare la sconfitta. “La mancanza di Farabello e Becirovic si è sentita, ma una vera squadra deve sempre lottare e guardare avanti. Oggi non lo abbiamo fatto, regalando il primo tempo. Nei secondi venti muniti siamo migliorati in difesa ma il divario era troppo ampio per sperare di ribaltare il risultato. Sapevamo che la Napoli era reduce da un periodo difficile e che davanti al proprio pubblico avrebbe avuto una motivazione ed una determinazione particolare, ed avremmo dovuto giocare con una determinazione diversa. L’obiettivo restano sempre i playoff ma non sarà facile raggiungerli”.
 

 

 

 

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