• LA PARTITA - NAPOLI-LECCE 3-0, AZZURRI ANCORA MICIDIALI DI NOTTE •

13/12/2008

Napoli: Iezzo, Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (36' pt Pazienza), Mannini (22' st Aronica), Denis (36' st Zalayeta), Lavezzi. A disp. Navarro, Santacroce, Russotto, Bogliacino. All. Reja
Lecce: Benussi, Polenghi (1' st Angelo), Schiavi, Esposito, Giuliatto, Munari (18' Ariatti), Giacomazzi, Vives (29' st Antunes), Caserta, Castillo, Tiribocchi. A disp. Rosati, Diamoutene, Konan, Cacia. All. Beretta
Arbitro: Valeri di Roma
Marcatore: 11' pt Hamsik rig., 42' pt Pazienza, 20' st Denis
Note: ammoniti Cannavaro, Benussi, Giuliatto, Schiavi, Lavezzi, Castillo

(DALL'INVIATO GIUSEPPE PALMIERI) - Il Napoli bello di notte cerca l’ennesimo trionfo sotto i riflettori ospitando il Lecce di mister Beretta. Reja sorprende solo schierando Rinaudo in luogo di Santacroce in difesa, e punta sulla voglia di vincere dei suoi ragazzi per rafforzare il quarto posto e far valere ancora il micidiale fattore San Paolo. Sarà un trionfo.
Inizio nervoso, al 3’ già ammonito Cannavaro, si gioca su un terreno pesante. Ma Lavezzi, osannato dal pubblico napoletano che lo ha letteralmente adottato come simbolo partenopeo, è una scheggia impazzita sul bagnato e strappa applausi, mentre il Lecce, in cui c’è Castillo, preferito a Cacia, al fianco di Tiribocchi, prova ad attaccare gli spazi e non concedere il fianco alle iniziative azzurre. Al dodicesimo il Napoli sfonda con il Pocho. Lavezzi è una vera saetta sull’erba scivolosa di Fuorigrotta, fulmina la difesa salentina e costringe Benussi all’inevitabile atterramento in area. Rigore e Hamsik non perdona, spiazzando il portiere giallorosso. Azzurri in vantaggio. La reazione salentina è affidata a due destri dal limite di Caserta, di cui il secondo sfiora il palo alla sinistra di Iezzo, mentre il Napoli sfiora il raddoppio con Denis che si fa trovare pronto in scivolata sul cross basso micidiale del Pocho, ma si vede respingere la conclusione da due passi da Benussi. Il Lecce prova a farsi pericoloso ma è uno scatenato Lavezzi a mettere i brividi ai salentini con un destro al volo che esce di poco alla destra del palo, mentre la replica è di Giacomazzi che trova pronta la risposta di Iezzo. Maggio è portentoso sulla destra al 35’, ma il suo cross, spizzato da Denis, porta Hamsik ad una conclusione svirgolata per nulla pericolosa. Al 38’ Hamsik è costretto a lasciare il terreno di gioco per un problema inguinale e al suo posto Reja schiera Pazienza. Il Lecce è ancora insidioso con una ripartenza veloce, ma è il ripiegamento di Lavezzi ad evitare la deviazione al volo di Tiribocchi. Episodio dubbio nel finale con un presunto fallo di mano in area del Lecce, poi il Pocho lanciato in velocità tenta un tiro a girare, ma calcia male, palla sul fondo. Ma il raddoppio è nell’aria e arriva puntuale al 44’. Cross di Maggio sulla destra, Pazienza è bravo in area di rigore a destreggiarsi e mandare a vuoto un avversario, prima di battere Benussi. Raddoppio azzurro fondamentale prima dell’intervallo. Prima che l’arbitro Valeri mandi tutti a riposarsi c’è tempo per un clamoroso errore di Denis che da due passi mette sul fondo un pallone che scendeva a campanile proprio sul suo destro.
Il tecnico Beretta corre ai ripari nell’intervallo inserendo Angelo in luogo di Polenghi sulla fascia destra, e Tiribocchi colpisce subito un legno, ma l’attaccante salentino era in posizione irregolare. Risposta azzurra con un destro di Gargano dalla distanza, bravo Benussi a respingere. Il Lecce si spegne su un Napoli brillante e persino un po’ spocchioso nella sua manifestazione di superiorità. Gli azzurri sfiorano il tris prima con Maggio che dopo un contropiede scintillante opta per l’assist invece di un tiro comodo avanti a Benussi, mentre è Denis a non trovare l’impatto decisivo con il pallone su un cross forte ma solo da spingere in rete del laterale destro partenopeo. Ma l’appuntamento con il gol per il Tanque argentino è solo rimandato. Ancora cross dalla destra di Gargano, liscio della difesa pugliese e Denis può insaccare il terzo gol in tutta tranquillità. E’ un trionfo. Ma la serata di grazia azzurra ha l’ombra dell’ingenua ammonizione di Lavezzi, che diffidato, si fa ammonire per un intervento cattivo su un avversario a centrocampo, reo di non aver messo palla fuori con Gargano a terra. Seguono minuti di tensione che gli azzurri potevano evitare visto il cospicuo vantaggio. Il Pocho si fa perdonare bruciando per l’ennesima volta la difesa giallorossa e serve a Denis il pallone del poker, che il bomber argentino sbaglia malamente, prima di lasciare il campo al 37’ a Zalayeta. Ma il finale è movimentato solo dalle giocate di un Lavezzi mostruoso. Finisce 3-0 col Napoli che aggancia momentaneamente Juve e Milan al secondo posto e rafforza la sua quarta posizione. Devastante la spinta di Maggio e la cattiveria messa in campo per tutti i novanta minuti dalla squadra azzurra. Vittoria strameritata e importante che dà il giusto seguito a quella con il Siena della scorsa settimana. A Torino non ci sarà il Pocho, ma il Napoli deve chiudere degnamente questo straordinario 2008. Magari in piena zona Champions.
 
LE PAGELLE DEGLI AZZURRI
 
IEZZO 6: Praticamente inoperoso per tutto il match, gestisce sapientemente l’ordinaria amministrazione.

CANNAVARO 6: Non deve fare granchè per frenare i non ispiratissimi punteros leccesi.

RINAUDO 6: Dirige con buona personalità la difesa, ma commette un’ingenuità colossale che poteva costare un rigore, che c’era, a favore del Lecce.

CONTINI 6: Puntuale e tempestivo come spesso gli capita.

MAGGIO 7: Il suo galoppare è imperioso, irrefrenabile per i difensori del Lecce che hanno patito le stesse difficoltà subite dai difensori del Siena la scorsa settimana. È in un momento di forma smagliante.

BLASI 6,5: Partita perfetta per acume tattico e abnegazione. Sta ritrovando la forma migliore.

GARGANO 6,5: Primo tempo più che accettabile, ma nella ripresa quando Reja lo elegie vice Hamsik, può sprigionare tutta la sua energia e scatenarsi in ripartenze devastanti per la squadra di Beretta.

HAMSIK 6,5: Era in grande serata, purtroppo un fastidioso infortunio lo toglie fuori dalla mischia. Realizza il rigore con maestria.

PAZIENZA 6,5: Si batte con la solita generosità e per di più realizza un gol da consumato goleador. Preziosissimo.

MANNINI 6: Bene in fase di non possesso, paradossalmente meno arrembante in zona cross.

LAVEZZI 7: E’ un fuoriclasse, ormai non vi è più dubbio alcuno ed è il Napoli, ovvero il giocatore che determina le cose migliori per gli azzurri. Per questo pesa troppo l’ammonizione che subisce ingenuamente per scalciare Angelo reo di non aver messo la palla in out per consentire di soccorrere l’amico Gargano: il giallo, perché diffidato, gli farà saltare il delicato match di Torino.

DENIS 5,5: Si divora tre gol praticamente più semplici da depositare in rete che da sbagliare come clamorosamente è riuscito a fare il Tanque. Per sua fortuna un gol in tanta abbondanza riesce però a siglarlo…
 

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