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Un'Italia
brutta e priva di scintille di gioco e fantasia pareggia contro il Messico,
ma grazie alla contemporanea sconfitta della Croazia riesce ugualmente a
passare il turno. L'Italia, con Nesta e Zanetti sin dal primo momento, non
riesce ad esprimersi in attacco con continuità, anche se ancora una volta
viene annullato un regolarissimo gol di Inzaghi per un inesistente fuori
gioco. Dopo il gol di Borgetti con uno splendido pallonetto di testa che
uccella Buffon, gli azzurri non riescono più a ritrovarsi, la squadra è
impaurita, non pressa e non reagisce con la giusta mentalità, Totti è spento
e cosi il Trap lo sostituisce con Del Piero, e proprio il redivivo
Pinturicchio segna un gol da opportunista, di testa solo davanti al portiere
come quando proprio il Trap lo allenava nella Juve. Quindi bisogna dire
finalmente grazie a Del Piero, che in nazionale aveva sempre fatto male, e
anche all'Ecuador, senza la sua vittoria, la prima in un mondiale, oggi
faremmo compagnia a Francia ed Argentina.
Il
Brasile diverte e convince giocando con allegria in una partita senza
particolari tatticismi, favorito indubbiamente dall'atteggiamento non
speculativo della Costa Rica che cercava la qualificazione. I
sudamericani mettono in mostra un grande attacco ricco di fantasia e
triangolazioni offensive, i due terzini, Cafù e Junior, fungono costantemente
da ali, e così creano gioco con continue sovrapposizioni e giocate dal
gusto tipicamente carioca in avanti accanto a Ronaldo c'è Edilson al posto di
Ronaldinho, ma restano Rivaldo e Juninho. Le marcature sono aperte da una
autorete di Marin in mischia sotto porta con Ronaldo, poco dopo è proprio
Ronaldo che trova il gol personale in area marcato da due avversari, poi una
bellissima rete in semi rovesciata di Edmilson sembra chiudere la porta ad un
Costa Rica neanche troppo malvagio ma ingenuo in difesa e non cattivo e deciso
in attacco, dove sprecano molte occasioni, comunque Wanchope riaccende le
speranze con gol su bella azione di squadra. Nella ripresa continua il
festival del gol con Rivaldo, che segna dopo un grossolano errore sotto porta
ed un palo su punizione, con il gol del costaricano Gomez, chiude
Junior.
Nel
frattempo la Turchia abbatte abbastanza facilmente i mediocri cinesi, e
lo fa presto con due gol in 9 minuti, vanno a segno Hasan Sas e Bulent. Nel
secondo tempo la Cina di Milutinovic, che cerca di fare il possibile
per rimediare all'ennesima sconfitta, rimane in dieci per l'espulsione di Shao
appena entrato in campo. Il milanista Umit Davala chiude il risultato sul 3-0
legittimando il passaggio del turno della propria squadra come da pronostico.
Raimondo
Miraglia