LEGGENDE - Il grande campione cui è intitolato il trofeo, l'anno scorso giocato dai britannici contro il Villareal (finì 1-1), è stato l'unico giocatore inglese ad alzare la Coppa del Mondo da capitano, nel 1966, pulendosi le mani sul velluto prima di stringere la mano alla Regina d'Inghilterra, alzò la mitica coppa Rimet davanti al pubblico di casa. Quel grande difensore, definito un gentiluomo oltre che un campione da Pelè, ha onorato la maglia del West Ham per 544 volte. Una leggenda, scomparsa prematuramente per il cancro all'età di 52 anni, nel 1993. Anche il south bank del Boleyn Ground, Upton Park, lo stadio degli Hammers, è intitolato a lui. Ma questo pomeriggio Moore non sarà l'unico ad essere onorato. Infatti la North Stand, altro settore dell'impianto londinese, verrà dedicata a Sir Trevor Brooking, altra leggenda Hammers. Ora è socio del West Ham, ma ha totalizzato 636 presenze con la maglia claret and blue, segnando oltre cento reti. Giocava da numero 10, un fantasista, che ha regalato agli Hammers due coppe d'Inghilterra, nel 1975 e nel 1980. Si è detto "orgoglioso" di questo onore tributatogli dalla società e oggi sarà in campo a prendersi l'applauso di Upton Park.

I'M FOREVER BLOWING BUBBLES - E' il primo scontro tra il Napoli e il West Ham, per la prima volta gli azzurri assisteranno alla esecuzione dell'inno "I'm forever blowing bubbles", che viene intonato dal pubblico in piedi ad inizio partita e più volte durante il match. Momento sempre da brividi che è stato ripreso cinematograficamente anche dal film "Hooligans", che vedeva come protagonisti proprio i tifosi del West Ham. Una canzone datata 1918 che riecheggia nel tempio del Boleyn Ground ad ogni gara.

AMARCORD ZOLA CONTRO I "GIGANTI" - C'è molto rispetto per il Napoli di Donadoni, conosciuto da queste parti per le gesta di Maradona, rispettato come "gigante del calcio italiano", come si legge sul sito ufficiale del club inglese. Rivedere l'azzurro davanti ai propri occhi sarà un tuffo al cuore per Gianfranco Zola, scudettato 1990 con la maglia del Napoli, amatissimo dal pubblico di Fuorigrotta, ora allenatore del West Ham. Il tecnico sardo ha conquistato i tifosi londinesi, nonostante i trascorsi ai rivali del Chelsea, e vedere contro di lui la squadra in cui ha militato per quattro stagioni, collezionando 105 presenze, sarà una bellissima emozione.

HAMMERS IERI... - Il West Ham è nato nel 1895, ha giocato la sua prima partita al "The Castle", primo campo dei "martelli" londinesi (hammer significa appunto martello), definiti cosi perchè il club nacque come dopo lavoro per gli operai del cantiere navale Thames Ironwork. Quel campo si trovava già ad Upton Park, proprio come oggi, un prato verde che trasuda storia ed emozioni.

...ED OGGI - Attualmente Zola, dodicesimo manager della centenaria storia del club, può schierare una formazione di tutto rispetto. In porta Robert Green, Hammer of the Year 2008, ottimo portiere ventinovenne, abilissimo nel parare i rigori. Tre giocatori sono stati convocati nella nazionale Gallese, si tratta di Collins, Gabbiodon e Collison e altri tre nella nazionale Under 21 dei tre Leoni: Tomkin, Stanislas e Sears. La squadra ha una forte componente fisica con attaccanti di peso come Dean Ashton e Carlton Cole, ma con l'arrivo di Zola ha aggiunto una importante abilità nel giocare a palla bassa, con innesti di qualità quali Savio Nsereko e Luis Jimenez, conoscenze recenti del calcio italiano, insieme a Valon Behrami, difensore ex Lazio ed Inter. Il centrocampo ha dinamismo e qualità con Faubert, ex Real Madrid, Dyer, Boa Morte, e Scott Parker, miglior giocatore del West Ham della scorsa stagione. Da tenere d'occhio il mediano Mark Noble, ventunenne promessa mantenuta del calcio d'Oltremanica. Nell'ultimo match in Cina, Zola ha schierato una difesa composta da Spector, Tomkins, Gabbidon ed Ilunga, nella quale c'è da inserire certamente l'esperto Upson, capitano della squadra.

NAPOLI PRONTO ALLA SFIDA - Un avversario di grande fascino per il Napoli che si presenta ad Upton Park per onorare la sfida, dare lustro in terra inglese alla maglia azzurra è conquistare la Bobby Moore Cup, tutt'altro che un trofeo amichevole. Semplicemente una coppa giovane dall'immenso fascino. Donadoni ha dichiarato che "giocare in terra inglese ha sempre un grande fascino", e schiererà la migliore formazione possibile almeno nella prima frazione di gioco. Il tandem Quagliarella-Lavezzi è pronto per incantare la platea britannica e riempire di orgoglio i tifosi partenopei. Onore agli inglese, ma oggi i "maestri del calcio" vogliamo essere noi.