• LA PARTITA: NAPOLI – PIACENZA 1-0 •

10/2/2007

(GIORGIO NOCERINO / foto di Felice De Martino) - Nel deserto del San Paolo si affrontano Napoli e Piacenza, incontro valido per la seconda giornata del girone di ritorno di Serie B.
Nel clima irreale del San Paolo la formazione partenopea scende in campo con il solito 3-5-2, con il ritorno di Domizzi e il rientro di Savini sulla sinistra, il quale vince il ballottaggio con il neo-acquisto Erminio Rullo; centrocampo tipo con la conferma di Gatti in cabina di regia; coppia d’attacco formata dal fantasista De Zerbi e il capocannoniere della squadra Emanuele Calaiò.
Iachini schiera il suo Piacenza con il 4-3-3, modulo da lui prediletto. Assenti dall’inizio Cacia e Padalino, sostituiti dall’argentino Simon e da Stamilla.
Minuto di raccoglimento in ricordo dell’ispettore capo della polizia Filippo Raciti: comincia il match.
Il primo quarto d’ora è tutto di marca piacentina, con l’occasione da parte di Rantier, che entra in area, mette in mezzo, ma, chiuso da Cannavaro, conquista solo un calcio d’angolo. Poco dopo è Nef che, dopo un preciso cross di Campagnaro, spreca di testa una ghiotta occasione.
Solo al quindicesimo il Napoli comincia a farsi vivo dalle parti di Coppola con un colpo di testa di Bogliacino, anticipato in calcio d’angolo, a sua volta non sfruttato al meglio. Poco dopo è ancora il Piacenza a presentarsi davanti a Iezzo con il tiro a volo di Campagnaro dopo uno stupendo cross di Nef dalla destra: sbaglia in maniera grossolana l’impatto col pallone mandando a lato.
Per una decina di minuti langue di emozioni, quando dopo una punizione di Nocerino, al 38’ Calaiò s’invola superando Iorio ma spara alto sopra la porta piacentina. Ancora il Napoli al 42’ si rende pericoloso: superbo cross di un ottimo Savini per Calaiò che viene anticipato egregiamente da Anaclerio, a meno di un metro dalla porta. Mentre il primo tempo va a termine, Domizzi, dopo una stupenda triangolazione con Calaiò, riesce a trovarsi dinanzi a Coppola, il quale lo anticipa tempestivamente.
Squadre negli spogliatoi dopo appena un minuto di recupero.
Inizia il secondo tempo con la novità dell’inserimento de “el Pampa” Sosa, al posto di un assente Gatti. E proprio da una spizzata di Sosa scaturisce, al terzo della ripresa, una grandiosa occasione ancora per Calaiò, il quale scarica a pochi metri il proprio destro sui piedi di Coppola che respinge.
Nei successivi minuti timide occasioni da ambo le parti, senza particolari preoccupazioni per le difese delle due squadre.
Al quarto d’ora della ripresa si ripresenta il Piacenza con Riccio che, da due passi, schiaccia pericolosamente di testa e manda a lato un insidioso cross di Rantier partito dalla sinistra. Finalmente si vede De Zerbi che due minuti dopo l’occasione emiliana, spara poco alto sopra la traversa un tiro dai trenta metri. Sul capovolgimento di fronte la difesa napoletana rischia grosso con un intervento di testa di Cannavaro che, per anticipare il proprio avversario Simon, manda di pochissimo a lato alla sinistra di Iezzo. Partita molto più vivace e godibile, tant’è che al 18’ l’uruguaiano Bogliacino arriva al limite ma calcia alto da posizione centrale. Si vede un bel Napoli. Sosa, poco dopo Bogliacino, si trova in area solo dinanzi a Coppola, vincente nel rimpallo del pallone. Sembra che Sosa abbia cambiato volto alla gara. Al 20’ cambio da parte di Iachini, il quale decide che è giunto il momento di Cacia. L’attaccante entra al posto di Simon. Ancora Piacenza. Al 24’ guizzo felino di Iezzo che, in presa plastica, blocca il pallonetto di Rantier: in questo modo salva il risultato della gara.
Al 26’ intervento di Nef su Calaiò che, entrato in area di rigore, viene anticipato in maniera alquanto dubbia. Alla moviola l’ardua sentenza!
Ma è il Napoli che fa la partita. Reja, per dare profondità al suo attacco, inserisce l’esterno Trotta per la diga Dalla Bona. 34’: bagna il suo esordio con la maglia piacentina Andrea Lazzari, giovane pupillo prelevato dal Cesena, subentrato all’esterno Rantier.
Finalmente all’80’ il silenzio del San Paolo viene rotto dalla gioia dei giocatori azzurri, passati in vantaggio con una splendida frustata di testa di Roberto “el Pampa” Sosa che insacca su un traversone ben teso e forte di Luca Grava. 1-0, partita sbloccata.
Ecco che allora Iachini rischia il tutto per tutto. Butta nella mischia Degano per l’impalpabile Stamilla, mentre Reja corre ai ripari inserendo Montervino per la punta Calaiò.
A pochi minuti dalla fine Marelli decide di mandare sotto la doccia Calaiò, appena uscito, dalla panchina, a causa di qualche parola di troppo detta dal bomber palermitano. Ennesimo rosso diretto per lui.
Dopo quattro minuti di recupero segnalati dal quarto uomo, la partita volge al termine. Napoli – Piacenza 1-0. la squadra di Reja vince nonostante il clima surreale nonostante il clima surreale che troneggiava al San Paolo. Complimenti al Goriziano per le scelte tattiche indovinate durante la gara, vedi Sosa e Trotta. Un plauso agli ospiti che non hanno affatto demeritato rendendo la gara più avvincente, ma costretti ad arrendersi ad un Napoli caparbio e determinato a portare a casa la vittoria.
Successo prezioso che consente agli azzurri di tornare in vetta alla classifica cadetta a pari punti con la Juve, bloccata sul 2-2 a Vicenza.

 

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI (di Vincenzo Letizia):

 

IEZZO 6: Ordinaria amministrazione, nonostante qualche ficcante ripartenza del Piacenza che poteva costar caro.

CANNAVARO 5,5: Soffre la velocità ed il dribbling di Rantier, che gli va via pericolosamente in un paio di occasioni.

MALDONADO 7: Padrone della difesa, dalle sue parti non si passa.

DOMIZZI 6: Primo tempo da dignitoso difensore, secondo tempo da buon play-maker, forse un po’ troppo lento.

GRAVA 6,5: Copre bene la sua zona e riesce a mettere anche qualche buon pallone al centro per Calaiò. Suo il cross al bacio per il colpo di testa da tre punti di Sosa.


DALLA BONA 5: Abulico, da’ poco o niente all’economia del gioco azzurro. (TROTTA 5,5: Conferma il suo periodo poco felice dando poco alla causa azzurra dal suo ingresso in campo).

GATTI 5,5: Scolastico e poco incisivo. (SOSA 7: Ancora una volta cambia il match, e pensare che ha giocato per un errore dell’addetto alla distinta dell’arbitro. Infatti, Reja aveva scelto Bucchi per scardinare la difesa piacentina. Sarebbe il caso però ora di tener maggiormente in considerazione il “Pampa” che di testa è un’arma micidiale da sfruttare).

BOGLIACINO 5: Non c’è, sbaglia qualche cross di troppo dal suo lato. Si rifarà alla prossima.

SAVINI 6: Spinge e difende con buona costanza dimostrando di essere il legittimo titolare della corsia sinistra del Napoli.

DE ZERBI 5: Grigio come il cielo di Napoli, non riesce a ripetere la grande prestazione di Lecce.

CALAIÒ 6,5: Sbaglia qualche tiro di troppo, ma ha il merito di farsi trovare sempre puntuale all’appuntamento. Becca un’altra espulsione, quando già era stato sostituito da Reja e sedeva in panchina, per un “vaffa” mai proferito dalla sua bocca. Contro Calaiò gli arbitri ora stanno esagerando… (MONTERVINO S.V.)

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