E
ADESSO ANDATE IN GIAPPONE

Assurdo!
Un volo intercontinentale per
arrivare ad Atene! Proprio così,
il Giappone è l’ultimo appello
per la partecipazione della
Nazionale rosa di volley ai
prossimi Giochi olimpici nella
capitale greca.
Un
torneo di 9 giorni (8-16 maggio
2004) per ottenere le ultime
qualificazioni.
Vi
parteciperanno nazionali
asiatiche, Giappone, Sud Corea e
Taiwan, oltre alla Russia,
all’Italia e ad una nazionale
sudamericana. In Grecia andranno
la migliore asiatica più altre
due da stabilirsi a seconda dei
meriti sul campo, oltre
naturalmente alla prima
classificata.
Si
è giunti a questo punto a causa
della semifinale contro la
Germania persa nel modo più
balordo possibile: le azzurre in
vantaggio 2-0 si sono fatte
rimontare perdendo 2-3 (25-15,
25-19, 21-25, 23-25, 15-17).
Dopo
due match-point
non sfruttati al quinto set,
14-12 e 14-13, la paura ha
attanagliato il sestetto di
Bonitta
facendo il resto.
Anche
il C.t. sembra aver perso la
trebisonda e ne ha dato prova
protestando platealmente in
diverse circostanze; aveva però
ragione ad infuriarsi con un
segnalinee per una schiacciata
della Mifkova
chiamata fuori quando era finita
dentro.
Ma
sarebbe troppo comodo, allenatore
e giocatrici non possono
nascondersi dietro una svista
arbitrale. C’è ben altro sotto
a sentire alcune dichiarazioni:
“siamo
state stupide” il commento
di Eleonora
Lo Bianco, “non
possiamo prendercela con la
sfortuna se poi non rischiamo”
l’autocritica di Paoletta
Cardullo.
Le
azzurre erano l’immagine della
sconfitta; possiamo provare ad
immaginare come sarà stato
difficile percorrere lo spazio che
separa il parquet dalla panchina. Quando si vince sono abbracci e salti con
un’energia ritrovata anche dopo
una gara estenuante, ma quando si
perde quei pochi metri sembrano
una distanza incolmabile a volte
ingigantita dai cori – “ma
che siete venute a ffa’?”
– del pubblico avversario
Le
Olimpiadi sono ancora
raggiungibili, però bisognerà
arrivare ad Atene facendo scalo a
Tokyo; speriamo ne valga la pena e
che nessuno possa dire “ma che ci siamo andati a ffa’?”.
Antonio
Gagliardi
15/01/2004