• PALLAVOLO: ORIGINAL MARINES ARZANO - RADIO 105 FOPPAPEDRETTI BERGAMO 1-3 •

13/10/2005

(dall'inviata Rosa Ciancio / foto di Felice De Martino) -

ORIGINAL MARINES ARZANO - RADIO 105 FOPPAPEDRETTI BERGAMO 1-3 (26-24, 19-25, 22-25, 23-25)

ORIGINAL MARINES ARZANO: Quaranta 13, Iadarola, Mouha 5, Cacciatori, Rankovic, Sacco (L), Metcalf 18, Thomas 7, Cella 14. Non entrati Picerno, Siscovich. All. Piscopo Antonio.

RADIO 105 FOPPAPEDRETTI BERGAMO: Ortolani 17, Croce (L), Barazza 4, Secolo 16, Paggi 20, Piccinini 18, Lo Bianco, Poljak. Non entrati Gujska, Lehtonen. All. Fenoglio Marco.

ARBITRI: Roberto Mastrodonato, Giuseppe Caldarola.

NOTE - durata set: 26', 21', 23', 25'; tot: 95'. Original Marines Arzano: battute sbagliate 8, vincenti 3, ricezione positiva 82% (perfetta 71%), attacco 37%, muri 9, errori 12. Radio 105 Foppapedretti Bergamo: battute sbagliate 11, vincenti 2, ricezione positiva 71% (perfetta 57%), attacco 42%, muri 16, errori 22.

Dopo la sconfitta di Novara l’Original Marines Arzano si è trovata di fronte la campionessa d’Italia Radio 105 Foppapedretti, che già dai suoi primi passi sul parquet di gioco ha fatto tremare il Palacasoria. La perfezione nei movimenti e la semplicità del gesto atletico facevano temere il peggio per l’Original Marines, ma le bergamasche sono scese in campo con poca determinazione e molto tranquille permettendo così alla squadra di coach Piscopo di vincere persino un set. Ma Piccinini e compagne ogni volta che era necessario mettevano la palla a terra facendo svanire in pochi attimi il duro lavoro delle avversarie. Grande prestazione dell’ex opposto arzanese, Annamaria Quaranta che sicuramente ha dimostrato che anche in serie A1 e da schiacciatrice di banda può essere un punto di riferimento per la squadra napoletana. Poco convincente invece ci è sembrata la prestazione di Maurizia Cacciatori in alcuni momenti della partita soprattutto quando preferendo servire alcune giocatrici anzicchè altre ha reso il gioco scontato. Chi poteva ma soprattutto voleva, conoscendo il suo carattere, dare di più era Elisa Cella che non sempre è riuscita a esprimere il suo gioco.Sicuramente il risultato di questa seconda giornata di campionato lo ha deciso la poca amalgama della squadra partenopea che non ha saputo sfruttare le occasioni che le sono state concesse e che la Foppapedretti non è abituata a concedere, ma come dice il presidente Russiello: “Va bene così, abbiamo combattuto e abbiamo giocato una grande pallavolo ma avevamo di fronte le campionesse d’Italia. Per adesso dobbiamo accontentarci di giocare con il massimo impegno e con intensità”. Nel primo set capitan Cella e compagne sono state quasi sempre in vantaggio e tra una palla punto e una sbagliata di Serena Ortolani c’erano gli attacchi vincenti di Annamaria Quaranta e di Nancy Matcalf (26-24). Nel secondo parziale parte bene la squadra allenata da Marco Fenoglio ma le partenopee non mollano e dal 7-10 recuperano fino al 10-10 ma una grande Paola Paggi al centro trascina le sue sul 20-15 e a finire il lavoro ci pensa Francesca Piccinini che mette a segno la palla del 25-19. Nella terza frazione di gioco nonostante gli sforzi di Elisa Cella e Annamaria Quaranta le arzanesi sono costrette e a subire al centro gli attacchi di Paola Paggi e di banda di Manuela Secolo. Il set si chiude 25-22 per le bergamasche. Nell’ultima fase di gioco si combatte punto a punto fino al 18-18 con una buona azione dell’opposta arzanese Metcalf dove un errore di Piccinini e un muro vincente di Elisha Thomas porta Cacciatori e compagne sul 20-18, un vantaggio che da forza alle napoletane che non si arrendono lottando fino al 22-22. E’ proprio a questo punto che l’Original Marines Arzano perde la partita una parola detta dall’americana Nancy Matcalf e non capita da Annamaria Quaranta, ovviamente ci sono ancora dei problemi di comunicazione tra le atlete, fa cadere a terra un pallone che scotta. Errore fatale in quanto rende insicura l’opera del libero Beatrice Sacco, che finora aveva condotto una partita eccezionale grazie alle sue ricezioni e difese sempre puntuali, che con un po’ di incertezza riceve i successivi palloni e nulla vale l’ingresso di Marianna Iadarola perché ormai Francesca Piccinini aveva deciso di chiudere il match (25-23).
 

 

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