• L'ORIGINAL MARINES ARZANO CROLLA MISERAMENTE A SANTERAMO RIMANENDO IN ZONA RETROCESSIONE •

8/1/2006

(ROSA CIANCIO) - Inizia male l’Original Marines Arzano perdendo contro il Santeramo di Miceli nel primo scontro salvezza di questo 2006, sicuramente non ci aspettavamo di vedere dei miracoli ma almeno un gioco più fluido e grintoso vista la posta in palio, sarebbe infatti bastato più convinzione e determinazione per permettere alla squadra di Simonetta Avalle di giocarsi tutto al tie-break. Troppi cambiamenti non fanno mai bene ma ad Annamaria Quaranta sicuramente hanno giovato, infatti ritorna a giocare da opposto, ritorna ad attaccare con i suoi colpi imprendibili che in questo match hanno stupito non poco. Ancora da migliorare l’attacco di seconda linea ma di certo lotterà con le unghie e con i denti per continuare a giocare nel suo ruolo potendo persino risultare una giocatrice importante per la salvezza. A Simonetta Avalle, nuovo coach della compagine arzanese, è stato affidato un compito niente affatto facile soprattutto dopo questa sconfitta che lascia tanta amarezza. Più di una volta durante il match la sua squadra non ha saputo sfruttare il vantaggio cedendo con delle ingenuità non ammissibili a certi livelli. Si è vista una Maurizia Cacciatori migliorata nello spirito ma ancora poco nel gioco, da un lato si sforza di palleggiare palloni al limite della correttezza mentre dall’altro insiste con alzate molto scontate che mettevano in seria difficoltà le proprie compagne. Poco ci è piaciuta anche il capitano, Elisa Cella, che, ci dispiace a dirlo, sembra spenta e scarica di quella grinta che tanto l’ha contraddistinta nella scorsa stagione, rischia poco e non riesce a dare il suo contributo alla squadra. Buona invece è stata la prestazione di Ingrid Siscovich che ha saputo mettere in difficoltà le avversarie con il suo gioco intelligente e vario. Al centro Thomas e Rankovic sono riuscite a tenere bene a muro e in attacco, soprattutto Elisha dando prova di aver trovato una buona intesa con la Cacciatori.
Nel primo set il Santramo e l’original Marines si studiano arrivando al primo time out tecnico con la squadra di Miceli in vantaggio di un sol punto. Ma le napoletane commettono troppi errori in difesa e in ricezione così Marulli e compagne ne approfittano portandosi in vantaggio dal 15-11 fino al 20-14. Un vantaggio che le pugliesi gestiscono ottimamente e dove vediamo una Turlea in gran forma alla quale si è opposta solo la centrale statunitense Elisha Thomas che ha messo a terra quasi tutti i palloni che ha avuto a disposizione. Finisce così 25-19 per il Santeramo il primo set.
Nella seconda frazione di gioco inizia sulla falsa riga del primo ma questa volta capitan Cella e compagne riescono a tenere meglio gli attacchi di Larsen e della Bukova recuperando il break di 3 punti che avevano portato le baresi dal 5-6 all’8-6. Continua in parità il set fino a 23 nonostante gli errori in battuta di Thomas e Cella, che potevano mettere in discussione il risultato di questo parziale.Grazie ad un’ottima battuta di Marianna Iadarola e al muro della Quaranta si riapre il match per la squadra del presidente Russiello che chiude 25-23.
Anche il terzo set si apre all’insegna della parità fino al dodicesimo punto dopo di chè coach Miceli ha visto la sua squadra sempre più in vantaggio tanto da concedersi il lusso di mettere in campo il suo nuovo acquisto ,,,, Grass che ha esordito con il punto del 25-20.
Nella quarta frazione di gioco , l’Original Marines si è davvero fatta scappare l’occasione di giocarsi tutto al tie-break. Elisa Cella nei primi punti sembrava voler recuperare la prestazione poco convincente del match ma la serie positiva è durata poco. Sul 20-15 per le baresi la partita appariva volta al termine ma le napoletane recuperano punto dopo punto portandosi sul 23-23. Era il momento di chiudere, visto soprattutto il vantaggio psicologico, ma un attacco poco attento della Korukovets che invece di prepararsi all’azione offensiva si è preoccupata troppo di quella difensiva, compito di Beatrice Sacco, ha spento ogni illusione.
 

 

 

                                 INDIETRO