• PALLAVOLO - L'ORIGINAL MARINES ARZANO TORNA A VINCERE BATTENDO LA YAMAMAY •

4/2/2007

ORIGINAL MARINES ARZANO - YAMAMAY BUSTO ARSIZIO 3-1 (26-24, 27-25, 19-25, 25-20)

Original Marines Arzano: Iadarola (L), Fanella 12, Palazzini 12, Pinese 4, Ciotoli n.e., Roani 13, Stanga, Romanò Maria Pia 10, Nagy 24. All. Giribaldi. Battute errate: 11, vincenti: 6; Muri: 17.
Yamamay Busto Arsizio: Viganò 12, Erbetta n.e., Valeriano, Loikkanen 12, Lanzini, Bruno, Molinengo (L), Fokkens 4, Luciani 13, Benini 11, Parenti 12. All. Parisi. Battute errate: 10, vincenti: 7; Muri: 8 (Parenti 3).
Arbitri: Bertogna - Savino
Spettatori: 350 (50 per Yamamay)

(DALL'INVIATA ROSA CIANCIO) - L’Original Marines Arzano si aggiudica una delle partite più difficile di questo campionato di serie A2, il Palacasoria ha ritrovato la sua squadra. La grinta, la determinazione e soprattutto il coraggio sono state le armi vincenti di Pinese e compagne. La capolista Yamamay di Busta Arsizio si aspettava una squadra con poche risorse e in crisi, invece l’Original Marines Arzano le ha sorprese e a dir la verità ha stupito un pò tutti. Chi si aspettava la solita gara povera di emozione si è dovuto ricredere fin dai primi punti dove la compagine partenopea ha subito preso in mano la partita dimostrando di avere veramente voglia di vincere questo match. I segnali erano chiari, pochi errori, grande attenzione sotto rete, muro e difesa, tutto faceva pensare che quella sarebbe stata un’impresa. Infatti proprio il muro è stato l’elemento che ha davvero messo in crisi le attaccanti avversarie soprattutto dal punto di vista morale, grande prestazione di Maria Pià Romanò che con i suoi attacchi e i suoi muri ha disputato una delle sue migliori partite ad Arzano. Ma anche Maura Palazzini, Silvia Fanella e Nagy ci hanno messo lo zampino. Infatti è stata proprio l’opposta Marian Nagy a dare filo da torcere alla Yamamay con i suoi attacchi da prima e da seconda linea, una gara la sua quasi perfetta con ben 22 punti messi a segno. Importante anche l’apporto di Silvia Fanella che certo non ci ha fatto rimpiangere le prestazioni della Teneva dimostrando dall’alto dei suoi 178 cm di poter dire la sua anche a muro. Un po’ sottotono Manuela Roani che però nei momenti che contano, soprattutto nel finale del quarto set è stata decisiva mettendo sottopressione la Yamamay Busto Arsizio. In questa partita si sono invertite le parti, la capolista ora attraversa un momento di difficoltà mentre l’Arzano quel momento sembra averlo superato. Amara quindi è stata questa trasferta per Viganò e compagne che probabilmente hanno pagato anche il duro viaggio che sono state costrette ad affrontare, sveglia alle 4 e aereo alle 7 certo non si poteva chiedere molto a queste atlete. Le ragazze di coach Parisi hanno tentato in tutti i modi di contrastare il team napoletano soprattutto al centro con Daria Parenti e Nicoletta Lucani che hanno messo spesso le mani avanti alle attaccanti arzanesi. Viganò e compagne hanno creduto di poter riaprire l’incontro vincendo il terzo set ma sono dovute tornare a casa a mani vuote lasciando tutti e tre i punti all’Original Marines Arzano che può così continuare a crederci.
Nel primo set le due compagini si studiamo e sono soprattutto le centrali a darsi battaglia, Romanò e Palazzini da un lato e Parenti e Luciani dall’altro. Dopo il time-out tecnico le ragazze di coach Parisi mantengono un vantaggio di 3 punti, ma Fanella prima in attacco e poi a muro riesce a riportare l’Arzano in parità. Il Busto Arsizio comincia a subire il pressing arzanese che produce buoni risultati. L’attenzione e la determinazione consentono alle partenopee di portarsi prima sul 20-17 e poi sul 22-19 dove una serie di errori in battuta da entrambe le parti fa proseguire il set ai vantaggi. L’Original Marines Arzano conquista così il primo parziale grazie ad un punto in battuto di Manuela Roani e mette le basi per il buon esito di questo match.
Nel secondo set le arzanesi continuano a mettere in difficoltà il gioco della Yamamay portandosi subito in vantaggio sull’8-4 ma Viganò e compagne tentano di reagire con gli attacchi della Parenti ma è la battuta vincente di Marian Nagy sull’11-7 a costringe al time-out coach Parisi. Nonostante gli attacchi dell’opposta arzanese, Parenti riesce a riportare la sua squadra in parità, prima in fase offensiva, poi con una schiacciata che punisce la ricezione errata delle avversarie ed infine il 16-16 è suggellato dal su Silvia Fanella. Si continua lottando punto a punto, è l’Arzano ad aggiudicarsi il primo set point con un muro, ma il punto della vittoria gli viene negato dell’arbitro che chiama fuori l’attacco lungolinea di Nagy. E’ ancora Daria Parenti a continuare a dare filo da torcere alle sue avversarie inutilmente però, infatti l’Original chiude sul 27-25 mettendo una seria ipoteca sull’incontro.
Nel terzo parziale la Yamamay sembra più aggressiva, il primo punto è infatti messo a segno da Loikkanen e qualche errore di troppo della squadra di casa favorisce il Busto Arsizio. Coach Giribaldi corre ai ripari chiamando time-out sul 8-12 ma Viganò e compagne ci credono e continuano a macinare punti. Le arzanesi però non cedono senza combattere e provano comunque a recuperare, ma la schiacciata in rete della Nagy con il muro a uno è un segnale forte che carica Lucani e compagne che chiudono 25-19. Nel quarto e ultimo set le due compagini sono davvero agguerrite e le partenopee si trovano di fronte un gruppo più combattivo, infatti solo il muro della Palazzini gli permette di arrivare al primo time-out tecnico in vantaggio 8-7. Si continua a giocare punto a punto fino al 12 pari, poi Pinese e compagne prendono in mano la partita, soprattutto grazie ad un’ottima Romanò in attacco e ad una Roani ritrovata, infatti è proprio quest’ultima che con un attacco e un ace in battuta a segnare il massimo vantaggio 20-15. Gli ultimi 5 punti sembrano non arrivare più e gli errori di Fanella e di Nagy, finora impeccabili, costringono Giribaldi al time out. Ma la Nagy c’è! E’ lei a conquistare il venticinquesimo punto e il Palacasoria esplode di felicità. L’Original Marines fa di nuovo sognare i propri tifosi.
 

 

 

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