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• JARQUE: IL CUORE NEL CALCIO •

09/08/2009 14:58:35
Oggi il calcio si tinge di nero. Oggi il lutto è più forte che mai. Va via un ragazzo di 26 anni, va via il capitano dell'Espanyol.

L'ultima battaglia
- Quel capitano che da un giorno o due aveva lasciato uno dei templi del calcio. Quel capitano che ha calpestato quell'erba che la storia ha elevato a tappeto rosso. L'erba verde del San Paolo che se potesse, racconterebbe le gesta del più grande, l'erba che se avesse potuto avrebbe preferito che gli unici scarpini a doverla calpestare fossero quegli scarpini Puma del Pibe de oro. Eppure la storia corre impietosa, il tempo non si ferma. E tanti e tanti calciatori hanno calpestato quel suolo dalla storia irriproducibile. Daniel Jarque non c'è più e l'ultimo stadio in cui ha fatto ciò per cui era nato, giocare a calcio, è stato lo stadio del Dio del calcio.

Una vita troppo breve
- Una magra consolazione per chi piange la scomparsa di un ragazzo troppo giovane per andare via. La sua storia è troppo breve, come a tutti appare chiaro. Nasceva a Barcellona il 1° gennaio 1983 e ha militato per tutta la sua brevissima carriera tra le fila dell'Espanyol nel quale esordì a 19 anni il 20 ottobre 2002. Da poco aveva ricevuto la fascia di capitano Raúl Tamudo e si apprestava ad iniziare la sua prima stagione da protagonista nella squadra della sua città. Difensore arcigno e molto attento, aveva dimostrato il suo attaccamento alla maglia anche nell'amichevole contro il Napoli, ingaggiando non pochi scontri con i giocatori azzurri.

Il cuore nel calcio
- È morto a Coverciano, in Toscana, altro luogo storico del calcio, italiano e non. È morto nella storia, immerso nel calcio fino al collo per colpa di un arresto cardiaco. Daniel Jarque rimane nel cuore di chi ama il calcio, perchè era un professionista, un calciatore serio. Uno di quelli che si sarebbe apprestato a rimanere nella mente dei tifosi come bandiera, uno di quelli che nasce nel calcio per viverci appieno. È stato così, ma per troppo poco tempo.


di Gianmarco Delli Veneri

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cambia

FORZZA NAPOLI
Di FORZZA NAPOLI - scritto il 10/08/2009 00:04:25

dispiace molto anche a me


Idea
Di Tifoso intelligente - scritto il 09/08/2009 20:33:49

Tralasciando 1 atttimo il cordoglio:

un calciatore di 26 anni nel pieno della sua carriera agonistica muore di infarto. Senza dimentcare il caso Puerta. O il caso De la Red. Guarda caso tutti in Spagna. Tenendo conto del fatto che gli iberici dominano in ogni sport da qualche anno (Contador, Nadal, Barcellona in Champion's, nazionale agli Europei di calcio, la nazionale di basket), possibile che nessuno associ queste morti alle nuove ricerche sul mascherare il doping, il caso Fuentes etutti questi bei risultati nati dal nulla?


condoglianze
Di peppeniello - scritto il 09/08/2009 17:29:30

mi associo alle belle parole scritte da criswaddle, e formulo le piu' sentite condoglianze alla famiglia jarque.


....................
Di CRISWADDLE - scritto il 09/08/2009 15:12:07

di fronte a queste situazioni non esistono nazionalità. . . non ci sono squadre da osannare e altre da deridere. . . calciatori da venerare e altri da sbeffeggiare ma ci si può solo stringere tutti insieme in un caloroso cordoglio verso chi si trova a vivere in prima persona un dramma così toccante. . .


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