• PALLAVOLO - CAPITAN CELLA: “PORTERÒ LA MIA ESPERIENZA IN NAZIONALE AD ARZANO” •

21/10/2005

(dal mensile di ottobre, Rosa Ciancio / foto di Felice De Martino) - Inizia alla fine dello scorso anno l’avventura di Elisa Cella, quando Marco Bonitta la convoca nella Nazionale Sperimentale per un collegiale in previsione della partecipazione ai Giochi del Mediterraneo e alle Universiadi, poi la conquista sofferta e combattuta della serie A1 con l’Original Marines Arzano. Ma la stagione 2004/2005 non finisce così, perché la nazionale la vuole in campo anche per il Grand Prix e per l’Europeo ed Elisa conquista un bronzo e due argenti. Proprio niente male il bottino di questo primo anno in nazionale. Ma la vera sfida inizia ora, capitano di una squadra tutta nuova che per la prima volta affronta il campionato di serie A1, ma siamo certi che Elisa riuscirà anche questa volta a raggiungere l’obiettivo di quest’anno: la permanenza nella massima serie del suo club. L’abbiamo avvicinata al termine di una seduta di allenamento, anche lì la grinta è la stessa che la Cella mette in campo. Le abbiamo chiesto cosa le ha regalato la Nazionale sia sul piano tecnico che personale: “E’ stata un’esperienza importantissima e intensa, ho lavorato costantemente per 4 mesi e credo di essere migliorata in tutti i fondamentali, in attacco, in battuta, in ricezione, a muro. Inoltre, confrontarmi con giocatrici di altissimo livello e con squadre che fino all’anno scorso guardavo solo in tv mi ha fatto maturare. Mi ha responsabilizzato tantissimo e cercherò di portare i frutti di quest’avventura ad Arzano”.
Durante l’Europeo di Zagabria abbiamo potuto osservare un’Elisa Cella reattiva e grintosa, ma anche quell’atleta che garantisce la ricezione perfetta, le battute punto, insomma la donna dei momenti difficili: “Penso di aver sbagliato pochissimi palloni grazie anche alla sicurezza e alla fiducia che le mie compagne mostravano nei mie confronti quando entravo in campo. Grazie al fatto che nei duri mesi di preparazione ognuna di noi ha lavorato per guadagnarsi il posto, non c’erano senatrici e giovani, il tutto spinte da una sana competizione”.
Sicuramente non sarà facile per la ventitreenne toscana riabituarsi al gioco e alle problematiche di un club, significa un po’ ricominciare da zero: “Non è semplice abituarmi a questo livello di allenamento, i sistemi ormai collaudati che davo per scontato non esistono più. Mi devo ridimensionare un po’, devo ricominciare a pensare con la mentalità della nostra squadra e a lavorare con le mie nuove compagne. Faccio un po’ fatica ma c’è massima disponibilità da parte di tutti, e poi con il passare dei giorni allenandoci insieme sta venendo fuori un bel gruppo. Ancora ci sono dei problemi di comunicazione quando parlo in italiano in campo nessuno mi capisce! Ma ce la faremo a raggiungere la salvezza, promessa da capitano, non senza il nostro pubblico che dovrà starci vicino ancora di più dell’anno scorso”.

 

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