(l'inviata Rosa Ciancio) - Stamattina
alla conferenza stampa tenutasi all’Holiday
Inn che presentava la tre giorni napoletana
per le qualificazioni al Mondiale 2006 di
volley presieduta dal bravo e sempre
disponibile addetto stampa Mario Canfora,
erano presenti l’allenatore della nazionale
italiana di pallavolo, Giampaolo Montali ed
il presidente federale Carlo Magri. Quest’ultimo
si è detto orgoglioso che la pallavolo abbia
conquistato un pubblico talmente vasto e con
una facilità fuori da ogni aspettativa
persino al di la dei risultati. Grande
convinzione ha invece mostrato Giampaolo
Montali, contento di giocare proprio a
Napoli le qualificazioni dei Mondiali 2006,
memore dell’accoglienza avuta l’anno scorso
in occasione della Word League. Egli sa bene
che non sarà un’impresa facile, non c’è la
solita squadra cenerentola che facilita il
compito, tutte e quattro le squadre possono
fare bene. La differenza la farà solo il
gioco che la Nazionale italiana saprà
esprimere e che i duri allenamenti hanno
perfezionato, bisogna solo concretizzare.
Montali precisa che l’obbiettivo principale
di quest’avventura napoletana resta quello
di creare il gruppo e trovare il proprio
stile di gioco, bisogna che gli azzurri
capiscano qual’ è il proprio ruolo nella
squadra e soprattutto siano consapevoli dei
propri limiti. Un elogio particolare, il
coach della nazionale, lo rivolge a Fei che
è riuscito, grazie alla sua tenacia e
soprattutto all’“attaccamento alla maglia”,
ingredienti fondamentali per far parte della
squadra, a recuperare dall’infortunio. Ai
nostri microfoni Giampaolo Montali ci è
apparso molto tranquillo, è consapevole che
i suoi atleti sono pronti sia atleticamente
che tecnicamente per cui basterà vedere cosa
saranno capaci di fare in campo: “Conto
soprattutto su chi ha già esperienza in
Nazionale come Fei, Vermiglio, il libero
Corsano ma soprattutto Mastrangelo”. Sembra
però che la squadra che possa maggiormente
mettere in difficoltà l’Italia sia la
Germania, ma anche Ucraina e Spagna non sono
da meno. La difficoltà sarà decidere
l’atteggiamento tattico che bisognerà
assumere con ognuna di loro: “Sono 3 squadre
molto diverse tra loro, ad esempio, mentre
la Spagna conta sulla sua battuta flottante,
Ucraina e Germania invece hanno dei
battitori in salto molto forti”.
Ne vedremo delle belle, speriamo che il
calore del pubblico partenopeo possa
contribuire alla riuscita di quest’impresa.