• PALLAVOLO - CONTINUA LA FASE NEGATIVA DELL'ORIGINAL MARINES ARZANO CHE FRANA IN CASA CONTRO JESI •

30/10/2005

(L'inviata ROSA CIANCIO) - Questa sera al “Palacasoria” a credere alla vittoria dell’Original Marines Arzano è stato solo il pubblico arzanese che ha cercato in tutti i modi di riempire i vuoti che le proprie beniamine hanno avuto spesso in questo match. Sulla carta ci aspettavamo una gara senza storia, Kilic e compagne invece hanno concesso non poche occasioni alle napoletane che andavano meglio capitalizzate. Poca convinzione, scarsa capacità di concretizzare e soprattutto difficoltà a gestire i momenti difficili, certo non ci saremmo aspettati una partita del genere dalle ragazze di Antonio Piscopo che nulla avevano da perdere: al massimo sarebbero riuscite a conquistare un set contro una delle migliori squadre di questo campionato. Opaca è stata la prestazione dell’opposta Nancy Matcalf soprattutto nel gestire i palloni sporchi, ottima al centro Aleksandra Rankovich che non solo a muro, ma anche in attacco ci è sembrata grintosa e decisa. Qualche perplessità ancora lascia la prestazione di Maurizia Cacciatori che molto spesso non ha saputo far girare bene la squadra. Una sconfitta che è il risultato di una ricezione da urlo e di un attacco che definire mediocre ci sembra un complimento. Vabbene che queste prime partite già erano state considerate perse, ma con la prestazione di stasera contro Jesi e di quella contro la Foppapedretti della scorsa gara almeno un punto si poteva portare a casa. Nel primo parziale le due squadre hanno giocato punto a punto con ottimi recuperi in difesa persino di Maurizia Cacciatori e nonostante qualche erroraccio in attacco della Metcalf, Cella e compagne sono riuscite a strappare il vantaggio necessario per chiudere 25-23. Anche nel secondo set le arzanesi riescono a tenere testa alle atlete di Lele Fracascia fino al 12-12 allorquando le jesine decidono di giocare portandosi prima sul 16-20 e poi sul 25-19. A questo punto ci si aspettava una reazione soprattutto dal buon capitano Elisa Cella che pur andando a segno con pallonetti e palle piazzate, non era riuscita ancora ad esprimersi secondo il proprio potenziale. Riusciamo così a vedere all’opera una delle protagoniste dello scorso Europeo a Zagabria che con le sue bordate riesce a riscaldare il cuore dei supporters arzanesi. Fino al 14 pari l’andamento della partita continuava ad essere lo stesso, ma un break di 9 punti a zero ha permesso alla squadra ospite di chiudere con ben 10 punti di distacco (25-15). Nell’ultimo parziale, dopo un inizio combattuto, confortato dai muri di Rankovic e dagli attacchi di Elisa Cella e Annamaria Quaranta, emerge la supremazia di Kilic e Togut ed anche il terzo set si conclude 25-15.
Lele Fracascia, allenatore della Banca Marche Jesi, al termine del match commenta ai nostri microfoni la partita giudicando la Togut non al massimo della forma (nonostante i suoi 17 punti) e valutando alquanto difficile il cammino avuto sinora dall’Original Marines Arzano che, essendo una squadra che punta alla salvezza, si è trovata subito di fronte squadre che lottano per lo scudetto. Capitan Cella e compagne non sono riuscite ad esprimere il gioco e la continuità necessari per mettere in difficoltà le jesine e questo sta preoccupando non poco tutta la dirigenza napoletana. 

Elisa Cella lamenta la scarsa concentrazione e la velocità della squadra ad avere momenti esaltanti seguiti da momenti completamente distruttivi: “Dopo due errori si sbaglia anche il terzo e non si fa attenzione ad evitarli. Abbiamo bisogno di prendere coscienza del nostro ruolo in squadra e di avere fiducia nei nostri mezzi, occorre più cattiveria agonistica. Il break di 9-0 del terzo set credo che abbia condizionato l’andamento dei successivi parziali. Continueremo a lavorare duro come già facciamo in palestra”.
Sconcertato e dispiaciuto per non essere riuscito a ripagare i tifosi per il loro calore è coach
Antonio Piscopo che mastica amaro per la prova incolore delle sue atlete: “In palestra si lavora duro, ma in partita non riusciamo ad ottenere i risultati dovuti, spesso ci troviamo ad attaccare con il muro a 2 e questo complica notevolmente le cose. Poi, giocando con squadre del calibro della Foppapedretti, del Jesi ogni errore si raddoppia perché non c’è possibilità di riscatto. Dal prossimo allenamento pretenderò concentrazione anche nel momento in cui si beve l’acqua dalla borraccia”.
Più concreto è il giudizio del presidente
Enzo Russiello che dopo un colloquio piuttosto acceso post partita con le sue ragazze sottolinea: “Non è un problema mentale nè fisico, ma di gestione, nei momenti importanti si sbaglia, non si sa bene chi deve mettere la palla che scotta a terra. Quello che mi sconvolge non è la sconfitta ma gli errori. In ricezione, infatti, abbiamo avuto l’80% di positività mentre in attacco il 30% condito con ben 33 errori e questo è indice di mancanza di convinzione”.

 

ORIGINAL MARINES ARZANO: Quaranta 11, Iadarola, Picerno, Siscovich 1, Cacciatori 3, Rankovic 11, Sacco (L), Metcalf 10, Thomas 7, Cella Elisa 17. Non entrati Mouha. All. Piscopo Antonio.
MONTE SCHIAVO BANCA MARCHE JESI: Togut 17, Kilic 22, Arimattei, Marinova 1, Borgogelli, Ritschelova Marcela 13, Zilio (L), Mifkova 13, Aldrich 7. Non entrati Cimoli, Petkova. All. Fracascia Emanuele.
ARBITRI: Gianluca Trevisan, Angelo Rusalen.
NOTE - durata set: 24', 22', 22', 22'; tot: 90'. Original Marines Arzano: battute sbagliate 5, vincenti 1, ricezione positiva 81% (perfetta 73%), attacco 33%, muri 14, errori 18. Monte Schiavo Banca Marche Jesi: battute sbagliate 7, vincenti 1, ricezione positiva 80% (perfetta 67%), attacco 44%, muri 14, errori
5.

 

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