Napoli e Donadoni a casa Zola. Vecchi amici contro. «Ritrovarlo mi rende ancora più felice. Lo stimo molto. Fui proprio io, quand'ero ct - dice Donadoni - a volerlo alla guida dell'Under 21 assieme a Casiraghi. E non sbagliai. Zola sta dimostrando anche in Ingliterra le sue qualità».
Ma c'è dell'altro. Nell'aria c'è anche un'altra sfida. C'è che l'inedito triangolo Napoli-Londra-Los Angeles diventa per Donadoni prova di geometria importante. Sulla costa occidentale degli States, infatti, il presidente terrà d'occhio quanto accadrà all'Hupton Park.
De Laurentiis l'ha detto chiaro e tondo: vuol vedere il Napoli con Maggio e Datolo sui lati e capire se Cigarini è capace di farli volare per assicurare più rifornimenti agli attaccanti. Insomma, va bene esperimenti, comprensibile il turn over, ma il presidente vuole anche vedere un Napoli con idee e giocate nuove. Del resto perché mai avrebbe speso così tanto?
Donadoni, ovviamente, non anticipa un bel niente. Amichevoli o partite vere per lui non cambia nulla. «Devo vedere tutti. Tutti hanno il diritto di giocare. E poi con impegni così ravvicinati in questo momento della preparazione sarebbe impossibile tenere in campo sempre la stessa gente».
Questo il pensiero dell'allenatore che invece sul fronte delle presidenziali picconate alza le spalle e passa avanti.
Chiaro, ovvio che non sia felice, ma secondo lui, così come secondo il direttore generale, lo strappo va ricucito col silenzio e col lavoro. Ogni altra cosa alimenterebbe solo il caos.
Lavoro, silenzio e magari anche una gran bella figura a casa Zola con in campo, almeno in avvio, una formazione più vicina alle attese e al gradimento di De Laurentiis. Possibile? Bisognerà aspettare il pomeriggio inglese per sapere. Ventidue gli azzurri arrivati a Londra: mancano Rullo, Cannavaro, Amodio e Navarro lasciati a riposare e poi Zuniga, Pià e Iezzo infortunati.

Fonte: Il Mattino

di VL