• VOLLEY - L'ITALIA CERCA IL CALORE DEL PUBBLICO PARTENOPEO PER CENTRARE LA QUALIFICAZIONE AI MONDIALI •

28/7/2005

(l'inviata Rosa Ciancio) - Stamattina alla conferenza stampa tenutasi all’Holiday Inn che presentava la tre giorni napoletana per le qualificazioni al Mondiale 2006 di volley presieduta dal bravo e sempre disponibile addetto stampa Mario Canfora, erano presenti l’allenatore della nazionale italiana di pallavolo, Giampaolo Montali ed il presidente federale Carlo Magri. Quest’ultimo si è detto orgoglioso che la pallavolo abbia conquistato un pubblico talmente vasto e con una facilità fuori da ogni aspettativa persino al di la dei risultati. Grande convinzione ha invece mostrato Giampaolo Montali, contento di giocare proprio a Napoli le qualificazioni dei Mondiali 2006, memore dell’accoglienza avuta l’anno scorso in occasione della Word League. Egli sa bene che non sarà un’impresa facile, non c’è la solita squadra cenerentola che facilita il compito, tutte e quattro le squadre possono fare bene. La differenza la farà solo il gioco che la Nazionale italiana saprà esprimere e che i duri allenamenti hanno perfezionato, bisogna solo concretizzare. Montali precisa che l’obbiettivo principale di quest’avventura napoletana resta quello di creare il gruppo e trovare il proprio stile di gioco, bisogna che gli azzurri capiscano qual’ è il proprio ruolo nella squadra e soprattutto siano consapevoli dei propri limiti. Un elogio particolare, il coach della nazionale, lo rivolge a Fei che è riuscito, grazie alla sua tenacia e soprattutto all’“attaccamento alla maglia”, ingredienti fondamentali per far parte della squadra, a recuperare dall’infortunio. Ai nostri microfoni Giampaolo Montali ci è apparso molto tranquillo, è consapevole che i suoi atleti sono pronti sia atleticamente che tecnicamente per cui basterà vedere cosa saranno capaci di fare in campo: “Conto soprattutto su chi ha già esperienza in Nazionale come Fei, Vermiglio, il libero Corsano ma soprattutto Mastrangelo”. Sembra però che la squadra che possa maggiormente mettere in difficoltà l’Italia sia la Germania, ma anche Ucraina e Spagna non sono da meno. La difficoltà sarà decidere l’atteggiamento tattico che bisognerà assumere con ognuna di loro: “Sono 3 squadre molto diverse tra loro, ad esempio, mentre la Spagna conta sulla sua battuta flottante, Ucraina e Germania invece hanno dei battitori in salto molto forti”.
Ne vedremo delle belle, speriamo che il calore del pubblico partenopeo possa contribuire alla riuscita di quest’impresa.
 

 

 

 

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