• PALLAVOLO - RUSSIELLO, PISCOPO E LA SQUADRA: IL TRIONFO DI UN GRUPPO VINCENTE •

6/6/2005
(dal mensile “PianetAzzurro” n. 7, Rosa Ciancio) - Abbiamo catturato le prime emozioni del patron arzanese Russiello dopo la vittoria che valeva la promozione in serie A1. Sconvolto e visibilmente emozionato il presidente che sembrava un uomo tutto d’un pezzo si è sciolto quando ha visto la realizzazione di un sogno. Perchè solo di un sogno si tratta, nei suoi programmi ci sono ancora tanti obiettivi da raggiungere. Ai nostri microfoni riesce solo a dire: “Sono contento della mia squadra che ci ha ripagato del duro lavoro svolto quest’anno. Meritavamo di vincere soprattutto davanti al nostro pubblico che ringrazio e abbraccio con lo stesso calore che ci ha regalato durante tutta la stagione e prometto grandi sorprese per il prossimo anno”. Antonio Piscopo è fiero di essere riuscito in soli sei anni a passare dalla serie C addirittura alla serie A1, allora quando il presidente Russiello lo chiamò per allenare certo non avrebbe creduto mai di riuscire in quest’impresa. Egli ci confessa, che dopo aver perso le prime due gare contro laFornarina, sapeva che l’unico modo per andare avanti era quello di affrontare una partita alla volta così diceva alle sue atlete: “Possiamo farcela non dobbiamo pensare al passato ma giocare al massimo”. E anche stavolta ha avuto ragione il giovane allenatore fiero di essere riuscito nell’impresa di portare la pallavolo ad alti livelli a Napoli: “Quando sono entrato per la prima volta al PalaCasoria io e il presidente Russiello ci chiedevamo se saremmo riusciti a riempirlo. E ci siamo riusciti in gara 5, è stato bellissimo vedere tanta gente sostenere la nostra squadra. Per il futuro non abbiamo ancora preso delle decisioni ma conoscendo il presidente ci saranno molte sorprese anche perché l’anno scorso mi aveva annunciato un campionato tranquillo ma quando mi ha regalato un’atleta del calibro di Elisabeth Bachman, ho capito che l'obiettivo era vincere”.
E adesso parliamo di una delle protagoniste di questo successo, Rita Okrachkova, che nonostante il suo impegno di neo mamma, ha cercato di dare sempre il massimo durante tutto il Campionato senza mai risparmiarsi. Punto di riferimento sia in attacco che in ricezione, è lei la protagonista nei momenti più caldi ed è un dispiacere sentire l’amarezza che traspare nelle sue parole: “Dopo il parto ho avuto molta difficoltà a ritrovare la forma fisica, devo tutto al mio preparatore atletico che mi ha aiutata tantissimo. Purtoppo però abitando a Imola e avendo un bambino che attualmente ha solo 18 mesi mi aspettavo un maggiore appoggio e non critiche. Soprattutto è stata dura sopportare le critiche dei tifosi, era un clima che certamente non mi permetteva di giocare con la serenità necessaria. Credo quindi che l’anno prossimo giocherò in un’altra squadra almeno sarò vicina ai miei cari”. Inoltre con grande commozione dedica questa vittoria a sua madre e ad Antonio Petrone, dirigente del Centro Ester che è stato come un padre per lei.
Annamaria Quaranta entusiasta per l’impresa della sua squadra ci spiega cosa ha spinto lei e le sue compagne a non arrendersi dopo il 2-0 contro la Fronarina Civitanova Marche: “Abbiamo lottato fino alla fine perché volevamo questa vittoria, la meritavamo dopo tanto allenamento e sacrificio. Così dove non è arrivato il fisico, è arrivata la cattiveria agonistica e il forte desiderio di A1”. E infine il nostro libero, Marianna Iadarola, giocatrice silente ma presente in ogni azione che ha saputo imparare in poco tempo un ruolo non certo facile. Contenta per la promozione in serie A1 ringrazia il pubblico: “Grazie ad un pubblico calorosissimo che meritava la nostra vittoria quanto noi. Il suo sostegno ci ha accompagnato per tutto il campionato e che ci ha sostenuto soprattutto in gara 3 quando tutto sembrava perso. Il recupero di 2 gare ci ha rese forti anche psicologicamente e ciò ha contribuito alla conquista dell'ultima gara e quindi dell’A1”.
 

 

 

 

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