GENOA-NAPOLI 2-2

   

L’incubo del pareggio non svanisce nemmeno alla penultima giornata di campionato e si materializza ancora una volta sul campo di Marassi. Protagonista, oltre al solito Napoli, la squadra genoana di De Canio. Due gol per parte, due rigori di cui uno inesistente, vivacità di gioco senza tatticismi, a riempire il tabellino di questo match che aveva una sua utilità solo per la compagine ligure. Un punto le bastava per la matematica salvezza ed il generoso penalty assegnato dall’arbitro le permette di disputare anche l’anno prossimo il campionato cadetto. Nel primo tempo si è visto un Napoli più sciolto e più tranquillo, bravo nei fraseggi a centrocampo e  nelle ripartenze, a differernza di un Genoa pasticcione ed impreciso. Nella seconda parte dell’incontro oltre ai quattro gol, che comunque non sono sinonimo di grande spettacolo, si è visto un match più equilibrato, con i grifoni più tonici e convincenti, capaci di andare anche in vantaggio in apertura con Bjelanovic. Il Napoli per fortuna ha trovato subito il pareggio con Zanini su rigore e addirittura il vantaggio con Bernini dopo un’esemplare azione di Martinez sulla destra. Dopo il gol siglato da Grieco le squadre si sono accordate tacitamente del risultato, cercando di non infierire e di non prevalere l’una sull’altra.  

 

1° Tempo:   

 

Dopo soli 2’ di gioco è il Genoa a rendersi pericoloso con una staffilata dalla distanza di Budel. Il tiro è forte ma impreciso e la palla si spegne sul fondo. Al 12’ dopo una prolungata azione sulla sinistra ispirata dai piedi di Zanini, Vidigal raccoglie palla dal limite dell’area e prova la conclusione verso la porta difesa da Scarpi. L’estremo difensore genoano segue con lo sguardo la sfera allontanarsi sul fondo. Al 13’ buona azione di Milito che dribbla un paio di azzurri e serve palla per l’accorrente Budel. La rasoiata di prima intenzione dai 20 metri termina fra le braccia di Brivio. Al 15’ tambureggiante sgroppata di Cordone sulla sinistra. L’esterno rossoblu crossa al centro per Bjelanovic che però disturbato dalla difesa partenopea non arriva puntuale all’appuntamento con la palla. Al 16’ cross dalla destra di Del Grosso, Olive stoppa indisturbato in area di rigore e gira al volo verso la porta avversaria ma la palla sorvola la traversa. Al 20’  è del Napoli la più ghiotta opportunità per passare in vantaggio. Gran conclusione di Bernini dalla distanza, Scarpi è battuto ma la palla si stampa sul palo e ritorna in campo. I padroni di casa allontanano con affanno. Al 22’ invenzione di Zanini che suggerisce a Sesa il corridoio giusto per l’inserimento, lo svizzero crossa al centro per Vidigal che tira di prima intenzione colpendo però un giocatore avversario  e facendo così sfumare l’azione. Passata la mezz’ora di gioco è il Genoa a portarsi costantemente nei pressi della undici metri partenopea. Al 36’ su calcio d’angolo Bjelanovic colpisce di testa ma è disturbato da un difensore azzurro e la palla termina sul fondo. Un minuto dopo  ancora un cross dalla bandierina, la palla arriva a Rossi che tenta dallo spigolo destro dell’area la conclusione al volo. Brivio si fa trovare pronto e blocca con facilità. Al 38’ scambio tra Milito e Budel nei pressi dell’area di rigore, Budel tenta il tiro che si infrange sui cartelloni pubblicitari al di là della linea di fondo. Al 44’ punizione di Marcolin da fuori area . La conclusione è lenta ed imprecisa, nettamente distante dai legni difesi dal portiere genoano.  

 

 

2° Tempo:

 

Inizio scoppiettante della seconda metà di gioco. Al 48’ Genoa in vantaggio. Budel lancia sulla sinistra l’esterno Rossi che riesce, nonostante lo scatto tardivo, a mettere palla al centro per Budel che indisturbato può copire di testa e gonfiare la rete ospite con facilità. Passa solo un minuto e il Napoli perviene al pareggio. Vidigal entra in area dalla sinistra e Cordone ingenuamente lo aggancia col piede destro. Il portoghese cade e per l’arbitro Castellani non ci sono dubbi: è rigore. Si incarica della battuta Zanini che spiazza il portiere genoano con un tiro forte e preciso. Al 55’ ci prova Budel da lontano ma colpisce davvero male il pallone che termina innocuo oltre la linea di fondo. Al 66’ Bjelanovic raccoglie uno spiovente proveniente da centrocampo e appena poco fuori area di rigore colpisce di testa. Brivio è fuori posizione ma per fortuna la conclusione è imprecisa. Al 71’ e al 73’ ancora Genoa rispettivamente con Rossi e Grieco che si rendono pericolosi con due conclusioni da fuori area di notevole fattura ma carenti di precisione. Al 76’ Napoli inaspettatamente in vantaggio. Grandissima azione del neo entrato Martinez che semina il panico sulla destra, mette palla a centro per Bernini che non deve far altro che anticipare Scarpi e appoggiare in rete. Il Genoa deve assolutamente cercare il pareggio per ovvi motivi di classifica e all’80’ l’arbritro da una grossa mano ai grifoni,  fischiando un rigore per un fallo in mischia in area partenopea. Il napoletanto Grieco si toglie la soddisfazione di segnare un gol alla squadra della sua città bucando centralmente l’incolpevole Brivio.         

 

FORMAZIONI:

GENOA: Scarpi; Villa; Cordone; Thiago; Stellini; M. Rossi; Tedesco(52’ Behrami); Budel; Gemiti(37’ Della Morte); Bjelanovic; Milito(69’ Grieco). All. De Canio.  

NAPOLI: Brivio; Del Grosso; Portanova; Carrera; Cvitanovic; Bernini(87’ Vitagliano); Olive; Marcolin; Vidigal(69’ Martinez); Zanini(76’ Pasino); Sesa. All. Simoni.

Arbitro: Castellani di Verona

Guardalinee: Ferrari e Faverani

Quarto uomo: Vicinanza  

Marcatori: 48’ Bjelanovic; 49’ Zanini( R ); 76’ Bernini; 80’ Grieco( R ).

Ammoniti: Nessun ammonito.

Calci d’angolo: 8-3 per il Genoa.

Recupero: 2’ 1° t.; 0’ 2° t.

 

LE PAGELLE

 

BRIVIO 6: Sostituisce a sorpresa dal 1’ il titolare Manitta. E’ incolpevole sui gol della compagine ligure e per il resto viene chiamato in causa raramente, cimentandosi per altro in facili parate.  

 

DEL GROSSO 6: Non parte benissimo l’esterno destro azzurro ma si riscatta col passare dei minuti. Nel secondo tempo ha più liberta di azione e si rende utile in veste offensiva. In crescita rispetto alle scorse partite.

 

PORTANOVA 6: Un primo tempo da incorniciare per il centrale del Napoli, sempre puntuale e preciso negli anticipi sugli attaccanti liguri. L’unica nota stonata è forse la dormita sul gol di Bjelanovic.

 

CARRERA 6: Anche lui è autore di una discreta partita come il suo compagno di reparto,  nonostante la poca reattività in occasione del vantaggio rossoblu. 

 

CVITANOVIC 5.5: Partita senza infamia e senza lode per il terzino che sostituisce da un paio di match il titolare Tosto. Cala vistrosamente alla distanza.

 

BERNINI 6.5: Finalmente arriva un gol ad incorniciare l’ennesima prestazione di spessore di questo ragazzo che da anima e corpo alla causa azzurra. I suoi duetti con Zanini sono davvero godibili. 87’ VITAGLIANO s.v.: Esordio in prima squadra per il giovanissimo calciatore della primavera. 

 

OLIVE 6: Tiene abbastanza bene le redini del centrocampo, recuperando palloni con decisione d’altri tempi, fa respirare la squadra con fraseggi tattici. Ma è troppo tardi per riscattare una annata deludente.   

 

MARCOLIN 5.5: Stavolta merita quasi la sufficienza il veterano mediano azzurro. Sopperisce alla lentezza congenita con precisione e buona volontà.

 

VIDIGAL 6: Sicuramente il portoghese l’anno venturo tornerà in patria rendendoci orfani di tanta grinta e impetuosità. Anche stasera guadagna la sufficienza con estrema facilità. 69’ MARTINEZ 6: Gioca gli ulimi 20 minuti della gara ma merita la piena sufficienza grazie alla memorabile sgroppata sulla destra che propizia il vantaggio azzurro.

 

ZANINI 7: Dimostra di essere davvero il giocatore così tanto acclamato l’anno scorso, con ottime giocate mette sempre in condizione i compagni di avere corridoi liberi per facili e ghiotti inserimenti. Possiamo solo rimproverargli di aver cominciato a giocare troppo tardi. 76’ PASINO s.v.    

 

SESA 5.5: Gioca  in questo campionato la sua seconda partita dal primo minuto e lo fa in un ruolo che non è il suo. Non riceve palloni e né li cerca. Facciamo fatica a ricordare una conclusione verso la porta avversaria.

 

SIMONI 6: A sorpresa schiera un centrocampo di decennale esperienza lasciando in panchina il giovane Montesanto. Gli over 30 non si comportano male e ripagano la fiducia del tecnico con una discreta prova. Probabilmente il mister ha voluto in questo finale di stagione provare a far riscattare i suoi centrocampisti più deludentie. Dubitiamo che la scelta sia stata fatta per motivi di forma fisica.  

 

 

 

Salvatore Maiorino                                              5/6/2004

 

 

INDIETRO