• PALLANUOTO - CRISTOS AFROUDAKIS, STRANIERO MA NON ESTRANEO •

2/3/2005
(dal mensile n. 4, Carmen Credendino)- Che sia diventato un punto di forza della squadra di Pino Porzio, lo testimonia il suo rendimento in acqua. Che sia, gradualmente, diventato parte integrante di un gruppo, lo attesta la capacità di dialogare con i compagni. Un dialogo che si sublima durante le partite, che supera le barriere linguistiche. Più di qualunque chiacchierata che potrebbe scambiarsi con gli altri giocatori, vale l’intesa che ha con loro. Da ultimo quella raggiunta con l’impareggiabile numero 6, Felugo. Maestri di estro, i due, quasi una strana coppia, rappresentano una inesauribile fonte di creatività ed invenzione. Afroudakis, il giovane, lo straniero, oramai è una certezza. La squadra si è fidata di lui e lui ha ricambiato impegnandosi a crescere nella squadra e con la squadra. Efficiente e puntuale, Christos è sicuramente maturato nell’arco della prima fase del campionato. Modesto, si schernisce e non vuole soffermarsi sul proprio valore, preferisce parlare del team rossoverde, dell’importante opportunità di giocare in una squadra emblema. Insistendo perché ci dica del suo rapporto personale con i compagni e con la città dove risiede da mesi, prosegue ribadendo che tutto questo per lui rappresenta un’occasione per crescere in un ambito sportivo senza pari. Anche su Napoli, la sua attuale casa, si pronuncia in modo diplomaticamente entusiasta. Poche le ombre e le recriminazioni, legate per lo più al fatto di sentirsi talvolta in difficoltà per la rapidità del parlare. Gli spiace mostrare di non aver capito quanto gli viene detto. Preferisce che a parlare per sé siano le prestazioni. In questo senso, di carta bianca su cui scrivere Afroudakis ne ha tanta, la seconda parte della stagione si è aperta con un capitolo tutto da tracciare con i colori della società partenopea. Le sfide di campionato e di coppa hanno una rilevanza particolare. Come dettato dal coach posillipino, bisogna dimostrare di essere dei campioni vincendo e meritando di vincere. Non solo risultati ma buon gioco. Ed il contributo richiesto a tutta la squadra è alto, parte dalla consapevolezza dei propri punti di forza e dei propri limiti su cui lavorare. Ed è certo che ad uno dei perni dell’attacco non sono concessi sconti di alcun genere. In pratica da dire e da dimostrare, soprattutto, c’è ancora molto. A Christos sarà chiesto di fare la sua parte, e lui promette che la farà.
 

 

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