• LA PARTITA - NAPOLI-UDINESE 2-2, AZZURRI RIMONTATI E PENALIZZATI, MA QUANTI ERRORI •

31/1/2009

Napoli: Navarro, Cannavaro, Rinaudo, Contini, Maggio (22' st Zalayeta), Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale, Denis, Lavezzi. A disp. Sepe, Santacroce, Aronica, Pazienza, Bogliacino, Pià. All. Reja
Udinese: Handanovic, Ferronetti (28' st Pasquale), Zapata, Coda, Lukovic, Isla, D'Agostino, Inler, Asamoah, Quagliarella (39' st Floro Flores), Di Natale (21' st Sanchez). A disp. Belardi, Felipe, Obodo, Pepe. All. Marino
Arbitro: Gervasoni di Mantova
Marcatori: 24' pt Lavezzi (N), 27' pt Hamsik (N), 31' pt Di Natale rig. (U), 45' pt Quagliarella (U)
Note: ammoniti Lukovic, Ferronetti, Quagliarella

(DALL'INVIATO GIUSEPPE PALMIERI) - Niente da fare. Doveva essere la partita scaccia-crisi, invece non lo è stata. Al San Paolo, dopo la presentazione di Datolo e il messaggio di Mannini, squalificato dal Tas di Losanna, si presenta l'Udinese, ringalluzzita dal successo infrasettimanale contro la Juventus. Reja recupera Navarro tra i pali e rilancia Denis al centro dell'attacco. Pasquale Marino schiera il giovane Asamoah a centrocampo e Di Natale e Quagliarella come tandem offensivo. La partenza azzurra è a ritmi bassi, il pressing friulano è temibile e toglie il fiato alla manovra senza idee del Napoli, con Gargano e Blasi incapaci di tessere la ragnatela correttamente. Il primo brivido lo regala Di Natale, palla fuori di poco. Poi Inler calcia altissimo da fuori. Ma mentre l'Udinese spinge sono gli azzurri a trovare il vantaggio. Contropiede micidiale con Denis che rifinisce l'assist giusto per Lavezzi che calcia davanti ad Handanovic e mettendo il pallone in fondo al sacco. L'Udinese non ha il tempo di riaversi che il Napoli raddoppia. Punizione dalla destra battuta da Gargano che trova la testa vincente di Hamsik, al rientro dopo due turni di squalifica. Siamo al minuto 27', gli azzurri sono avanti 2-0. Passano sono quattro minuti e sale in cattedra l'arbitro Gervasoni. Asamoah cade in area, Quagliarella ottiene il vantaggio e calcia tra le braccia di Navarro, ma il direttore di gara assegna rigore per il presunto fallo precedente. Clamoroso. Di Natale spiazza il portiere e l'Udinese si riporta sotto. Non finisce qui. Lavezzi entra in area di rigore, viene steso clamorosamente. Nulla da fare, Gervasoni fa proseguire tra lo sconcerto di chi scrive e del San Paolo intero. Non è ancora finita. Quagliarella pesca il jolly con una girata da cineteca e lascia impietrito Navarro. 2-2 e Napoli defraudato e messo alla berlina. Il primo tempo finisce cosi.
Nela ripresa il Napoli spinge confusamente, attanagliato da un centrocampo dell'Udinese che pressa e gioca molto bene al calcio. Le occasioni latitano, Hamsik va spegnendosi. Lo slovacco riceve l'assist di Maggio ma decide di calciare di prima intenzione e spara in curva. A metà ripresa Reja si gioca le tre punte mandando in campo Zalayeta per Maggio. Lavezzi prova a caricarsi i compagni sulla schiena, semina il panico ma arriva sfinito sotto porta e prova un improbabile pallonetto che si spegne sul fondo. L'Udinese continua a pressare e far gioco, cosi il neo-entrato Sanchez spara di un soffio al lato un tiro scoccato dal limite dell'area. Occasionissima nel finale per Lavezzi. Zalayeta allunga al Pocho il pallone vincente, ma l'argentino decide per il colpo da biliardo di prima intensione e mette fuori misura tra lo sconcerto del San Paolo. Nel recupero solo mischie vane, a dimostrare che per tutti i novanta minuti il Napoli non ha trovato vere geometrie. All'ultimo secondo Inler mette anche a lato il pallone della vittoria friulana da posizione che definire invitante è un eufemismo.
Sospiro di sollievo a cui fanno seguito i fischi assordanti di tutto lo stadio per un Napoli che non vince da quattro gare, in cui ha racimolato solo il misero punto di oggi. Vero, l'arbitro è stato ancora sconcertante e la società dovrebbe farsi sentire, perchè è una vera e propria mancanza di rispetto. Ma c'è da riflettere su una squadra che non sa dove far girare il pallone, che viene schiacciata da attaccanti bravi come quelli dell'Udinese e viene addirittura surclassata sulla mediana da Inler e compagni. Lavezzi è un fenomeno, ma da solo non basta. Rifletti Napoli, fai in fretta, mercoledi c'è la Juve.
 
LE PAGELLE DEGLI AZZURRI:
 
NAVARRO 6,5: Non può nulla sui due gol subiti. Salva il Napoli a quindici minuti dalla fine su un uscita bassa su Quagliarella.

CANNAVARO 4,5: Tante le sue dormite, regala il rigore ai friulani e spesso si fa trovare fuori tempo sulle punte avversarie. Sarebbe opportuno concedergli un lungo riposo per consentirgli di ritrovare lucidità.

RINAUDO 6: Salva spesso la baracca con interventi provvidenziali. Al momento è il difensore più affidabile del Napoli.

CONTINI 5: Impacciato e appannato fisicamente, un altro giocatore rispetto al brillante difensore ammirato tra settembre e ottobre.

MAGGIO 5: Continua a non trovare mai il fondo e a far mancare i cross per Denis e Zalayeta.

BLASI 5: E’ da tempo in grave disagio atletico, il problema di Reja è che non ha a disposizione ricambi all’altezza per far respirare i titolari.

GARGANO 5,5: Corre per tre, perché né Blasi, né Hamsik hanno la sostanza atletica che il ‘Mota’ ha dimostrato anche questa sera. I piedi però sono sempre da registrare…

HAMSIK 5,5: Trova il gol dell’illusione partenopea, ma poi scompare dal campo pur restando tra i più pericolosi azzurri in zona gol.

VITALE 5,5: Primo tempo più che buono, nella ripresa si spegne insieme a molti dei suoi compagni di squadra.

LAVEZZI 6: E’ tra i pochi azzurri a provare ad accendere la luce, ma non ha nei compagni di squadra assistenza tecnica adeguata. Si mangia il gol della vittoria, su assist del ‘Panteron’ a 3 minuti dalla fine del match.

DENIS 6: Vivace e battagliero nel primo tempo, regala anche l’assist a Lavezzi per il primo gol. Non è colpa del ‘Tanque’ poi se la squadra non va sul fondo a crossare e non ha schemi adeguati per fornirgli palloni giocabili nei pressi dell’area.

ZALAYETA 5,5: Poco brillante atleticamente, regala un pallone d’oro a Lavezzi che andava sfruttato diversamente.

Vincenzo Letizia

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