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• CENTRO SPORTIVO DI LINDABRUNN, UN BUNKER CON OTTO CAMPI •

11/07/2009 17:31:38
Accolti da alcuni tifosi di Pompei con fuochi di artificio e coriandoli, Donadoni e gli azzurri arrivati ieri alle 14 nella «Karl Beck Sportschule» di Lindabrunn. Un bunker davanti al quale è stato sistemato il cartello «Suolo privato, vietato l'accesso ai fans del Napoli». Massimo isolamento in questa casa dello sport con sei campi di calcio in erba e due in erba sintetica, lago artificiale, palestra e sala fitness, una struttura distante due chilometri dal centro del paese dove i giocatori lavoreranno fino al 30 luglio. In cucina Federico, chef di Pozzuoli che ha accompagnato il Napoli anche nei precedenti ritiri austriaci. Ritardata di cinquanta minuti la partenza del volo da Fiumicino, atmosfera serena a bordo. Maglia bianca e occhiali neri, Lavezzi si è seduto al posto 19C, accanto a Denis. Ha letto un libro e risposto con un sorriso alle battute dei compagni. «Pocho, ieri hai detto che vuoi restare, bravo». Il primo allenamento è durato un'ora e mezza. Lavoro atletico gestito da Donadoni, che ha parlato per dieci minuti alla squadra («Massima collaborazione, qui staremo bene») e dal preparatore Andreini. Montervino e Rullo sono stati i primi giocatori a sottoporsi a test di valutazione corporea. Al fianco dei medici De Nicola e D'Andrea i nuovi collaboratori dello staff sanitario: il massaggiatore Marco Di Lullo e il fisioterapista Massimo Buono. Da oggi due sedute di lavoro al giorno.
Fonte: Il Mattino
di VL
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