• VERONA-NAPOLI 1-3, LA PARTITA •

26/5/2007

VERONA (4-4-2): Pegolo, Turati, Sibilano, Biasi, Magliocchetti( 31’st Cutolo), Ferrarese, Pulzetti, Guarente, Iunco, William(12’ st Nieto), Ferrante(12’ st Babù).. All. Ventura.
NAPOLI (3-5-2): Gianello, Grava, Cannavaro, Domizzi, Garics, Dalla Bona, Amodio, Gatti, Savini(19’st Giubilato), Sosa(26’ st De Zerbi), Calaiò(39’st Bucchi). All. Reja.

(FRANCESCO TRINCHILLO / foto di Felice De Martino) - Mancano tre partite alla fine del campionato, tre battaglie nelle quali il Napoli dovrà combattere e meritarsi il ritorno in Serie A senza passare per l’inferno dei play-off. Allo stadio “Bentegodi” di Verona, gli uomini di Reja sono chiamati ad un altro colpo grosso, battere tra le mura amiche la squadra guidata da colui che è stato il primo tecnico del Napoli targato De Laurentis e Marino, Giampiero Ventura. Gli scaligeri, che nello scorso turno di campionato hanno ridimensionato le ambizioni del Mantova battendolo a domicilio, stanno attraversando un ottimo stato di forma, e oltretutto sono ancora a caccia di importanti punti salvezza. Ottenere l’intera posta in palio non sarà impresa facile per gli azzurri. Edy Reja per l’occasione non ripropone il tridente, che soprattutto nelle gare in trasferta, se non aveva contribuito a migliorare la qualità del gioco degli azzurri, almeno aveva portato bene, vedi le ultime vittoriose partite di Treviso e Brescia. Dunque solito 3-5-2, con in avanti fiducia a Sosa ed ancora ad Emanuele Calaiò, in cerca di un pronto riscatto dopo il decisivo errore dal dischetto della scorsa settimana contro il Modena. Tra i pali spazio a Gianello, vista l’indisponibilità di Iezzo, mentre a centrocampo, con Bogliacino ancora convalescente e Montervino squalificato, spazio a Gatti, Amodio e Dalla Bona. Ventura invece non ha grossi problemi di formazione, e schiera una squadra offensiva con Iunco e l’ex Ferrarese esterni, e William e Ferrante in attacco. Prima del calcio d’inizio, viene osservato un minuto di raccoglimento in memoria del presidente del Rimini, Bellavista, scomparso in settimana. Il Verona è determinato e cerca subito la via della rete. Al 5’ Domizzi chiude in scivolato su William, mandando il pallone in angolo. Sugli sviluppi del corner, Cannavaro cintura Ferrante e gli scaligeri reclamano un calcio di rigore, che Morganti non concede. E’ andata bene in questo caso agli azzurri. Passa solo 1’ e Savini si guadagna un giallo per fallo su di un indemoniato Ferrarese. Già diffidato, il numero diciannove del Napoli, salterà la gara contro il Lecce della prossima settimana. Al 12’ corner battuto rapidamente dal Verona, a beneficio di Ferrarese, che si incunea in area dalla linea di fondo ed appoggia all’indietro per un compagno che però non c’è. Dopo 2’ si vede finalmente il Napoli: Gatti apre sulla sinistra per Domizzi che pennella al centro per la testa di Sosa, ma l’inzuccata del “Pampa” termina alta. Al 17’ occasione clamorosa per il Verona: uno scatenato Ferrarese si guadagna e si incarica di battere un calcio di punizione dalla destra, su cui arriva di gran carriera Sibilano che schiaccia di testa, trovando la miracolosa risposta da parte di Gianello, che compie un intervento alla Iezzo. Dopo 1’ Ammonito anche William per un intervento scomposto su Cannavaro. Al 21’ occasionissima anche per gli azzurri, per l’occasione in maglia rossa: rimessa laterale di Garics su cui si avventa Sosa che prolunga verso il centro dell’area piccola a beneficio dell’accorrente Dalla Bona che di testa, manda clamorosamente al lato. Al 26’ calcio di punizione dal limite per i padroni di casa: Ferrante non calcia in porta ma serve Ferrarese che, proprio al momento del tiro, viene contratto da Sosa. Dopo 2’ Gatti sbaglia un appoggio nella propria metà campo, servendo Pulzetti, che avanza e scarica un sinistro potente ma alto. Al 33’ ammonito Sosa per simulazione: Il capitano del Napoli, dopo aver anticipato il suo diretto marcatore si lascia cadere in area, giusta la decisione di Morganti. Al 36’ Amodio in pressing su Biasi, lo costringe all’errore e guadagnando un calcio di punizione da posizione favorevole, che però Domizzi calcia malamente alto. Al 39’ Savini crossa per Sosa, che di testa fa da sponda per Calaiò, anticipato dall’uscita di Pegolo. Al 41’ Amodio dopo un elegante palleggio, cerca una conclusione da posizione impossibile, ma il suo tiro termina fiacco tra le braccia dell’estremo difensore gialloblù. La prima frazione di gioco termina così a reti inviolate, con il Napoli che dopo aver sofferto un inizio sprint del Verona, ha preso pian piano le misure, riuscendo, anche se in rare sortite offensive, ad impensierire Pegolo.
Nella ripresa pronti via e Calaiò mette al centro per Dalla Bona, che prima cicca il tiro e poi non trova lo spazio per la conclusione, ma Sosa guadagna un calcio d’angolo che si rivelerà fondamentale. Dalla bandierina Dalla Bona crossa sul primo palo per Domizzi, che si inserisce con tempismo e di testa gira alle spalle di Pegolo il pallone che vale l’1-0 per il Napoli. Il Verona reagisce e per alcuni miunuti prende d’assedio l’area di rigore partenopea, tuttavia non destando pericoli alla porta di Gianello. Al 6’ Dalla Bona mette dentro per Calaiò che con un drop di sinistro, sfiora soltanto la sfera che termina così, debolmente sul fondo. Al 9’ un disimpegno errato di Dala Bona crea un pericolo per gli azzurri, ma fortunatamente il Verona non riesce ad andare al tiro. Passano 2’ ed il Napoli raddoppia: Dalla Bona mette al centro un pallone rasoterra su cui si avventa Calaiò che con un tiro a giro di sinistro batte Pegolo, non immune da colpe. Così al 12’ Ventura effettua un doppio cambio per correre ai ripari: dentro Babù e Nieto per Ferrante e William. Passa solo 1’ e da uno dei dodici corner che a fine gara calcerà la squadra di Ventura, la palla attraversa pericolosamente tutta l’area piccola, con nessun giocatore in maglia gialloblù che riesce a deviare. Ancora Verona pericoloso: su un cross dalla destra, Garics nel tentativo di mandare il pallone in angolo di testa, coglie in pieno la traversa della sua porta, sfiorando l’autorete. Ma il gol degli scaligeri è nell’aria, ed arriva dopo appena un primo con Pulzetti che su assist di Babù, con un gran destro che termina nell’angolino più lontano, riapre il match. Napoli come al solito destinato a soffrire. Al 18’ Reja corre ai ripari: fuori Savini, dentro Giubilato. Al 20’ viene ammonito Sibilano per un fallo su Amodio, ma dopo appena 4’ lo stesso Sibilano cu cross dalla destra ancora di Babù, manda alto di testa. Al 25’ Calaiò spizza per Sosa , che lascia rimbalzare il pallone per calciarlo poi di sinistro con potenza ma poca precisione. Gli uomini di Reja sprecano un importante match ball. Dopo 1’ il “Pampa” lascia il campo per De Zerbi. Ad un quarto d’ora dal termine Ventura effettua il suo ultimo cambio: fuori un difensore, Magliocchetti, dentro un esterno offensivo, vale a dire il napoletano Cutolo. Al 33’ anche Amodio si guadagna il giallo per un fallo su Guarente. A 10’ dal termine ancora Gianello salva gli azzurri compiendo un doppio miracolo su Babù, che prima di testa e poi di destro, si vede respingere le sue conclusioni a botta sicura. Al 39’ fuori Calaiò per Bucchi. Dopo un solo minuto ancora Babù ci prova di testa, trovando ancora sulla sua strada un attento Gianello. E’ sempre l’esterno brasiliano ex Lecce a creare i maggiori pericoli alla retroguardia azzurra, con i suoi guizzi, ma al 42’ il suo destro a giro è fuori misura. Nell’ultimo minuto regolamentare, il signor Morganti di Ascoli Piceno espelle Reja per proteste. Il Napoli soffre, ma il Verona non ne ha più, e così in contropiede gli azzurri chiudono il match: Grava da una rmessa laterale serve Bucchi, che si incunea in area e serve all’indietro Dalla Bona; il biondo centrocampista ex Chelsea stavolta non sbaglia, scaricando di prima intenzione un destro potente e preciso alle spalle di Pegolo. E’ forse la rete che potrebbe valere la Serie A. Ancora una volta soffrendo gli uomini di Reja conquistano tre punti d’oro, e vista anche la contemporanea sconfitta del Rimini, si avvicinano sensibilmente alla promozione diretta nella massima serie. Infatti quando mancano due gare al termine del torneo, il Napoli è a +11 sulla quarta, attualmente il Piacenza. Ancora una volta ora tutto dipende dai ragazzi di Reja.

 

LE PAGELLE DEGLI AZZURRI (di Vincenzo Letizia):

 

GIANELLO 9: Un gatto, l’improvviso protagonista del Napoli. Salva i suoi compagni con almeno tre interventi da campione.

GRAVA 6: Agisce molto bene da difensore centrale di destra, anche a sinistra, sul finale di match ed in sostituzione di Savini, da’ un contributo decisivo per arginare le folate veronesi.

CANNAVARO 6,5: Non commette errori e presidia al meglio la zona centrale della difesa. Di testa le prende quasi tutte lui.

DOMIZZI 8: Un mostro, non sbaglia un intervento dietro e sblocca la gara con un provvidenziale colpo di testa.

GARICS 6: Gara molto tattica, disciplinato e preciso a presidiare l’out di destra.

GATTI 6: Sveltisse l’azione sarebbe un centrocampista con i fiocchi, deve trovare solo maggiore precisione negli appoggi, ma l’acume tattico e l’animo battagliero non gli fa mai difetto.

DALLA BONA 6,5: Finalmente un match convincente per l’ex milanista che fornisce su corner, l’assist per il colpo di testa vincente di Domizzi e poi chiude la partita su grande imbeccata del redivivo Bucchi.

SAVINI 5,5: Soffre eccessivamente prima Ferrarese e poi Babù, giustamente Reja lo cambia anche perché l’ex fiorentino era ammonito.

AMÒDIO 7: Stesso discorso fatto con Gatti, con l’aggiunta che anche al 95’ l’uruguaiano andava a mordere le gambe in ogni zona del campo dei calciatori avversari. Un guerriero indomabile.

SOSA 5: Nelle ultime partite non è il solito “Pampa”, in chiaro disagio fisico andrebbe risparmiato un po’ in questo finale di campionato per permettergli di ritrovare la condizione atletica.

CALAIÒ 5,5: Un voto in meno perché non ci è piaciuto quel gesto di protesta rivolto al proprio allenatore che giustamente lo aveva avvicendato con Bucchi che poi si è rivelato decisivo. A volte dovrebbe contenere la sua esuberanza e prendere esempio proprio da Bucchi che da tempo immemore non giocava e non ha mai palesato segnali di malcontento, anzi…

GIUBILATO 6,5: Ormai è diventato l’uomo dei finali di gara, la sua prestanza atletica ha fatto la differenza a favore del Napoli per conservare i preziosissimo risultato. Monumentale.

DE ZERBI 5: In certe gare il tifosi si aspetterebbe maggiore grinta, invece è apatico e poco mobile nei pochi minuti che gli ha regalato Reja.

BUCCHI 7: Un voto in più per la professionalità. La voglia che ci mette in campo e l’amore che dimostra per questa maglia non facendo mai una polemica. Se poi si aggiunge il grande assist regalato a Dalla Bona per il gol che ha chiuso il match…

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