(ROSA
CIANCIO / foto di Felice De Martino) - Paolo
Giribaldi ci aveva avvertiti, è giunto ad Arzano per
vincere il campionato di A2 ed approdare alla
massima serie. E dopo un avvio con qualche
incertezza, il carattere e la voglia di fare stanno
man mano venendo fuori. Capitan Pinese e compagne
pazientemente sono riuscite partita dopo partita a
costruire le basi per diventare un gruppo
competitivo e da temere. Non conta chi si trovano di
fronte, lottano fino all’ultimo punto per
raggiungere l’obiettivo. Giribaldi è l’uomo in più
della squadra: le sue strategie risultano spesso
vincenti. L’ex coach di Roma è attento a tutti i
particolari tecnici e psicologici della squadra, sa
guidare con acume e concentrazione le sue ragazze in
ogni momento della gara: intuisce quando è
necessario alzare la voce e quando temperare il suo
animo da guerriero.
Che il campionato di A1 fosse molto equilibrato,
questo lo si sapeva sin dall’inizio. Tante le
squadre in classifica raggruppate nello spazio di
qualche spicciolo. La Brunelli Volley Nocera Umbra e
la Yamamay Busto Arsizio per ora fanno la voce
grossa, ma l’Original non sta certo a guardare. Ci
si attende da un momento all’altro il risveglio
della Virtus Roma della grande ex arzanese Annamaria
Quaranta: è forse quella capitolina ad avere sulla
carta qualcosina in più rispetto alle altre. Ma le
chiacchiere sono una cosa e le risposte del campo
altra storia.
Fin dalla prima gara l’Original Marines non ha avuto
vita facile, infatti si è scontrata subito con la
Brunelli Volley Nocera Umbra che sembra essere una
delle favorite di quest’inizio campionato e che però
ha dovuto arrendersi davanti alla supremazia
arzanese. Unica nota stonata è stata la sconfitta a
opera delle baresi di Castellana Grotte, davvero 3
punti regalati che avrebbero ora consentito al team
del presidente Russiello di essere in vetta alla
classifica. La strada ovviamente è lunga, ma Pinese,
Nagy, Palazzini, Romanò, Teneva, Roani, Fanella,
Ciotoli e Kirsia sanno di potercela fare grazie
anche ad un pubblico sempre caloroso che le
sostiene. Sarà però opportuno per le arzanesi
contenere in certi frangenti l’emotività ed il
nervosismo. La squadra napoletana ha evidenziato
spesso limiti di tenuta nervosa. Tante volte il
coach ha dovuto sgolarsi per far restare concentrate
le varie Teneva e Palazzini, ragazze che fanno del
carattere la loro arma vincente, ma che spesso vanno
in escandescenza anche per un torto arbitrale
subito. La vera protagonista di questa squadra,
l’opposta ungherese Mariann Nagy, si è conquistata
subito il titolo di miglior realizzatrice di questa
prima parte del campionato: quando la palla orbita
presso le sue sapienti mani il punto è assicurato.
Il presidente Russiello avrebbe voluto condurla
all’ombra del Vesuvio già nel disgraziato torneo
dello scorso anno terminato con l’amara
retrocessione in A2, ma la forte ungherese,
professionista esemplare, ha preferito prima
terminare il campionato a Roma per poi abbracciare
il progetto arzanese che i tifosi si augurano
riconsegnerà la squadra alla massima serie.