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• DONADONI, POCHE REGOLE MA CHIARE •

19/07/2009 20:56:01
Poche regole ma chiare. Se vogliamo, anche scontate. Ma su quelle poche, guai a chi sgarra. Il new-deal napoletano parte essenzialmente fuori dal campo perché è sulla testa e sulle abitudini dei giocatori che si deve lavorare tanto. Donadonilo ha capito, anzi per la verità lo ha sperimentato sulla propria pelle a fine campionato: una delle cause principali del fallimentare girone di ritorno era un segreto di Pulcinella, a Napoli tutti sapevano ma pochi parlavano.Dolce vita, movida, frenetici e consueti ritmi by-night, alcuni sudamericani sorpresi a improvvisate corse in auto nel cuore della notte, una birra di troppo e conseguente ritiro della patente per qualcun altro, insomma si era superata la soglia del sopportabile. Ecco perché a campionato finito, Donadoni ha voluto mettere le cose in chiaro con De Laurentiis e Marino: voglio la gestione totale della squadra, disse il tecnico bergamasco.
Non è che prima non ci fossero, semplicemente venivano ignorate dai soliti noti. Il nuovo corso è partito così contemporaneamente su due fronti: da una parte De Laurentiis che mette mano al portafogli, fuori circa 50 milioni per una campagna acquisti che in Italia se non è alla pari, è inferiore soltanto alla Juve.
Dall'altra Donadoni che impone il nuovo diktat: gli sono stati sufficienti appena dieci minuti al primo giorno di ritiro per spiegare e far capire a chi doveva capire, che la pacchia è finita.
Perché l'essenza del progetto napoletano è proprio questa: rinforzare sì la squadra ma soprattutto creare una nuova immagine della stessa, meno improvvisata e più professionale. Crocevia della metamorfosi è stata la gestione del caso Lavezzi: coccolato fin troppo per due anni e poi quasi emarginato a fine stagione quando, dopo un campionato deludente, aveva iniziato il braccio di ferro con il club perché volva vedersi raddoppiato l'ingaggio. L'emblema della trasformazione ruota intorno all'argentino: osannato, vezzeggiato e sempre protetto dal club fino a due mesi fa.
Poi un bel giorno a Sorrento, De Laurentiis ruppe il perfido patto, stufo delle bizze dell'argentino. Disse: basta con i giocatori che non fanno vita da atleta, capisco che sono ragazzi ma non ci si può ubriacare e andare a puttane tutte le sere.GLI ALTRI Parole dure, accuse pesanti a una parte della squadra che aveva fatto del divertimento notturno la ragione principale della propria vita quotidiana.
E aveva anche provocato una notevole frattura all'interno del gruppo. Quando i tifosi presero d'assedio la squadra dopo la sconfitta interna con il Genoa accusandola di scarsa professionalità, il limite era stato superato: ma perché dobbiamo pagare anche noi per quelli che si divertono di notte e in campo non rendono? Fu la giusta osservazione di Hamsik e di tanti altri.
E allora regole chiare, nemmeno tanto originali, ma da rispettare a tutti i costi. Se a qualcuno l'aria di Napoli non piace più, è libero di andare. Zalayetaè stato il primo a pagare per i suoi continui atti di insubordinazione, altri sono sulla graticola: ad esempio Navarro, che con l'arrivo di De Sanctis scivolerebbe in tribuna. Massimo ossequio delle norme interne, dunque: la prima è niente vita notturna, nelle serate che precedono un normale giorno di allenamento bisogna rincasare entro le undici.
Poi occhio alle frequentazioni: Napoli è una città tentacolare dove le vantaggiose amicizie possono facilmente mischiarsi con pericolose conoscenze. Terza regola: occhio sempre all'orologio, non solo di sera: bisogna essere puntuali agli allenamenti, alle partenze e a tavola. Quarta legge: rispetto dei ruoli e tra compagni. Tanti, troppi i litigi interni sfociati in mini-rissa durante le partitine. Infine, silenzio in campo quando si lavora, l'applicazione e la concentrazione devono essere totali. E si circola solo in auto: sul web impazzano ancora le immagini di Lavezzi e Navarro che scorazzano su uno scooter.
Fonte: calcionapoli1926
di M.I.
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NEWS NAPOLI
presidente
Di luger - scritto il 23/07/2009 10:25:41
il miglior acquisto che ha fatto la napoli sportiva è: il presidente
La sostanza e nel razziocinio
Di Gianliuk - scritto il 20/07/2009 00:22:00
Rinforzare la squadra ma soprattutto creare una nuova immagine della stessa, meno improvvisata e più professionale! A tal proposito il Presidente De Laurentis si sta muovendo molto bene anche perchè annusa l'odore dei quattrini con le pay tv ed altro. Un vero e proprio uomo d' affari che sa valorizzare per poter guadagnare! Detto ciò direi a tutti di stare tranquilli e di aspettare, poichè i giorni della gloria prima o poi arriveranno! Il progetto De Laurentis si racchiude in 3 fasi sostanziali: 1°) start Up (avvenuto da serie c alla A); 2°) Consolidamento ed affermazione (in corso); 3°) espansione e innovazione (apertura a nuovi mercati calcistici e nuovi Business. Detto questo in attesa della fase 3 avremo sicuramente momenti di grande soddisfazione calcistica! Forza Napoli e forza Presidente!
Dov'è il sacrificio???
Di GIAGUARO - scritto il 20/07/2009 00:14:02
Se Dio mi dava l'opportunità di giocare a livelli professionistici...arrivavo in anticipo agli allenamenti e andavo a dormire alle nove di sera...!!! Figuratevi poi se giocavo nel Napoli...ke è la mia vita...!!! Meditate gente...meditate !!!