2/6/2007
(ROSA CIANCIO) - L’Original Marines, squadra
costruita con il preciso obiettivo di
portare Azano in serie A1 si è ritrovata,
nel corso di questo campionato, a dover
difendere la permanenza in A2. Brutto colpo
per il presidente Russiello (nella
foto) che davvero aveva creduto
nell’impresa, quella di riassaporare di
nuovo la massima serie e confrontarsi con
squadre del calibro della Sant’Orsola
Asystal Novara, della Despar Perugia.
Purtroppo il sogno è rimasto ancora nel
cassetto. Deluso è anche coach Paolo
Giribaldi che aveva lasciato Roma con il
preciso intento di vincere questo campionato
ad Arzano, tanto che la scelta delle atlete
è stata quasi esclusivamente fatta da lui.
L’unica squadra a poter impensierire la
compagine napoletana sarebbe dovuta essere
Roma, invece l’Arzano si è complicata la
vita da sola. Perdendo partite facili e
soprattutto non portando a casa punti
importanti contro le dirette concorrenti.
Tante volte ha avuto la possibilità di
reinserirsi nella lotta per i play-off, ma
ha sempre fallito l’impresa. Un’altalena di
risultati che mai hanno dato alla critica la
sensazione di trovarsi al cospetto di una
squadra idonea a quelli che erano stati i
proclami della vigilia. A questo punto ci
chiediamo se l’Original Marines poteva fare
di più? Indubbiamente si. Probabilmente
qualcosa non è scattato, forse l’intesa tra
le atlete, forse il feeling con l’allenatore
non è stato mai idilliaco. Sta di fatto che
tutto ha avuto inizio con l’allontanamento
della ‘presunta’ fuoriclasse bulgara Rady
Teneva: l’atleta che avrebbe dovuto fare la
differenza si è rivelata un flop clamoroso
ed ha finito per compromettere tutti i piani
di presidente Russiello. Certo Silvia
Fanella ha disputato un buon campionato, ma
sarebbe stato necessario avere in organico
un’altra campionessa come Marian Nagy,
l’opposta arzanese è risultata una delle
migliori realizzatrici di questa stagione
con ben 646 punti messi a segno, seconda
solo a Carmen Turlea che di punti ne ha
fatti 650. L’arrivo provvidenziale di Ilona
Marljukic ha permesso al team arzanese di
tirare un sospiro di sollievo. La
schiacciatrice russa, pur arrivando da un
periodo di inattività, si è messa subito a
disposizione delle compagne dimostrandosi
jolly prezioso per coach Giribaldi,
arrivando persino a sostituire l’infortunata
Maria Pia Romanò al centro. Dall’alto dei
suoi 191 cm, se fosse arrivata prima avrebbe
potuto sicuramente alleggerire la pesante
situazione della squadra partenopea. Nel
girone di ritorno l’Arzano è riuscita a
vincere solo cinque patite su quindici, e si
è salvata soprattutto capitalizzando un
girone di andata più proficuo. Adesso,
bisognerà ricominciare da capo e guardare al
prossimo campionato memori degli errori
fatti in questa stagione. Chissà cosa si
inventerà ancora il presidente Russiello per
portare la sua squadra nella massima serie,
riuscirà a creare un gruppo capace di
permettere ad Arzano di continuare a
sognare? Punto di partenza su cui si dovrà
lavorare sarà ripristinare l’entusiasmo
quasi sopito del pubblico arzanese,
nonostante tutto, comunque sempre vicino
alle proprie beniamine.
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