(dall'inviata Rosa Ciancio / foto di Felice
De Martino) -
ORIGINAL MARINES ARZANO - RADIO 105 FOPPAPEDRETTI
BERGAMO 1-3 (26-24, 19-25, 22-25, 23-25)
ORIGINAL MARINES ARZANO: Quaranta 13, Iadarola,
Mouha 5, Cacciatori, Rankovic, Sacco (L), Metcalf
18, Thomas 7, Cella 14. Non entrati Picerno,
Siscovich. All. Piscopo Antonio.
RADIO 105 FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Ortolani 17, Croce
(L), Barazza 4, Secolo 16, Paggi 20, Piccinini 18,
Lo Bianco, Poljak. Non entrati Gujska, Lehtonen.
All. Fenoglio Marco.
ARBITRI: Roberto Mastrodonato, Giuseppe Caldarola.
NOTE - durata set: 26', 21', 23', 25'; tot: 95'.
Original Marines Arzano: battute sbagliate 8,
vincenti 3, ricezione positiva 82% (perfetta 71%),
attacco 37%, muri 9, errori 12. Radio 105
Foppapedretti Bergamo: battute sbagliate 11,
vincenti 2, ricezione positiva 71% (perfetta 57%),
attacco 42%, muri 16, errori 22.
Dopo la sconfitta di Novara l’Original Marines
Arzano si è trovata di fronte la campionessa
d’Italia Radio 105 Foppapedretti, che già dai suoi
primi passi sul parquet di gioco ha fatto tremare il
Palacasoria. La perfezione nei movimenti e la
semplicità del gesto atletico facevano temere il
peggio per l’Original Marines, ma le bergamasche
sono scese in campo con poca determinazione e molto
tranquille permettendo così alla squadra di coach
Piscopo di vincere persino un set. Ma Piccinini e
compagne ogni volta che era necessario mettevano la
palla a terra facendo svanire in pochi attimi il
duro lavoro delle avversarie. Grande prestazione
dell’ex opposto arzanese, Annamaria Quaranta che
sicuramente ha dimostrato che anche in serie A1 e da
schiacciatrice di banda può essere un punto di
riferimento per la squadra napoletana. Poco
convincente invece ci è sembrata la prestazione di
Maurizia Cacciatori in alcuni momenti della partita
soprattutto quando preferendo servire alcune
giocatrici anzicchè altre ha reso il gioco scontato.
Chi poteva ma soprattutto voleva, conoscendo il suo
carattere, dare di più era Elisa Cella che non
sempre è riuscita a esprimere il suo gioco.Sicuramente
il risultato di questa seconda giornata di
campionato lo ha deciso la poca amalgama della
squadra partenopea che non ha saputo sfruttare le
occasioni che le sono state concesse e che la
Foppapedretti non è abituata a concedere, ma come
dice il presidente Russiello: “Va bene così, abbiamo
combattuto e abbiamo giocato una grande pallavolo ma
avevamo di fronte le campionesse d’Italia. Per
adesso dobbiamo accontentarci di giocare con il
massimo impegno e con intensità”. Nel primo set
capitan Cella e compagne sono state quasi sempre in
vantaggio e tra una palla punto e una sbagliata di
Serena Ortolani c’erano gli attacchi vincenti di
Annamaria Quaranta e di Nancy Matcalf (26-24). Nel
secondo parziale parte bene la squadra allenata da
Marco Fenoglio ma le partenopee non mollano e dal
7-10 recuperano fino al 10-10 ma una grande Paola
Paggi al centro trascina le sue sul 20-15 e a finire
il lavoro ci pensa Francesca Piccinini che mette a
segno la palla del 25-19. Nella terza frazione di
gioco nonostante gli sforzi di Elisa Cella e
Annamaria Quaranta le arzanesi sono costrette e a
subire al centro gli attacchi di Paola Paggi e di
banda di Manuela Secolo. Il set si chiude 25-22 per
le bergamasche. Nell’ultima fase di gioco si
combatte punto a punto fino al 18-18 con una buona
azione dell’opposta arzanese Metcalf dove un errore
di Piccinini e un muro vincente di Elisha Thomas
porta Cacciatori e compagne sul 20-18, un vantaggio
che da forza alle napoletane che non si arrendono
lottando fino al 22-22. E’ proprio a questo punto
che l’Original Marines Arzano perde la partita una
parola detta dall’americana Nancy Matcalf e non
capita da Annamaria Quaranta, ovviamente ci sono
ancora dei problemi di comunicazione tra le atlete,
fa cadere a terra un pallone che scotta. Errore
fatale in quanto rende insicura l’opera del libero
Beatrice Sacco, che finora aveva condotto una
partita eccezionale grazie alle sue ricezioni e
difese sempre puntuali, che con un po’ di incertezza
riceve i successivi palloni e nulla vale l’ingresso
di Marianna Iadarola perché ormai Francesca
Piccinini aveva deciso di chiudere il match (25-23).