• ITALIA-LITUANIA 1-1, CHE FIGURACCIA •

2/9/2006

(VINCENZO LETIZIA) - Peggiore esordio per il baby allenatore imposto da Albertini e dal buontempone commissario Rossi non poteva esserci. Prima una sconfitta allucinante contro la modesta Croazia e ieri in un match che conta, eccome se conta, addirittura un pareggio mortificante contro la Lituania. Inconcepibili tante convocazioni di Donadoni, e soprattutto tante soluzioni tattiche che avrà compreso solo il pupillo di Berlusconi. Non ci siamo, e mercoledì in casa dei nemici di sempre, la Francia, questa Nazionale mal gestita e con tanti con la pancia piena, già rischia di rimetterci le penne. Complimenti a chi ha scelto questo allenatore che da subito, in tanti, avevano ricusato e giustamente visti i primi riscontri. Unica nota positiva di ieri la prestazione super di un vero talento del nostro calcio, Cassano.
Un 1-1 inconcepibile, se confrontato con il roboante 3-0 della Francia in Georgia; i transalpini battuti al Mondiale che affronteremo mercoledì a Parigi.

LA PARTITA - Nazionale a piccoli passi. Arrugginita. Che subisce la fisicità e la velocità dei lituani, poco propensi alle grandi giocate, ma pratici e imprevedibili. Gli azzurri si lasciano sorprendere; per una buona ventina di minuti subiscono i biondini del Baltico che inanellano almeno tre occasioni da gol prima di passare al 21' con Danilevicius. Guarda caso un ex di Donadoni al Livorno. Che il c.t. amava far giocare poco. Con Gattuso monumentale, a caccia dei palloni persi dai compagni, con Pirlo e Perrotta che colgono i consigli di Donadoni di servire più spesso Cassano, la Nazionale decolla. A piccoli passi, si diceva, come l'Antonio del Real Madrid. Prima gigione, poi a testa alta, quindi superbo e incantevole. Il barese già va vicino al pari subito dopo il gol lituano. Poi scattando alla sua maniera cerca il gioco di prima con Inzaghi che attende come un falco assatanato il momento giusto.
La teoria di Donadoni si materializza al 30', quando il suo tridente inventa e pareggia: Perrotta veloce per Cassano che la mette davanti a Inzaghi, lui e palla insieme in rete. Ora piace l'Italia, gioca bene, dialoga e combatte. E Cassano si esalta; usa l'arma del dribbling e dello scatto bruciante per esaltare il San Paolo-tutto Cannavaro (straordinaria la gigantografia con il capitano che stringe la Coppa, ma con la maglia del Napoli) che non può fare a meno di delirare quando Antonio, al 42', si beve tutti al limite e lascia partire un diagonale che Karcemarskas devia in angolo come se fosse Buffon.
SECONDO TEMPO - Il colpo di testa di Inzaghi e il bolide di Poskus parato in due tempi da Buffon inaugurano la ripresa. Ma c'è tanta Nazionale, valorizzata dalla classe di Cassano. Altruista e geniale. Come al 13', quando dialoga con Inzaghi, al contrario egoista, ma che sfiora l'angolo giusto. Sorpreso, quando al 15' da posizione ideale si fa respingere da Karcemarskas. A dare più spessore al pressing è anche Oddo, in una fascia in cui i lituani sembrano avere alzato bandiera bianca. L'ingresso di Marchionni (esordio in azzurro) per De Rossi, dà più peso al tridente, con l'ovvio scalare di Perrotta. Il cambio coincide con un calo fisico degli azzurri, che subiscono il gioco alto della Lituania. Donadoni ha un'altra idea: fuori Perrotta per Gilardino. Marchionni si sposta a centrocampo e il tridente diventa famelico. L'occasione per chiudere il conto la fallisce Inzaghi al 30' nel modo più clamoroso, calciando alle stelle da due passi la palla confezionata da Cassano dalla sinistra. Con l'acqua alla gola, impietrito davanti a un possibile flop, il c.t. a 4' dalla fine sostituisce Inzaghi con Di Michele. Idea poco logica che non cambia nulla. La vita, prendiamone atto, sarà dura.
 

LE PAGELLE (di ALESSANDRO CARADOLFO

      
Buffon 7: Sempre in partita, sempre attento. Sventa qualche pericolo lituano già prima del vantaggio siglato dal tocco velenoso di Danilevicius. Nel secondo tempo si esibisce su Poskus.

Oddo 5: Fatica a trovare la collocazione giusta. Troppo largala sua posizione in fase di possesso palla, lo spazio che si crea viene sempre sfruttato dagli abili contropiedisti Lituani. Col passare dei minuti l'avversario cala e lui riprende coraggio. Zambrotta è ben altra cosa.

Cannavaro 6,5: L'effige che apre il match sugli spalti (Curva B) è da brividi, soprattutto per chi abbraccia la fede partenopea. Sempre attento, sempre elastico. Tratta Danilevicius e Poskus come Henry e Klose. Campione vero!

Barzagli 6: Senza infamia e senza lode. Il gol di Danilevicius è figlio di un errore collettivo.

Grosso 5,5: Goffo, sgraziato, in evidente debito d'ossigeno.
Lontano parente dell'eroe Mondiale. Sembra mancargli lo spirito d'iniziativa
suo solito, resta troppo sulle sue, proprio in una zona del campo in cui i
Lituani sembrano soffrire particolarmente i cambi di gioco.

Gattuso 6: Solito lottatore, corre anche per gli altri, cercando
di porre riparo all'imbarazzante superiorità numerica lituana al centro del
campo.

Pirlo 5,5: E'lui la mente degli azzurri, non ci piove! Ma la
condizione fisica non ottimale non gli consente di far girare sempre la
squadra come vorrebbe. Soffre il pressing avversario e perde palloni
importanti innescando le loro ripartenze.

De Rossi 5: Soffre la posizione in campo. Troppo solo tra le selve lituane, non funziona l'asse con Grosso, e per questo il suo match è sofferenza. Troppa!

Marchionni 5: (Dal 61') Cercato poco dai compagni. Sembra non leggere
subito l'andamento della gara, se ne sta troppo largo fino all'ingresso di
Gilardino. Poi scompare nei meandri della linea mediana.

Perrotta 6: Cambia C.T. ma le consegne restano quelle. Infastidire l'avversario giocando tra le due linee. Corre per tre,
trovandosi spesso sulle corsie esterne. Purtroppo, però, non ha le caratteristiche dell'ala. Troppo spesso le giocate in combinata sulla destra (con Oddo) sono frutto dell'improvvisazione.

Gilardino 5: (Dal 72')Si pesta i piedi con Super Pippo. Ininfluente, di testa ne spizza poche..e male. Unico acuto a fine partita, l'incornata è di quelle buone ma sulla linea salva Cesnauskis.

Inzaghi 6: "El segna sempre lu". Bomber di razza, gradisce la presenza del genio di Bari vecchia. Lotta e corre, mai statico, cerca sempre la migliore posizione contro una difesa accorta e quasi sempre schierata. Ma si divora un gol fatto a fine gara. Non da lui!

Di Michele n.g. (Dal 87') Troppo tardivo il suo ingresso.

Cassano 7,5: Mezzo voto in più è per aver ritrovato l'entusiasmo del ragazzino che sogna di indossare un giorno la maglia azzurra. Quando parte palla al piede lascia lo spettatore col fiato sospeso, ed allora gli occhi napoletani sono tutti per lui. Geniale l'invenzione che manda Super
Pippo in gol. Condizione fisica eccellente. Finalmente.

All. Donadoni 5: Fa fatica a leggere la gara. La manovra azzurra non ha
larghezza, complice la mancanza di esterni. Eppure, si sa, contro difese
toste e schierate come quella Lituana, meglio giocartela con due rapidi
esterni che non con soluzioni centrali. Forse paga l'emozione dell'esordio
vero. Rimandato, ma Parigi è troppo vicina per non preoccuparsi.

 


 

 

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