• LA PARTITA: NAPOLI-BARI 1-1 •

31/3/2007

NAPOLI: (3-4-3) Iezzo, Maldonado, Cannavaro, Domizzi, Grava, Bogliacino, Amodio, Savini(1’st Dalla Bona), De Zerbi(8’st Trotta), Calaiò, Bucchi(17’’st Sosa). All. Reja.
BARI: (4-3-3)Gillet, Milani, Belmonte(17’st Gervasoni), Pianu, Micolucci, Eramo(38’pt Carozza), Rajcic, Fiorentino, Vignaroli, Tabbiani, Sgrigna(26’st Di Vicino). All. Materazzi.

(FRANCESCO TRINCHILLO / foto di Felice De Martino) - Il Napoli ritorna a sentire il calore dei propri tifosi, in un San Paolo finalmente aperto a tutti, e lo fa proprio nel giorno in cui deve ritornare al successo e mettersi alle spalle gli ultimi deludenti risultati. C’è da battere però un Bari che ha assoluto bisogno di punti per non esser immischiato nella zona calda della classifica. Reja finalmente decide di schierare il tridente dopo cinque mesi: dunque De Zerbi, Calaiò e Bucchi contemporaneamente in campo dall’inizio, con Dalla Bona in panchina, ed Amodio in cabina di regia al posto dell’indisponibile Gatti. Materazzi schiera invece una formazione con un tridente mascherato, composto da Tabbiani, Sgrigna e Vignaioli, tre punte atipiche, molto veloci, e che si sacrificano molto in copertura.
Prima del fischio d’inizio, minuto di raccoglimento osservato su tutti i campi di A e B, in memoria dell’ex presidente del Siena, Paolo De Luca, scomparso ieri proprio nella sua Napoli. Poche emozioni nelle prime battute del match: all’8’ Bogliacino guadagna il primo angolo della partita, sui cui sviluppi Maldonado calcia di sinistro, ma il suo tiro, che comunque sarebbe terminato fuori, viene respinto dalla difesa biancorossa. Al 12’ si vede il Bari con un tiro dalla distanza di Rajcic, che si abbassa improvvisamente terminando poco oltre la traversa difesa da Iezzo. Al 13’ Savini si inserisce sulla sinistra, arriva sul fondo e serve all’indietro Calaiò, che però colpisce male. Dopo 1’ Grava viene ammonito, diffidato, salterà il big match di Bologna. Al 15’ il giovane Fiorentino ci prova dalla distanza, ma il suo tiro termina al lato. Dopo 2’ De Zerbi si guadagna un calcio di punizione dalla tre quarti: lo stesso fantasista azzurro calcia, non impensierendo Gillet. Ancora De Zerbi ci prova di destro, ma la sua conclusione termina fuori dallo specchio della porta. Il Bari si chiude bene, ed il Napoli non trova spazi in fase offensiva, anche perché troppo lento nello sviluppo della sua manovra. Al 26’ buona combinazione del tridente azzurro, con Bucchi che fa da sponda per Calaiò, che serve in profondità De Zerbi, che però è un fuorigioco. Al 30’ De Zerbi serve Calaiò che dal limite della lunetta dell’area di rigore, calcia di collo esterno sinistro, mandando però il pallone sul fondo. Dopo 1’ ancora Savini arriva sul fondo, e dopo aver vinto anche un rimpallo guadagna un corner, che non darà tuttavia gli esiti sperati per gli azzurri. Al 34’ammonito Micolucci per fallo su De Zerbi: si incarica della battuta del calcio piazzato Bucchi, il cui tiro a giro di interno destro, per poco non si infila sotto l’incrocio dei pali. Al 38’ doccia fredda per il San Paolo: Rajcic in contropiede serve Eramo, che poco prima di esser sostituito da Carozza, regala il vantaggio al Bari con un vero e proprio eurogol. Il giovane centrocampista barese incrocia bene il suo destro, tracciando una traiettoria imprendibile per Iezzo. Poco dopo Tabbiani affonda sulla sinistra e viene steso da Savini, che si guadagna il giallo: il Napoli è in tilt. Gli azzurri cercano di riversarsi in avanti ma subiscono il contraccolpo psicologico e vanno al riposo sotto per 1-0.
Nella ripresa Reja manda subito in campo Dalla Bona al posto di Savini, che per la verità non aveva disputato una cattiva partita. All’8’ nuova bocciatura per il tridente partenopeo: Reja sostituisce De Zerbi con Trotta. Dopo 1’ Sgrigna ci prova dalla distanza, ma Iezzo non ha problemi. Il Napoli si riversa disperatamente in attacco, ma la sua manovra è lenta ed il Bari, che si difende a pieno organico ha gioco facile. Al 16’ Vignaroli scatta sul filo dell’off side, solo davanti a Iezzo lo dribbla e calcia a botta sicura, ma Cannavaro salva sulla linea un gol già fatto. Al 17’ Sosa prende il posto di Bucchi, ancora autore di una prova anonima e fischiato dal San Paolo. Contromossa da parte di Materazzi, che inserisce Gervasoni per ostacolare il Pampa nel gioco aereo. Al 24’ cross dalla sinistra di Bogliacino che trova dalla parte opposta Grava che appoggia a Calaiò. L’attaccante palermitano non trova la giusta coordinazione per battere a rete, ma Pianu sfiora l’autorete. Sul successivo corner, Sosa fa da sponda per Domizzi che, spalle alla porta, da pochi passi non riesce a calciare a rete. Al 29’ Grava rientra sul sinistro, e lascia partire un gran tiro a giro alla Del Piero, su cui Gillet compie un autentico miracolo. Al 31’ il Napoli trova il pari: Calaiò di testa prolunga per Bogliacino che si coordina alla grande e di sinistro incrocia bene il suo tiro che non lascia scampo a Gillet. Grava cerca di prendere il pallone dalla rete per velocizzare la ripresa del gioco, e si guadagna così il secondo giallo. Dunque Napoli che agguantato il pareggio, resta in inferiorità numerica. Passano solo 2’ e Domizzi affonda sulla sinistra e serve all’indietro Amodio, che calcia altissimo un rigore in movimento. Al 38’ per l’ennesima volta a terra un giocatore del Bari, e Sosa incredibilmente porta in campo di corsa la barella per velocizzare la ripresa del gioco. Al 40’ perfetto lancio di Dalla Bona per Calaiò, fermato dal guardalinee per un fuorigioco inesistente. Il Bari è sempre pericoloso in contropiede, e proprio su una ripartenza, su un cross dalla destra per poco Rajcic non anticipa Iezzo. Al 45’ sponda di petto di Sosa per Dalla Bona, che non calcia al volo, perdendo così una buona occasione da rete. Il Napoli non ha più le energie per trovare il raddoppio e a nulla servono i 6’ di recupero finali. Finisce 1-1, con la squadra di Reja che perde ancora terreno in classifica. Bisogna dare una svolta alla stagione, se si vuole centrare la promozione diretta in A.

 

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI:

 

IEZZO 5,5: Salva il risultato in diverse occasioni. La sua squadra gioca contro il Bari, eppure i 'galletti' pugliesi sembrano il Barcellona dei bei tempi. Ma tanti appoggi di piede risultano goffi e molto pericolosi.


CANNAVARO 5: Lento, impacciato e assolutamente in difficoltà contro Sgrigna che gli va via da tutte le parti.


MALDONADO 6: Doveva essere il più stanco di tutti per il rientro nella notte dall’esperienza con la sua nazionale. Eppure è l’ultimo ad arrendersi e chiude quasi tutte le voragini che si aprono dalla parte di Domizzi e Cannavaro.


DOMIZZI 5: Svagato, lento, poco lucido in difesa ed in fase di rilancio. Un giocatore che a Napoli non ha mai espresso il suo reale valore.


GRAVA 4,5: Non è un esterno alto e non sa crossare. E’ un difensore e non sarà mai utile come rifornitore per le punte del Napoli. Reja quando lo comprenderà questo? Ingenuità imperdonabile l'espulsione che la propria squadra paga a caro prezzo.


AMÒDIO 5: Di una lentezza sconvolgente. Reja lo ha ibernato e non si può comunque pretendere dall’uruguaiano l’antico smalto…


BOGLIACINO 6,5: E’ l’anima di questo Napoli, dai suoi piedi nascono le azioni più interessanti della truppa di Reja. Suo anche il gol del pari. E’ mancata però la continuità soprattutto nel primo tempo.


SAVINI 6,5: Stava giocando molto bene, proponendosi al cross e difendendo diligentemente dal suo lato. Ma Reja pensa bene di levarlo dal campo… DALLA BONA 5: Si addormenta davanti a Gilet e spreca l’occasionissima per regalare i tre punti alla propria squadra.


DE ZERBI 4,5: Impalpabile, tanto fumo e poco arrosto. Un giocatorino bravo per far scena, ma certi calciatori producono pochi punti: e pensare che Lodi sta facendo le fortune del Frosinone…


BUCCHI 4: Chi l’ha visto? SOSA 5: Utilissimo nell’accellerare le operazioni di gioco come eccellente barelliere, ma in campo non è il solito decisivo ‘Pampa’.


TROTTA 7: E’ l’unico giocatore del Napoli che ha il senso del gioco sulle fasce. Va sul fondo e sa crossare, ma ci vuole tanto a comprendere che l’ex esterno del Rimini è un calciatore fondamentale per questo Napoli?


CALAIÒ 4: Si innervosisce per la presenza dello statico compagno d’attacco che non solo non gli fa una sponda, un appoggio o un movimento giusto. Ma addirittura gli pesta i piedi. Ma anche l’ex bomber del Pescara non è che fa molto per farsi apprezzare più di Bucchi.

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