4/6/2005
(dal mensile n. 7, Mario Canfora) -
L’impresa è di quelle importanti. Vedere l’Original
Marines Arzano in serie A1 di volley femminile è
qualcosa che vale molto più del risultato
sportivo vero e proprio. E’ l’immagine di una
cittadina a nord di Napoli che arriva sulle
pagine nazionali di quotidiani e riviste non
solo perché il sindaco viene preso a martellate
da un balordo in mezzo alla strada. E’
l’immagine vera di una realtà sportiva pulita,
dove il valore dell’amicizia e del rispetto
verso il prossimo è ancora alto. La società
arzanese è in tal senso un modello da seguire.
Composta da un gruppo di amici, capitanati dal
presidente Enzo Russiello, che si divertono,
discutono, talvolta litigano, sempre però
affrontando i problemi col sorriso sulle labbra.
Pensare alla A1, a inizio di stagione, era da
folli. Ma col passare delle giornate, osservando
il livello delle avversarie, l’ipotesi di poter
competere per la promozione si rafforzava sempre
più. Il titolo di campione d’inverno già aveva
fatto capire tanto. La neopromossa in A2 Arzano
c’era, il doppio salto di categoria poteva
tramutarsi in realtà. Il tutto grazie
soprattutto alla caparbietà del tecnico profeta
in patria, Antonio Piscopo, e di un gruppo di
ragazze molto unito. Le lacrime di Elisabeth
Bachman, nei festeggiamenti del dopo promozione,
resteranno a lungo impresse nella memoria della
gente di Arzano. Un’americana diventata in breve
tempo l’amica di tutti, grande professionista
dentro ma in particolar modo fuori dal campo.
Divertiamoci con la A1, adesso. Senza proclami e
tante strombazzature, con l’umiltà di sempre. La
strada intrapresa da Arzano non è ancora giunta
al capolinea… |