• L'EX PISCOPO RISPONDE AL PRESIDENTE RUSSIELLO: : "NON SONO UNA PARENTESI"  •

1/5/2006

(di ROSA CIANCIO) - Solo un anno è durato il sogno dell’Original Marines Arzano di portare a Napoli il grande volley femminile, un risultato, ci dispiace dirlo, preannunciato. Purtroppo già da subito la squadra del presidente Russiello ha mostrato i suoi limiti, ad aggravare la situazione un calendario decisamente a sfavore che la vedeva sin dalle prime giornate confrontarsi con le grandi del campionato, Asystel Novara e Foppapedretti per dirne alcune. La squadra arzanese si troverà ad affrontare di nuovo l’A2 con, sicuramente, tanta esperienza e voglia di ritornare ai massimi livelli. Per il bilancio finale lasciamo la parola all’ex coach Antonio Piscopo sicuramente dispiaciuto per la fallimentare stagione dell’Original Marines Arzano: “Questa sconfitta mi lascia l’amaro in bocca. Vedere impotente la mia squadra scivolare sempre più giù fino a concludere questo campionato di A1 in penultima posizione mi intristisce. Sapevo fin dall’inizio che sarebbe stata un’impresa ardua, ma a renderla più complicata è stato il dover iniziare la preparazione con poche atlete arrivando a completare la squadra solo una settimana prima dell’inizio della ‘Regular Season’. Costruire un gruppo di per se è un lavoro duro e sicuramente lungo, certo non si può avere la presunzione di formarlo durante il campionato. Ho aspettato invano l’arrivo di una schiacciatrice di banda che avrebbe fatto la differenza: definire la Korukovets l’elemento che avrebbe potuto far uscire l’Arzano dalla crisi è davvero ridicolo! Non era sicuramente all’altezza della situazione. E pensare che Siscovich e Annamaria Quaranta, che non avrebbero dovuto essere le trascinatrici di questa squadra, si sono ritrovate ad avere un ruolo da protagoniste. Non sono stati fatti acquisti mirati che potessero realmente risultare utile all’obiettivo salvezza, probabilmente perché il mercato offriva poche giocatrici che facevano al caso nostro, tra le quali solo alcune erano disposte a venire in una realtà così difficile come quella napoletana, preferendo società più consolidate. Fra l’altro le migliori atlete avevano un ingaggio troppo alto per il budget societario. Comprare solo Maurizia Cacciatori non è bastato, soprattutto dopo la rescissioni dei contratti con Liesbeth Mouha e Nancy Metcalf. L’opposta statunitense ha giocato sei partite, poi si è infortunata, era una giocatrice di sicuro valore – confida l’ex timoniere arzanese- che dava un po’ fastidio per il suo carattere, ma che sicuramente poteva aiutarci. Anche mandare via Mouha è stato un’errore, perché giocando in Italia già da un anno conosceva bene l’italiano e sicuramente aveva una marcia in più rispetto alla Rankovic. Inoltre aavere a disposizione due sole centrali rende certamente più complicato il lavoro di un allenatore. Privandosi di due atlete di questo calibro, la società ha dimostrato di voler un po’ affidarsi alla sorte, soprattutto visto che questa decisione è stata presa subito dopo le mie dimissioni e che fino ad allora non se n’era mai parlato”.
Antonio Piscopo, in effetti, era stato uno dei maggiori, se non il principale artefice del miracolo arzanese e vedersi sbattere la porta in faccia senza grande riconoscenza proprio non gli va’ giù: “Ho letto un’intervista su un noto quotidiano napoletano in cui il presidente Russiello mi ha definito una parentesi ormai chiusa. Non è stato piacevole leggere queste considerazioni, soprattutto visti i sacrifici e la passione che insieme abbiamo messo in questo progetto. Finchè ho vinto sono rimasto al mio posto, sono bastati solo due mesi di sconfitte, fra l’altro preventivabili, per cancellare tutto ciò che era stato costruito, senza possibilità di recuperare. La società bianco-blu deve ancora crescere tanto: lo farà soltanto se saprà attorniarsi di persone competenti come Rino Improta”.
Finita la tempesta, l’orizzonte di Piscopo sembra di nuovo illuminarsi. E lo stesso Piscopo che ci anticipa la lieta notizia: “Mi ha chiamato Marco Mencarelli selezionatore e coach della nazionale femminile juniores per far parte del suo staff. Partirò a metà giugno per seguire l’under 20. Un’opportunità ghiotta per chi come me ama tanto la pallavolo. Ne approfitterò inoltre per riflettere bene sul mio futuro. Sono contento di aver allenato, dopo l’esperienza con l’Arzano, il Rota Volley di Mercato San Severino, soprattutto visto il quinto posto conquistato nel campionato di B2 con giocatrici così giovani. Pur non centrando i play-off siamo comunque la prima squadra campana dopo la Santagata Centro Ester. La decisione di allenare in serie B è stata dettata dall’immensa voglia di ritornare in palestra e la proposta della società salernitana mi intrigava non poco. Maturerò infatti anche l’ipotesi di restare in serie B, il rispetto e la fiducia dimostratami dal presidente Giuseppe Maiellaro sicuramente potrebbero porre le basi per una collaborazione duratura. Soprattutto visto che ad Arzano ho un bel gruppo giovanile, circa 150 ragazzi che finora mi hanno dato non poche soddisfazioni, infatti attualmente siamo campioni provinciali e dovremo affrontare la finale regionale contro il Benevento. Ma le proposte da vagliare sono tante dalla serie B fino all’A2, valuterò bene quale sarà la migliore, la mia voglia di allenare è infinita”.
 

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