• ORIGINAL MARINES ARZANO: È RESA INCONDIZIONATA? •

24/2/2006

(di ROSA CIANCIO) - Una dopo l’altra, l’Original Marines ha affrontato tutte le più grandi squadre di questo campionato di serie A1, Sant’Orsola Asystal Novara, Foppapedretti Bergamo, Despar Perugia, Monte Schiavo Banca Marche e la Scovolini Pesaro. Tante, troppe sconfitte che pesano sul morale e sul gioco delle inesperte arzanesi. Una squadra senza nemmeno un punto di riferimento, nessuna che faccia la differenza, si può puntare solo sul gruppo ma questo nella massima serie non basta. I gravi problemi in tutti i fondamentali soprattutto, nei momenti topici, le pecche avvilenti in attacco sono ingredienti che minano le buone intenzioni di tutte le giocatrici. Purtroppo le scelte del presidente Russiello pesano come un masso sulla testa di tutti e nonostante il grande lavoro e la grinta prima di Piscopo e ora di Simonetta Avalle, i risultati non arrivano. Ci chiediamo come un presidente che sia riuscito a creare una squadra in grado in un solo anno di arrivare dall’ A2 all’A1 si sia dimenticato quali fossero i criteri per scegliere le giocatrici giuste per rimanere nella massima serie. A parte il solito contributo di grinta e combattività fornito da Annamaria Quaranta, opposto troppe volte sottovalutata e del capitano Elisa Cella che pur impegnandosi al massimo non riesce ad emulare le prestazioni dello scorso anno, il resto delle atlete ci sembrano in seria difficoltà. Persino Maurizia Cacciatori ad inizio campionato ha avuto non pochi problemi a rimettersi in carreggiata dopo due anni passati lontano dal campionato Italiano. Del resto si poteva intuire che 6, 7 atlete non avrebbero potuto reggere da sole un campionato tanto duro e competitivo come la massima serie, e gli orrori, più che gli errori, anche in sede di programmazione e di mercato, sono subito sembrati evidenti. Si è voluto smantellare una squadra che aveva vinto l’A2 grazie soprattutto alla forza del gruppo e alla qualità di atlete del calibro di Elisabeth Bachman, Okrachkova e della neo mamma Marchekova, mai degnamente sostituite. Poi, si è deciso di puntare su atlete sconosciute, sponsorizzate più dai procuratori che dall’effettiva validità del curriculum come l’americana venuta dal torneo giapponese Elisha Thomas, apprezzata dai tifosi arzanesi più per la prorompente bellezza che per le qualità tecniche. Che dire, ad Arzano hanno perso una grande occasione, quella di rilanciare il volley in Campania e di diventare un punto di riferimento importante per tutti gli altri sport partenopei. Sarà stata anche sfortuna, un po’ di avventatezza, ma in questi casi quanto manca la programmazione e si investono male risorse non è facile rimediare. Ci auguriamo che nelle prossime gare la voglia di riscatto davanti agli occhi di tutto il mondo della pallavolo riesca a motivare talmente tanto le ragazze di Simonetta Avalle da permettergli di non fallire le occasioni importanti come l’imminente gara contro Tortolì, quella contro la Megius Padova e l’Infotel Forlì. Tutte squadre che orbitano intorno alla zona salvezza perché in questo campionato 2005/2006 non esistono squadre di centro classifica, esistono compagini forti e compagini deboli.
 

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